Ti sei mai chiesto che cosa succede al tuo organismo dopo ogni singolo pasto? Una delle prime reazioni è l’aumento della glicemia, ovvero il livello di glucosio presente nel tuo sangue. I suoi livelli non sono costanti e dipendono dai pasti, dalla quantità e dalla loro composizione.
Trovare una glicemia alta dopo aver mangiato, dunque, è normale: nel giro di poche ore il corpo si autoregola e il glucosio nel sangue torna a livelli standard. Se però non succede, la situazione potrebbe essere più complessa perché, dietro l’angolo, potrebbe nascondersi il diabete.
La glicemia indica il valore della concentrazione di glucosio nel tuo sangue. Il glucosio è uno zucchero semplice che viene prodotto dalla digestione dei carboidrati e che rappresenta, insieme ai lipidi, una tra le maggiori fonti di energia per il tuo corpo.
La sua concentrazione nel siero è regolata da due ormoni:
Dopo ogni pasto dunque i livelli di glicemia nel sangue si alzano. Ti starai domandando quindi quali sono i valori di riferimento entro cui deve stare il glucosio per restare entro una situazione controllata e di sicurezza.
C’è un valore, detto glicemia postprandiale, che indica quanto glucosio è presente nel sangue a due ore di distanza da un pasto. Si usano le due ore come parametro temporale per il monitoraggio della glicemia perché a distanza di 60-120 minuti da un pasto sostanzioso raggiungi il cosiddetto “picco glicemico”: il glucosio entra in circolo nell’organismo e i livelli glicemici arrivano ai livelli massimi.
Due ore dopo l'ingestione di un quantitativo di glucosio pari a 75 grammi, i valori glicemici considerati normali stanno al di sotto di 140 milligrammi su decilitro di sangue per poi ritornare ai livelli normali entro 3 dopo il pasto.
Se invece la glicemia sale oltre 140 mg/dl allora si parla di iperglicemia postprandiale.
Se episodi di glicemia alta dopo i pasti dovessero ripetersi in modo frequente o se la glicemia non dovesse scendere da sola dopo i pasti dovrebbero suonare i tuoi campanelli d’allarme. Se superi i livelli che ti ho indicato prima c’è il rischio che tu possa sviluppare una forma di diabete, tipicamente il tipo 2. Ma l’iperglicemia potrebbe causarti anche danni agli occhi e ai reni oltreché ai vasi sanguigni.
Se hai già avuto episodi di glicemia alta dopo i pasti, se sei un soggetto a rischio perché hai già altre patologie le terapie per l’iperglicemia prevedono l’assunzione di farmaci che, appunto, abbassano il livello glicemico nel sangue. In generale, comunque, la miglior forma di prevenzione per tenere il tuo glucosio nei limiti accettabili è seguire un’alimentazione equilibrata e sana.
Ciò significa dare la priorità a cibi ricchi di fibre come verdure e legumi e moderare invece quelli più abbandonanti di carboidrati complessi (la pasta e i cereali o i prodotti da forno). Da evitare sono gli zuccheri semplici.
Abbiamo chiesto un parere sulla glicemia alta dopo i pasti al dottor Emanuele Bosi, primario dell’Unità di Medicina Generale indirizzo diabetologico ed endocrino-metabolico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele:
“Dopo i pasti il carico di glucosio varia poiché anche gli stessi pasti sono variabili. Complessivamente la glicemia nelle persone che già presentano una forma di diabete deve stare tra 70 e 180 milligrammi per decilitro di sangue. In persone che invece non presentano la patologia, è normale che la glicemia si alzi dopo i pasti: se l’aumento è contenuto non ci sono problemi, se persiste e supera i valori bisogna rivolgersi al proprio medico. Tendenzialmente la glicemia deve restare sotto i 180, meglio ancora se sta sotto il 160, in una persona sana e giovane invece oscilla fino a 120 al massimo. Con l’età le cose cambiano ma idealmente non dovrebbe comunque andare oltre i 180”.
Fonte| Humanitas