La fibromialgia è una malattia cronica che provoca diffusi e forti dolori all’apparato muscolo-scheletrico. Chi ne soffre deve fare i conti anche con problemi legati al sonno, alla memoria e all’umore. Per quanto per questa patologia esistano delle cure efficaci, spesso chi ne è affetto è costretto a convivere con sintomi cronici e a cercare sollievo attraverso metodi non convenzionali, tra cui anche la pet therapy.
Di recente, Purina e i ricercatori della Mayo Clinic, un'organizzazione no-profit americana per la pratica e la ricerca medica, hanno concluso uno studio a cui hanno partecipato 221 pazienti affetti da fibromialgia e 19 cani di razze diverse.
Lo studio, chiamato Better Together, ha evidenziato come i pazienti che hanno partecipato al trattamento di pet therapy abbiano raggiunto uno stato emotivo-fisiologico più positivo rispetto ai pazienti inseriti nel gruppo di controllo. Infatti i pazienti che hanno interagito con i cani hanno visto aumentare in modo considerevole i propri livelli di ossitocina (il cosiddetto ormone dell'amore), diminuire la frequenza cardiaca e constatare che l’umore era migliorato.
Lo studio ha quindi dimostrato quanto una sessione di 20 minuti di pet therapy possa avere un impatto positivo sulla salute fisica e mentale dei pazienti affetti da fibromialgia; ciò significa che questo metodo non convenzionale di trattamento dovrebbe essere preso fortemente in considerazione per i pazienti affetti da fibromialgia e affiancato alle cure mediche.
Altro aspetto positivo di questo studio è che anche i cani che lavorano per fare pet therapy hanno avuto benefici al termine delle sessioni di lavoro con i pazienti, tanto da risultare più rilassati e con una frequenza cardiaca più bassa. Questo studio non poteva essere chiamato in modo migliore: Better together.