Giocare ai videogiochi fa bene alla salute mentale: basta non superare le tre ore al giorno, lo dice la scienza

Una ricerca giapponese che ha coinvolto oltre 97mila individui ha osservato che, effettivamente, dedicare meno di 3 ore di tempo al giorno a giocare i videogiochi può iffriri benefici alla salute mentale come un maggior senso di soddisfazione della propria vita e una riduzione dello stress.
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Kevin Ben Alì Zinati 25 Agosto 2024
* ultima modifica il 25/08/2024

Fanno male, creano dipendenza e istigano alla violenza oltre a favorire problemi di sviluppo e socializzazione: i videogiochi a volte fanno tutto questo.

È un fatto. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il disturbo da gioco come una sindrome clinica, una condizione cioè in cui un individuo non ha più il controllo sul gioco, che diventa di fatto una elemento predominante nella vita di tutti i giorni provocando quelle conseguenze negative di cui ti accennavo sopra.

Allo stesso tempo però i videogiochi possono fare anche del bene. Possono addirittura diventare degli alleati della salute, a patto però di usarli con parsimonia e buon senso.

A dare la “giusta” ricetta ci h pensato la scienza, e in particolare un gruppo di ricercatori della Nihon University di Tokyo secondo i quali, giocare ai videogiochi per meno di tre ore al giorno può fare del bene al proprio benessere mentale.

Sulla rivista Nature Human Behaviour gli scienziati giapponesi hanno descritto i risultato di uno studio che ha preso in considerazione oltre 97mila persone e un contesto particolare.

Tra il 2020 e il 2022, quando cioè la pandemia di Covid-19 ha costretto in casa il mondo intero e ha messo in ginocchio le catene di fornitura globali di consolle e videogiochi (con una domanda sproporzionatissima rispetto all’offerta), diversi rivenditori giapponesi hanno messo in piedi un sistema di lotteria per decidere chi poteva acquistare due delle loro principali console.

I fortunati vincitori erano persone residenti nel Paese e con un’età compresa tra i 10 e i 69 anni. Sugli oltre 97mila individui coinvolti nell’analisi, più di 8mila hanno ricevuto una console.

Monitorando i dati hanno poi osservato che effettivamente il possesso di una delle console di gioco e la riproduzione di un videogioco avevano davvero effetti positivi e addirittura migliorativi sulla salute mentale.

Al netto di qualche influenza legata alla pandemia, la maggior parte dei partecipanti che hanno giocato ai videogiochi per un periodo superiore alle tre ore al giorno non hanno goduto di alcun beneficio ma quelli che invece ne facevano un utilizzo moderato avevano dimostrato un maggior senso di soddisfazione della vita e un’importante riduzione dello stress psicologico.

Fonte | "Causal effect of video gaming on mental well-being in Japan 2020–2022" pubblicata il 19 agosto 2024 sulla rivista Nature Human Behaviour

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.