La tiroide è una piccola ghiandola endocrina dalla forma simile a quella di una farfalla. Si trova più o meno alla base del tuo collo e produce diversi ormoni che l'organismo utilizza per svolgere alcuni compiti fondamentali, come il controllo del metabolismo, dello sviluppo di ossa e muscoli e il funzionamento del cervello. Per questa ragione è molto importante tenerla monitorata e potresti approfittare della Giornata mondiale della tiroide per prenotare alcuni esami di controllo. Si tratta di procedure assolutamente poco invasive come una normale visita medica o il classico prelievo di sangue.
Soprattutto se sei donna o se conosci già altri casi nella tua famiglia, però, dovresti cercare di individuare subito eventuali patologie o malfunzionamenti. Disturbi con i quali il più delle volte si può convivere senza troppi fastidi, a patto di assumere i corretti farmaci e seguire la terapia che ti verrà prescritta. In altre situazioni, invece, potrebbero emergere malattie più serie, ma per le quali esistono comunque i giusti trattamenti.
La tiroide è una ghiandola endocrina, questo significa che produce ormoni e li mette in circolo nel tuo corpo. Si trova alla base della tua gola e ha una forma simile a quella di una farfalla. Attraverso le sostanze che sintetizza, svolge funzioni fondamentali. Primo tra tutti, regola il metabolismo. Ecco perché eventuali disturbi o patologie si ripercuotono poi sul tuo peso e sulla tua capacità di assimilare nutrienti. Più nel dettaglio, aumenta il consumo di ossigeno e la produzione di calore, riduce i livelli di colesterolo, promuove l'utilizzo di grassi (lipolisi) e del tessuto adiposo (lipogenesi), stimola la produzione di zuccheri da parte del fegato e aumenta la capacità di assimilazione del glucosio da parte del tuo organismo. In parallelo, aumenta la motilità del tuo intestino.
Di conseguenza, anche la tua temperatura interna è influenzata dalla tiroide. Ma il suo lavoro non finisce qui. Sintetizza infatti diverse proteine, tra cui quelle che vanno a comporre la struttura del sistema nervoso. Da questa funzione dipende lo sviluppo dello scheletro e del cervello fin da quando un bambino è ancora nell'utero materno, oltre a quello della pelle. Anche la forza dei tuoi muscoli, compreso quello cardiaco, il tuo respiro e persino la produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo sono tutti soggetti a questo organo.
Come ti dicevo poi si occupa di mettere in circolo alcuni ormoni, ovvero la tetraiodotironina o tiroxina, chiamata comunemente T4 e la tri-iodotironina, che troverai come T3. La funzionalità di questa ghiandola inoltre dipende da un terzo ormone, detto tireostimolante e prodotto dall'ipofisi: il TSH. Da questi ormoni dipende la determinazione del tuo genere biologico, cioè se sei maschio o femmina. Stimolano la formazione degli organi genitali e di tutti i peli che hai sulla pelle.
Con tutte le funzioni che deve ricoprire, se la tiroide si ammala o nasce con un difetto di funzionamento può davvero essere un problema. Prima viene diagnosticato e più in fretta si può intervenire, ma quali sono le patologie che possono interessare questa ghiandola? Vediamole insieme:
Si verifica quando la tua tiroide diventa troppo attiva e produce più ormoni di quelli che risultano davvero necessari per il tuo organismo. Un disturbo comune soprattutto nelle donne e all'origine spesso c'è una familiarità, ovvero casi simili fra parenti. Si manifesta soprattutto con perdita di peso e aumento dell'appetito, ma anche con intolleranza al caldo, nervosismo, sudorazioni e ciclo mestruale irregolare.
Al contrario, una tiroide rallentata e che non produce la quantità di ormoni richiesti dal resto del corpo. Il primo a risentirne è il tuo metabolismo, perciò l'aumento del peso potrebbe essere un primo sintomo se non dipende da maggiori quantità di cibo ingerite. Anche debolezza, capelli assottigliati e fragili, voce rauca e problemi di memoria sono segnali che, anche se non sembrano collegati fra loro, possono in realtà dipendere da una causa comune.
Un'infiammazione della tiroide, della quale esistono diverse forme. Alcune di queste sono asintomatiche, altre si manifestano con un gonfiore del collo, che può anche provocare dolore, e febbre.
Una forma di tiroidite tra le più comuni è il morbo di Hashimoto. Si tratta di una reazione autoimmune dove il sistema immunitario attacca le cellule della ghiandola endocrina. Una malattia infiammatoria cronica, che riduce le funzionalità della tiroide fino a sfociare nell'ipotiroidismo. I sintomi possono essere diversi e variare da individuo a individuo, ma sono soprattutto aumento di peso, riduzione eccessiva della sudorazione, crampi muscolari, capelli e pelle secca e una stanchezza intensa e innaturale.
Non è solo un fatto estetico, ma un vero e proprio problema di salute. In poche parole, la tiroide si gonfia e di conseguenza anche il collo. Le cause possono essere diverse e le stesse patologie di questa ghiandola possono provocare questa condizione o, al contrario, possono divenirne una conseguenza.
Si tratta di formazioni tumorali delimitate e localizzate all'interno della tiroide. La maggior parte di queste hanno natura benigna e non provocano troppe conseguenze per il corretto funzionamento della ghiandola. Alcuni però possono comprimere le strutture attorno alla ghiandola e creare problemi alla respirazione o alla deglutizione. Per questa ragione è bene tenerli monitorati.
Il cancro alla tiroide è invece di natura maligna e spesso è necessaria una tiroidectomia, cioè una rimozione totale o parziale della ghiandola
Una forma di ipertiroidismo dovuta soprattutto alla carenza di iodio nell'alimentazione. Una condizione piuttosto nota, che in alcuni casi produce un rigonfiamento degli occhi così importante che altera l'espressione del volto e rende difficile abbassare le palpebre.
Il più delle volte con un problema alla tiroide puoi convivere senza troppi problemi, ma è necessario individuarlo subito perché un suo peggioramento può compromette funzioni fondamentali per la stessa sopravvivenza.
Gli esami di controllo per la tiroide sono soprattutto una semplice visita medica e un prelievo di sangue per valutare se la quantità di ormoni prodotti da questa ghiandola è regolare oppure no. In caso poi vi siano sospetti di un problema più serio in corso, il tuo medico, o uno specialista, ti prescriverà accertamenti più dettagliati come una scintigrafia o, addirittura, un'ecografia.
Il primo esame consiste in una semplice visita medica. Il tuo medico di base, una volta che tu stesso gli comunicherai i sintomi che ti hanno fatto preoccupare, guarderà con attenzione la zona del tuo collo, all'altezza della tiroide, alla ricerca di eventuali asimmetrie, anomalie o gonfiori visibili anche a occhio nudo. Successivamente procederà alla palpazione dell'area da diverse posizioni, posizionandosi sia davanti che dietro di te, e si accerterà che non via sian ingrossamenti sospetti. Nel caso si accorga di qualche alterazione, procederà con altre indagini, più approfondite.
Prima di tutto gli esami del sangue. In questo modo, verrà quantificato il numero di ormoni tiroidei presenti a livello ematico. Se risulterà troppo basso, potresti soffrire di ipotiroidismo, se invece la concentrazione è eccessiva il problema potrebbe essere l'ipertiroidismo. I valori normali si misurano in nanomoli per litro di sangue (nmol/L) e possono variare anche in base agli stessi parametri del laboratorio che analizza i risultati, oppure a condizioni fisiologiche come la gravidanza o semplicemente l'età. In media comunque corrispondono a questi:
Si tratta di una normale ecografia, con la quale, grazie a una sonda a ultrasuoni che scannerizza la zona interessata, si può individuare la presenza di diverse anomalie nella forma e nella costituzione della tiroide. Prima di tutto un ingrossamento e un possibile gozzo, ma anche la presenza di noduli o di una massa tumorale. Uno screening davvero importante per escludere patologie molto serie e sulle quali bisogna intervenire periodicamente.
Di nuovo, è un semplice prelievo di sangue, ma questa volta serve a valutare un altro dato: la presenza o meno di autoanticorpi della tiroide. Sono proprio cellule deputate alla difesa del tuo corpo, ma prodotte per sbaglio dal tuo midollo osseo e che attaccano solamente questa ghiandola. Di conseguenza possono provocare malfunzionamenti, ma anche infiammazioni come la tiroidite. Come ti dicevo, questo termine si riferisce in realtà a diverse forme, alcune delle quali sono vere e proprie malattie autoimmuni.
Capire dunque se vi sia una concentrazione di questi elementi nel tuo siero è importante per evitare che sia il tuo stesso organismo a distruggere una parte così fondamentale.
Se gli esami fatti in precedenza fanno sospettare la presenza di un tumore, di formazioni di noduli o del mordo di Basedow-Graves, il tuo medico, o uno specialista, potrebbero prescriverti una scintigrafia alla tiroide. Un procedimento decisamente più invasivo rispetto ai precedenti, che prevede l'iniezione di un radiofarmaco e uno screening attraverso un dispositivo chiamato gamma-camera. Dalle immagini prodotte su un monitor, è possibile analizzare a fondo l'anatomia della tua tiroide e di eventuali masse estranee.
Tramite un apposito ago viene prelevato un microframmento della tua tiroide per essere analizzato in laboratorio. Se c'è il sospetto che tu abbia un tumore, questo è lo strumento più attendibile per verificare se la formazione è benigna oppure no.
Gli esami di controllo devono essere effettuati quando avverti qualcuno dei sintomi decritti in precedenza, in particolare il gonfiore del collo o le anomalie nel peso e nella percezione del calore. Se però in famiglia sono già presenti casi di problemi alla tiroide, dovresti sottoporti ad accertamenti periodici. In generale, si consiglia di ripetere le analisi del sangue ogni tre anni, ma se sei un soggetto a rischio potresti averne bisogno anche ogni anno.
Per quanto riguarda invece l'ecografia, di norma si effettua quando c'è il sospetto che vi siano noduli o masse estranee o, in alternativa, per tenerle monitorate. Perciò sarà il tuo medico a decidere ogni quando ripetere il controllo. Un discorso simile vale anche per il test degli autoanticorpi, anche se può essere inserito questo valore nello stesso prelievo del sangue che si fa per controllare la produzione degli ormoni tiroidei.
La scintigrafia e la biopsia, infine, sono gli ultimi passaggi per capire se tu stia sviluppando un tumore oppure no. Perciò non sono controlli periodici, ma esami diagnostici approfonditi a cui dovrai sottoporti solo in caso le analisi precedenti abbiano evidenziato formazioni anomale nella ghiandola.
Fonte| Ente ospedaliero Galliera