Se hai il dito a martello dovresti riconoscerlo e capirlo facilmente proprio perché vedrai un dito (di norma il secondo, il terzo o il quarto del piede) che è curvo, ovvero “guarda” verso il basso. Quando si parla di questo problema si indica, con un gergo più tecnico, la deformità di una o più dita del piede.
Clinicamente, il dito a martello è riconoscibile per un atteggiamento in flessione della falange intermedia, che ne determina il tipico aspetto ad “artiglio”. All’inizio il problema si può correggere con facilità e senza interventi invasivi; poi, con il passare del tempo, potrai notare che le articolazioni inizieranno a irrigidirsi e i tendini si retraggono. Il risultato è che giunti a questo punto il problema è serio e diventa in gergo tecnico “strutturale”, diventa quindi parte della tua conformazione.
Per quanto riguarda i sintomi del dito a martello, il primo riguarderà sicuramente l'aspetto del tuo piede. Potrai inoltre provare dolore o fastidio, ma non accade in tutti i casi. La manifestazione principale da notare è proprio la forma del tuo dito che nel tempo si ritrarrà e si girerà verso il basso.
Cos’è successo al tuo dito perché diventasse a martello? Te lo spieghiamo. Il problema si è verificato con la muscolatura interossea (che può accadere anche in casi come alluce valgo e artrite reumatoide). È come se questa muscolatura avesse un asse spostato, o meglio è come se i tendini fossero scivolati causando una maggiore estensione della falange. Il risultato è la flessione della falange intermedia e quindi un dito piegato in modo improprio.
Ma cosa puoi fare per risolverlo? Sicuramente dovrai iniziare con una visita ortopedica e, in alcuni casi, con una radiografia che verificherà la presenza di eventuali altri patologie concomitanti. Diagnosticare il dito a martello non è complicato, proprio perché il primo segnale è la forma diversa di quella parte di piede.
La cura che ti verrà proposta dipende molto dalla gravità del problema. Quando sei solo all’inizio sicuramente ti verranno prescritti farmaci che ti possano aiutare a contenere il dolore e, in aggiunta, dovrai usare protezioni in silicone per far sì che la situazione non peggiori. Tuttavia, spesso si deve, con il passare del tempo, ricorrere all’intervento chirurgico. La correzione delle dita a martello può essere risolta definitivamente in questo modo: il chirurgo seziona i tendini retratti, rimodella, dà nuova forma alle sporgenze ossee anomale e fa una plastica dell'articolazione problematica riallineando le falangi grazie a un filo metallico che ti verrà tolto alcune settimane dopo che sarai stato operato.
Ma non temere l’intervento non è lungo – dura circa 15-20 minuti – e l’anestesia è locale. Quindi non possiamo parlare di un intervento eccessivamente invasivo. Subito dopo l'operazione, dovrai indossare per circa un mese le ben note scarpe ortopediche e un bendaggio che verrà tolto una volta trascorso più o meno un mese. Quindi parliamo di un periodo di ripresa piuttosto breve e veloce.
Fonte| Humanitas