Gotta: quali sono i sintomi per riconoscerla e come modificare la tua dieta per evitare complicanze

Gli attacchi di gotta cominciano di solito con un dolore improvviso all’articolazione dell’alluce, che però durante le riacutizzazioni può riguardare anche altre parti del corpo. Questa malattia infiammatoria, causata dai depositi di acido urico, provoca infatti episodi acuti di artrite, ma per curarla avrai bisogno, oltre che dei farmaci, di fare maggiore attenzione al tuo stile di vita. Vediamo come riconoscerla e cosa dovresti evitare di mangiare per guarire.
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Kevin Ben Alì Zinati 18 Ottobre 2021
* ultima modifica il 06/01/2022

La gotta è una malattia del metabolismo che provoca frequenti attacchi di artrite, causando dolore, arrossamento e gonfiore articolare dovuti ai depositi di di cristalli di acido urico, che si formano in seguito ad un aumento anomalo dei livelli di questa sostanza nel sangue (iperuricemia).

L'infiammazione delle articolazioni tipica della gotta può colpire più spesso i tuoi arti inferiori, specialmente l'alluce, che potrebbe anche gonfiarsi in modo vistoso per la presenza dei tofi. Si tratta di noduli formati da aggregazioni di acido urico che rappresentano uno dei sintomi più caratteristici della malattia, ma che solitamente si presenta quando non la tratterai correttamente, in caso di diagnosi ritardata o quando la gotta diventa cronica.

Per capire se soffri di gotta basterà fare attenzione ad alcuni segni clinici evidenti, oppure eseguire esami diagnostici mirati a rilevare la concentrazione di acido urico nel sangue: in tal caso, dovrai concordare una terapia con il tuo medico, perché senza cure adeguate la patologia può condizionare pesantemente la tua qualità di vita, dato che gli attacchi possono essere molto dolorosi.

Ti dico subito che sia per il trattamento che per la prevenzione è molto importante curare lo stile di vita, quindi l'alimentazione. Vediamo allora nel dettaglio le caratteristiche di questa malattia infiammatoria, che è più comune tra gli uomini di mezza età ma non risparmia le donne, soprattutto in menopausa, e i più giovani.

Cos'è

La gotta è una malattia infiammatoria che colpisce le tue articolazioni con attacchi acuti di artrite che possono provocarti dolore intenso, oltre al gonfiore e all'arrossamento della zona interessata. Come ti ho anticipato, la patologia si presenta in seguito a un aumento dei livelli di acido urico nel sangue, chiamato anche iperuricemia.

La gotta viene considerata un disordine del metabolismo proprio perché collegata a un deposito di acido urico, che si forma nell'organismo a partire dalle purine, sostanze presenti in alcuni cibi che se consumati in eccesso possono determinare la formazione di cristalli e causare così la patologia.

Nella maggior parte dei casi, l'artrite scatenata dalla gotta colpisce il piede ed in particolare l'alluce (ed è definita podagra), ma l'infiammazione può riguardare anche le articolazioni di polsi, gomiti, dita delle mani, ginocchia, caviglie, talloni e collo del piede. Solitamente la malattia si manifesta con attacchi dolorosi, più frequenti nella notte, che durano alcuni giorni e sono separati tra loro da periodi asintomatici. In alcuni casi, poi, potresti avere la febbre, avvertire un malessere generale o notare la comparsa dei tofi, noduli di acido urico creati proprio dagli accumuli di acido urico.

Per certi versi, possiamo considerare la gotta una patologia storica: era conosciuta già all'epoca di Ippocrate, Celso e Galeno e veniva definita "la malattia dei Re", poiché associata a grandi banchetti a base di carne e bevande alcoliche, un tipo di alimentazione che, come è risaputo, aumenta il rischio di ammalarsi. Tutt'oggi, si tratta di una malattia piuttosto diffusa: pensa che in Italia colpisce l'1-2% della popolazione, mentre si scende allo 0,3% in Europa e Nord America. La gotta è più frequente negli uomini che hanno superato i 40 anni, ma anche nelle donne in menopausa. In ogni caso, dovresti preoccuparti se compare prima dei 30 anni, perché questi solitamente sono i casi più gravi.

Il primo attacco di gotta solitamente si presenta al piede, precisamente all’articolazione metatarso–falangea dell’alluce.

Cause

A causare la gotta sono i cristalli di acido urico che si depositano nelle articolazioni, dando origine all'artrite responsabile del dolore e del gonfiore che compaiono con la malattia. Come ti ho anticipato, questi depositi sono dovuti a una condizione chiamata iperuricemia, che si verifica quando i valori di acido urico nel sangue superano i 7 mg/dl (milligrammi per decilitro) negli uomini e 6,5 mg/dl nelle donne.

La concentrazione di acido urico può aumentare quando i reni non riescono a espellerlo correttamente, oppure se il tuo organismo ne produce in quantità eccessive, un problema che come ti dicevo è legato al metabolismo delle purine. Qualunque sia la causa, in caso di eccesso l'acido urico precipita a livello di articolazioni e tessuti connettivi, aggregandosi in cristalli.

Abbiamo già visto l'importanza della dieta, ed è giusto ribadirla: con un'alimentazione troppo ricca di birra, carne rossa, frutta e crostacei, il rischio di sviluppare questa malattia infiammatoria si alza, dato che aumenta l'apporto di purine. Esistono però molti altri fattori che possono causare l'iperuricemia e quindi renderti più predisposto alla gotta, tra cui:

  • Malattie ereditarie
  • Insufficienza renale
  • Obesità
  • Ipertensione
  • Ipotiroidismo
  • Diabete
  • Alcuni farmaci diuretici e chemioterapici
  • Malattie renali croniche
  • Sedentarietà
  • Insufficienza cardiaca
  • Alcuni tipi di tumore

Sintomi

Dopo una prima fase asintomatica nella quale i livelli di acido urico nel sangue aumentano silenziosamente, fino a raggiungere il picco, potrai iniziare ad avvertire i sintomi di un attacco acuto di gotta, che solitamente compaiono in modo improvviso durante le ore notturne e possono includere:

  • Dolore intenso all'articolazione interessata
  • Arrossamento
  • Gonfiore
  • Calore e maggiore sensibilità dell'articolazione colpita
  • Prurito e desquamazione dell'area colpita

Durante gli attacchi di gotta i sintomi sono più intensi nelle prime 12-24 ore e possono durare per alcuni giorni, prima di attenuarsi spontaneamente e scomparire in poco più di una settimana. Nella maggior parte dei casi i dolori causati da un attacco, soprattutto se è il primo, riguardano l'articolazione metatarso-falangea dell’alluce (podagra), ma con il passare del tempo tenderanno a durare di più e interessare altre articolazioni, come quelle di gomiti, dita delle mani, polsi, caviglie, talloni e ginocchia.

Dopo il primo attacco di gotta seguiranno delle fasi di riacutizzazione, che potranno essere caratterizzate in alcuni casi anche da febbre, tachicardia, brividi e malessere generale: se la malattia non viene trattata in modo adeguato, questi periodi possono durare anche 3 settimane e, a lungo termine, l'infiammazione potrebbe diventare cronica e arrivare a deformare le articolazioni. Tra i possibili sintomi della gotta, inoltre, ci sono anche i tofi, ovvero dei noduli di cristalli di acido urico circondati da tessuto fibroso e duri al tatto, non sempre dolorosi, che si formano più spesso nelle mani e nei piedi, specialmente nelle dita, ma anche nei pressi dei gomiti o nell'area compresa tra il polpaccio e il tallone.

Complicanze

Proprio i tofi, di cui ti ho appena parlato, possono aprirsi e causare una perforazione cutanea responsabile di infezioni secondarie, che ovviamente dovrai curare con attenzione dopo essere andato dal medico. La buona notizia, però, è che con i trattamenti attuali, più efficaci rispetto a quelli del passato, i tofi sono diventati più rari nelle persone che soffrono di gotta.

In un caso su 5, inoltre, l'iperuricemia alla base della malattia può provocare la formazione di calcoli renali composti da acido urico, che ti causeranno dolore e che dovrai trattare per evitare infezioni e ulteriori danni ai reni. Anche i problemi cardiovascolari, poi, rientrano tra le complicanze della gotta.

Diagnosi

Se pensi che potresti soffrire di gotta, andare dal medico è sicuramente la prima cosa da fare. Per prima cosa, procederà  alla cosiddetta anamnesi, ovvero alla raccolta di informazioni riguardanti la tua alimentazione, l'utilizzo di farmaci, la presenza di altre malattie e la tua storia famigliare. Un esame obiettivo, invece, può essere utile per valutare eventuali sintomi più o meno evidenti, dal gonfiore al dolore delle articolazioni.

Il medico può però prescriverti anche alcuni esami specifici per diagnosticare la gotta:

  • Uricemia: si tratta dell’esame della concentrazione di acido urico nel sangue attraverso un normale esame del sangue.
  • Radiografia: attraverso l’indagine con i raggi X si possono evidenziare i cristalli di acido urico e i danni a livello delle articolazioni.
  • Analisi del fluido articolare: si tratta di una procedura più invasiva e prevede un prelievo di un campione di liquido sinoviale, che si trova nelle cavità articolari, in anestesia locale che poi viene analizzato al microscopio.
  • Risonanza magnetica o ecografia: sono esami utili a capire la composizione dei tofi e monitorarne la vascolarizzazione.
  • Esame delle urine delle ultime 24 ore: può evidenziare una formazione di cristalli di acido urico.

Rimedi

Le cure per la gotta dovranno essere mirati a risolvere più aspetti, ovvero l'infiammazione articolare, il dolore provato dal paziente e l'eccesso di acido urico nel sangue.

In caso di attacco improvviso, l'articolazione interessata dovrebbe essere sollevata e messa a riposo, poi potresti applicare degli impacchi di ghiaccio per ridurre l'infiammazione e il gonfiore.

Per essere curata, però, la gotta richiederà ovviamente un trattamento a base di farmaci: il medico potrebbe quindi prescriverti degli antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti Fans; se non puoi utilizzarli, possono essere sostituiti dalla colchicina (che però ha più effetti collaterali) per trattare un attacco di gotta o provare a prevenire le riacutizzazioni. Se il medico dovesse sconsigliarti l’uso della colchicina, allora i corticosteroidei sono delle valide alternative. Inoltre, potresti dover assumere anche medicinali che riducono i livelli di acido urico, ad esempio l’allopurinolo o il febuxostat.

Come ti ho già spiegato in precedenza, però, non puoi pensare di guarire dalla gotta senza fare attenzione al tuo stile di vita, in particolare all'alimentazione. Prima di tutto, dovrai seguire una dieta con un basso contenuto di purine, evitando di mangiare i cibi che ne sono più ricchi come carni rosse, insaccati, crostacei, cozze, alici, acciughe, fegato, trippa e altre interiori o frattaglie. Per le bevande, invece, sono da bandire quelle zuccherate, la birra e qualsiasi tipo di superalcolico.

Ma cosa è meglio mangiare, allora? Sarebbe consigliabile optare per una dieta ricca di carboidrati, che favoriscono l'escrezione di acido urico, che il tuo corpo tende invece a trattenere quando apporti troppi lipidi e fruttosio.

Prevenzione

Abbiamo già parlato dell'alimentazione tra i rimedi, ma gli stessi consigli valgono per prevenire la gotta. Oltre quindi a seguire una dieta bilanciata, ecco cosa puoi fare per ridurre il rischio di sviluppare questo problema:

  • Bere almeno due litri di acqua al giorno, poiché i liquidi aiutano i reni nella loro azione di smaltimento dell'acido urico
  • Evitare aumenti di peso significativi

Fonti | Humanitas; Fondazione Veronesi 

(Pubblicato da Kevin Ben Alì Zinati il 13-3-2020
Modificato da Alessandro Bai il 18-10-2021)

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