Helicobacter pylori: quel batterio che hai già nello stomaco

L’Helicobacter pylori è un batterio che può vivere a lungo nello stomaco umano senza provocare sintomi. Tuttavia, se il tuo organismo non ha difese sufficientemente resistenti potrebbe essere dannoso e scatenare disturbi come una gastrite cronica o un’ulcera. Vediamo come può avvenire il contagio, quali test puoi effettuare per scoprire l’infezione e qual è la terapia da seguire per guarire definitivamente.
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Valentina Danesi 21 Agosto 2020
* ultima modifica il 18/11/2020

L'Helicobacter pylori è un batterio gram-negativo che potrebbe già abitare il tuo stomaco, un habitat a lui molto gradito, senza che tu te ne accorga. Questo avviene almeno fino a quando il tuo organismo e il tuo sistema immunitario restano in salute, altrimenti l'agente patogeno può scatenare un'infiammazione in grado di danneggiare le cellule che rivestono internamente il tuo stomaco.

L'infezione da Helicobacter pylori è infatti causa di gastrite, anche cronica, ma nei casi più gravi anche di ulcera peptica o tumore gastrico. Non è ancora chiaro come questo batterio, che è presente in molte persone senza provocare alcun disturbo, diventi patogeno; si conoscono invece le modalità del contagio, che può avvenire attraverso cibi o bevande contaminati ma anche tramite il contatto tra due persone.

La terapia per trattare l'Helicobacter pylori richiede la somministrazione di antibiotici, come vedremo più avanti. Iniziamo prima a conoscere le caratteristiche di questo batterio, per capire a quali sintomi dovresti fare particolarmente attenzione e, qualora tu avessi dei sospetti, come ottenere la diagnosi di infezione.

Helicobacter pylori

Cos’è 

L'Helicobacter pylori è un batterio, parte della famiglia dei cosiddetti gram-negativi, che può vivere a lungo nello stomaco umano, senza però causare problemi per la tua salute. Se infatti l'organismo si conserva in equilibrio e le difese immunitarie non sono indebolite per qualche ragione, non avrai alcun modo di notare la sua presenza, cosa che accade nell'80-85% dei casi.

Tuttavia, in alcune occasioni e per cause che restano ancora da chiarire, il batterio diventa patogeno e inizia a produrre sostanze in grado di danneggiare le cellule che possono portare all'insorgenza di gastrite cronica e ulcera peptica. Tra i principali sintomi di un'infezione da Helicobacter pylori potresti quindi avvertire problemi di digestione, bruciore o dolore di stomaco, reflusso gastroesofageo o nausea e vomito.

Contagio

Stiamo quindi parlando di un batterio che può rimanere silente nel tuo stomaco, senza darti problemi, oppure scatenare un'infiammazione dalle conseguenze più o meno gravi. Ma come si prende l'Helicobacter pylori? Esistono diverse modalità di trasmissione di questo agente patogeno e quella principale è per via orale, tramite un contatto diretto con la saliva (anche solo le goccioline) di una persona infetta, oppure per via oro-fecale, ovvero quel contagio che può avvenire se un soggetto portatore del batterio non si lava accuratamente le mani dopo essere andato in bagno, dato che l'Helicobacter pylori si può trovare nelle feci.

È possibile contrarre un'infezione anche ingerendo alimenti o bevande contaminati, o semplicemente toccando delle superfici sporche, magari senza rendertene conto. Il modo più sicuro per prevenire un contagio è quindi quello di lavarsi le mani bene e spesso, e di evitare di portarle alla bocca: capirai quindi perché l'infezione da Helicobacter pylori si trasmetta molto più facilmente in condizioni di scarsa igiene e nei bambini, che spesso la contraggano fin da piccoli per poi mantenerla anche in età adulta, a loro insaputa in caso la presenza del batterio sia asintomatica.

Cause

Dopo aver visto i modi in cui potresti prendere l'Helicobacter, ti chiederai quali siano le cause che portano il batterio ad "attivarsi" e danneggiare le pareti del tuo stomaco. In realtà, non è ancora chiaro cosa porti il batterio a restare asintomatico nella maggior parte dei casi e a manifestarsi con infiammazioni o malattie in altre persone, ma tra i fattori di rischio che aumentano le possibilità di disturbi ci sono l'alcolismo, il fumo e l'assunzione cronaca degli antinfiammatori non steroidei (FANS).

Normalmente, infatti, l'Helicobacter pylori resta annidato nella tua mucosa gastrica, un ambiente caratterizzato da un'alta acidità, nel quale il batterio si trova a suo agio ed è in grado di resistere anche alla risposta del sistema immunitario dell'organismo che lo ospita. Come ti dicevo, però, una volta che questo agente patogeno è nel tuo corpo è potenzialmente capace di infiammare o erodere la mucosa dello stomaco, scatenando ulcere o gastriti.

Sintomi

Ormai dovresti averlo capito: nella maggior parte dei casi, un'infezione da Helicobacter sarà asintomatica. In circa il 20% dei casi, però, potresti avvertire i sintomi tipici di una gastrite o di un'ulcera, ovvero:

  • Bruciore di stomaco
  • Dolore addominale
  • Nausea
  • Perdita di appetito
  • Gonfiore
  • Vomito
  • Lingua bianca

Test per la diagnosi

Se vuoi essere sicuro di avere contratto il batterio c’è solo un modo, effettuare uno dei due test: esame delle feci o breath test. Il breath test è indolore e non invasivo. Ecco come funziona: ti viene somministrata una bustina di citrato di sodio;  dopo 10 minuti, dovrai soffiare in un'apposita provetta e viene raccolto un primo campione di aria espirata. Poi, ti verrà somministrata una piccola compressa di Urea-C13 e si raccoglie il secondo campione in un'altra provetta dopo circa 30 minuti.

Se l’Helicobacter c’è, l'urea viene divisa in ammoniaca ed anidride carbonica, una certa quantità delle quali si ritrova nell’aria espirata. Inoltre, la presenza di Helicobacter, può essere confermata o esclusa con la gastroscopia, un esame in cui ti verranno prelevati campioni (chiamati biopsie) della mucosa dello stomaco e dell’intestino, analizzati poi al microscopio. Tuttavia, è un esame invasivo proprio per questo viene consigliata a quei soggetti per cui si deve approfondire lo stato generale delle mucose dello stomaco e non solo l’eventuale presenza del batterio.

Cura

La terapia è costituita da un cocktail di farmaci tra cui diversi tipi di antibiotici e inibitori della Pompa protonica che bloccano la produzione di acido cloridrico da parte delle cellule dello stomaco. Recentemente è stata introdotta una nuova associazione di farmaci chiamata “Pylene” che mostra un’elevato numero di successi. Si tratta però di una terapia che deve incontrare il pieno assenso del paziente (anche in termini di impegno) che dovrà assumere 4 compresse ogni 4 ore, per un totale di 140 compresse in 10 giorni.

Proprio perché, come abbiamo appena visto, i trattamenti per debellare un'infezione da Helicobacter possono essere piuttosto complessi, è molta l'attenzione anche verso le cure naturali, che difficilmente sono risolvere il problema definitivamente ma possono perlomeno contribuire ad alleviare eventuali sintomi. In questo senso, la dieta potrebbe essere una buona alleata: ad esempio, è stato notato come i broccoli possano ridurre l'infezione proteggendo la mucosa gastrica, ma anche il tè verde, grazie alle catenine contenute, avrebbe un'azione battericida. Infine, alcuni studi hanno evidenziato la capacità dei batteri di resistere maggiormente alle terapie in presenza di colesterolo, un altro aspetto che dovresti tenere a mente per modificare la tua alimentazione.

Fonti| Airc, Humanitas, Gruppo San Donato

(Modificato da Alessandro Bai il 18-11-20)

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