Gamma GT: l’enzima che segnala se il tuo fegato è in difficoltà

La gamma GT, abbreviazione di Gamma Glutamil Transferasi, è un enzima che si trova principalmente nel fegato: misurarne i livelli attraverso un semplice esame del sangue è importante per capire se il tuo sistema epatobiliare può avere dei problemi, che possono andare da alcune forme di tumore alle conseguenze di un eccessivo consumo di alcol. Scopriamo quali sono le cause di valori troppo alti o bassi e in quali casi il medico ti prescriverà il test.
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Maria Teresa Gasbarrone 16 Maggio 2023
* ultima modifica il 11/10/2023

La Gamma Glutamil Transferasi, anche detta gamma GT o GGT, è un enzima presente in più parti del corpo: si trova soprattutto nel fegato, ma in minore misura anche in altri organi, come il cuore e i reni. Questa particolare proteina permette il trasporto degli aminoacidi attraverso le membrane cellulari e il suo dosaggio nel sangue, ricavabile attraverso un semplice test, è importante per riuscire a diagnosticare eventuali malattie del fegato, che possono andare da alcuni tipi tumore epatico alla cirrosi.

Di seguito, andremo a vedere più nel dettaglio quali sono i valori normali per cui non preoccuparsi, quando il medico può prescriverti l'esame per misurare la GGT e cosa significa avere dei livelli di gamma GT alti o bassi.

Cos'è

La gamma GT, che per intero significa Gamma Glutamil Transferasi (GGT), è una proteina eterodimerica, che catalizza il trasferimento del gruppo y-glutamil da peptidi. Si tratta di un enzima che si trova principalmente nel sistema epatobiliare (che comprende fegato e vie biliari) e, oltre a trasportare gli amminoacidi attraverso le membrane delle cellule, è un importante indicatore che può segnalare alcuni problemi di salute: se il tuo fegato ha subìto dei danni oppure il flusso di bile è ostruito e non scorre come dovrebbe, i livelli di gamma GT nel sangue aumentano, fungendo così da spia di possibili malattie o disturbi, ma anche di abitudini poco sane come bere troppo alcol. Per esempio, devi sapere che il test della GGT viene utilizzato anche per accertarsi che chi sta seguendo un percorso di riabilitazione dopo una storia di alcolismo stia effettivamente rispettando il programma di recupero.

Perché si misura la GGT

Come ti anticipavo, misurare i valori della gamma GT rappresenta una preziosa forma di screening per le malattie che possono colpire il fegato e le vie biliari: parliamo quindi di epatite, cirrosi o tumori di vario tipo, tutte patologie che sono caratterizzate da livelli alti di GGT. L'esame di questo valore può essere quindi prescritto quando il paziente presenta i sintomi tipici di una possibile anomalia al fegato. Tra questi ci sono:

  • Feci chiare e urine scure
  • Ittero
  • Perdita di appetito, nausea o vomito
  • Gonfiore dell’addome
  • Dolore addominale
  • Prurito
  • Affaticamento
  • Debolezza

Tuttavia, va detto che un'alta concentrazione di questo enzima nel sangue presenta una bassa specificità: dei valori eccessivi possono infatti segnalare dei danni al fegato, ma non dicono esattamente da cosa sono causati, rendendo necessari ulteriori esami di approfondimento per risalire all'origine del problema.

Ecco perché – spiega la Società italiana di biochimica clinica e biologica molecolare clinica – normalmente non si guarda solo ai livelli della GGT, ma quest'ultimi vengono misurati in associazione ad altri test in grado di determinare la causa dell’aumento come l'alanina aminotransferasi (ALT) o  la fosfatasi alcalina (ALP).

Sia la GGT che ALT che ALP aumentano nelle patologie epatiche, ma solo l’ALP aumenta anche nelle malattie dell’osso, quindi in quest'ultimo caso si può misurare la GGT in presenza di un livello di ALP incrementato, per determinare se questo risultato sia attribuibile al fegato (aumento anche di GGT e di ALT) o alle ossa (aumento solo di ALP). Il test della GGT, di conseguenza, serve anche a differenziare tra malattie del fegato e patologie ossee, nel caso in cui aumentino i livelli di fosfatasi alcalina.

Rappresentazione di un fegato malato.

Come si misura e come funziona il test per la Gamma GT

Per misurare i livelli di gamma GT è sufficiente effettuare un prelievo di sangue dalla vena di un braccio. Non è necessaria alcuna preparazione specifica prima di questo semplice test, tuttavia è possibile che ti sia richiesto di restare a digiuno a partire da 10-12 ore prima dell'esame, dato che le concentrazioni di GGT diminuiscono fisiologicamente dopo aver mangiato.

Altri comportamenti che possono influenzare i livelli dell'enzima sono il fumo e il consumo di alcol, che possono provocare un aumento temporaneo dei valori e che quindi andrebbero evitati. Allo stesso tempo, informa il tuo medico se stai assumendo dei farmaci, perché anche alcuni medicinali potrebbero portare a valori più alti, che però non indicherebbero problemi al tuo fegato.

Con ogni probabilità, una volta ricevuto il referto il tuo medico ti dirà di non preoccuparti se la concentrazione di gamma GT nel sangue risulta nella norma o addirittura è bassa; se invece i livelli sono più alti del normale, è probabile che ti siano prescritti altri esami per capire qual è il tuo problema tra quelli che abbiamo visto in precedenza.

Quando si esegue il test

In base a quanto abbiamo visto, è consigliato effettuare la misurazione della GGT per accertare la presenza di patologie di fegato o vie biliari, oppure per capire il motivo che ha causato l'aumento della fosfatasi alcalina. In ogni caso, probabilmente il medico ti prescriverà un test della gamma GT se presenti sintomi solitamente associati a problemi epatici, come:

  • Ittero
  • Nausea
  • Stanchezza
  • Vomito
  • Mancanza di appetito
  • Gonfiore e dolore addominale

Nelle persone con una storia di abuso di alcol che sono in trattamento si può misurare il GGT per verificare che la persona stia seguendo il programma di trattamento correttamente. Se un soggetto alcolizzato smette di bere, i suoi livelli di GGT dovrebbero infatti rientrare nella norma in un periodo si tempo che può variare da alcune settimane a più mesi.

Valori normali 

I valori normali della Gamma Glutamil Transferasi possono variare alla fascia d'età e al sesso.

Nell'uomo, i livelli di gamma GT ottimali sono:

  • 1-6 anni: <21 U/L (unità enzimatica per ogni litro di sangue)
  • 7-12 anni: <24 U/L
  • 13-17 anni: <43 U/L
  • dai 18 anni in poi: 8-61 U/L

Nella donna i valori da non superare sono:

  • 1-6 anni: <21 U/L
  • 7-12 anni: <24 U/L
  • 13-17 anni: <26 U/L
  • dai 18 anni in poi: 5-36 U/L

Gamma GT alta 

La gamma GT mostra dei valori alti nella maggior parte delle patologie che causano un danno al fegato o alle vie biliari. Normalmente è il primo enzima epatico che aumenta nel sangue quando uno dei canali che trasporta la bile dal fegato all'intestino si ostruisce, per esempio a causa di un calcolo. Questa è la ragione per cui la gamma GT è l'enzima epatico più utile per individuare eventuali problemi alle vie biliari.

Tuttavia, lo è meno quando occorre differenziare le varie cause di danno a carico del fegato o altre patologie. Se però osservare le gamma GT viene abbinato all’osservazione (e relativo aumento) di fosfatasi alcalina (ALP), la GGT può fornire indicazioni utili per formulare la diagnosi. Ma qual è la causa dell’innalzamento dei valori? Valori alti di GGT possono indicare la presenza di:

  • patologie epatiche, tra cui varie forme di tumore
  • alcolismo
  • malattia cardiovascolare, scompenso cardiaco congestizio e/o ipertensione
  • diabete
  • pancreatiti
  • malattie renali
  • ipertiroidismo
  • gravidanza
  • tabagismo

Quando preoccuparsi

Ci potrebbero però anche altre cause alla base dell'aumento della GGT. Ci sono dei farmaci che potrebbero causare l’innalzamento dei valori di GGT e sono: fenitoina, carbamazepina, barbiturici, antinfiammatori non steroidei (FANS), statine, antibiotici, bloccanti dei recettori dell'istamina (usati per trattare l'eccessiva produzione di acido dello stomaco) e antidepressivi.

Una gamma-GT alta rappresenta un indice particolarmente sensibile di alcolismo. Il rialzo della GGT è quindi associato anche all'eccessivo consumo di alcol, soprattutto quando gli esami del sangue mostrano un aumento sproporzionato rispetto al rialzo degli altri markers di funzionalità epatica (ALP o ALT).

Se non si rientra in una di queste due condizioni, bisognerà procedere con ulteriori accertamenti per individuare la causa del problema.

Gamma GT bassa

Quando i valori di gamma GT emersi dalle analisi sono bassi non c'è bisogno di preoccuparsi perché avere dei livelli ridotti di questo enzima indica un buon funzionamento del nostro fegato. Inoltre, una concentrazione bassa di GGT nel sangue indica l'improbabilità che il paziente abbia una malattia epatica o abbia consumato alcolici. I clofibrati (usati nelle iperlipidemie) e i contraccettivi orali possono contribuire alla diminuzione della concentrazione di gamma GT.

Cosa non bisogna mangiare con la Gamma GT alta

Se vuoi sapere come modificare la tua dieta in caso di valori di GGT alti la prima cosa da fare è affidarti al tuo medico. Ci sono però alcuni principi generali che potrebbero tornarti utili:

  • Riduci il consumo di carne rossa e salumi  (alcuni studi hanno dimostrato che mangiare spesso carne rosse può aumentare i livelli di gamma GT nel sangue)
  • Evitare il consumo di condimenti ricchi di grassi, come il burro o tipi di olio diverso da quello extravergine d’oliva a crudo
  • Elimina o riduci tutti i dolci, gli zuccheri e gli alimenti trasformati ricchi di grassi trans, come le merendine e i dolciumi
  • Non bere alcool

Fonte| Mayo ClinicHumanitas Cellini; Società italiana di biochimica clinica e biologica molecolare clinica; Sant'Agostino; National Library of Medicine)

(Scritto da Valentina Danesi il 29-07-2016,
Modificato da Alessandro Bai il 9-04-21
Modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 16-05-23)

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