L'herpes labiale viene chiamato più semplicemente febbre delle labbra ed è una malattia infettiva molto contagiosa causata dall’herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), un virus che provoca la comparsa di vescicole sulle labbra, ma anche in altre aree del viso, e che appartiene alla famiglia Herpesvirus, proprio come l'herpes simplex di tipo 2 (HSV-2), il "fratello" che però porta ad un'infezione che si manifesta sulle zone genitali.
Forse non sai che il virus responsabile dell'herpes labiale può essere presente nell'organismo restando però in stato latente, senza dare alcun segnale per molto tempo, come se fosse addormentato. Questo accade dopo una prima infezione che può avvenire fin da bambini, a volte in maniera asintomatica, altre con le manifestazioni tipiche della malattia. In ogni caso, dal momento della guarigione in poi l'HSV-1 rimane nel corpo e si nasconde nei gangli neuronali, delle strutture del tuo sistema nervoso, per poi riattivarsi periodicamente in circostanze per lui favorevoli.
L'herpes labiale si trasmette attraverso baci, scambi di saliva e contatti diretti con una persona già infetta e le sue lesioni possono produrre anche prurito e bruciore. A scopo di prevenzione, dovresti tenere presente che il virus è contagioso in ogni fase dell'infezione, addirittura da prima che compaiano i sintomi iniziali. Anche se un episodio di herpes dura di solito in 10-12 giorni, non esiste una cura definitiva contro l'infezione da HSV-1: si possono trattare le lesioni con alcune creme apposite, ma per il resto dovrai cercare di capire quali sono i fattori, che possono cambiare da caso a caso, in grado di scatenare delle recidive.
L'herpes labiale è una patologia infettiva nota anche come febbre del labbro proprio perché è caratterizzata dalla comparsa di vescicole che causano dolore o prurito e che compaiono generalmente sulle labbra, oppure più raramente sulle guance, sul naso o in altre zone del viso. La causa dell'infezione è l'herpes simplex di tipo 1, o HSV-1, un virus che si trasmette con gli scambi di saliva, dai baci all'emissione di piccole goccioline, oppure con il contatto diretto tra persone, ad esempio toccando delle lesioni erpetiche attive e quindi contagiose.
Dopo l'infezione primaria, che solitamente si verifica prima dei 20 anni e spesso nei bambini da 6 mesi a 3 anni, il virus ha la caratteristica di riuscire a nascondersi nei gangli nervosi, delle strutture del sistema nervoso, e proteggersi così da qualsiasi cura antivirale, motivo per cui al momento è impossibile eliminarlo definitivamente. Come ti dicevo, l'herpes simplex di tipo 1 rimane latente nel tuo organismo fino a quando un abbassamento delle difese immunitarie o altri fattori non ne provocano una riattivazione, che porterà alla ricomparsa delle lesioni e altri sintomi.
A questo punto ti chiederai quanto dura l'herpes labiale: di solito si guarisce in 10 giorni o poco più, ma le recidive possono essere ricorrenti e quindi potresti ritrovarti a dover fare i conti con l'infezione periodicamente. D'altronde, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha stimato che circa due terzi delle persone di tutto il mondo sotto i 50 anni siano state infettate dall'HSV-1, il che ci fa capire quanto il problema sia comune.
Come ti ho anticipato, il virus HSV-1 è contagioso dalla comparsa dei sintomi iniziali fino alla guarigione, perciò la prima regola è non entrare in contatto con persone che in quel momento lo stanno manifestando. Il rischio di trasmettere l'herpes labiale è maggiore in un periodo compreso tra poche ore e un paio di giorni al massimo, quando vedi le vescicole, prima che formino una crosticina. Tieni però presente che anche i giorni precedenti e quelli che corrispondono alla fase di guarigione non sono da sottovalutare.
Non solo, ma se sei tu a soffrire di herpes labiale, ricorda che esiste la possibilità di autocontagio: potrebbero comparire nuove eruzioni cutanee in altre aree della tua bocca, se il virus viene trasmesso a partire dalle prime vescicole emerse sul tuo viso. Come forma di precauzione, quindi, evita di toccare la zona infetta e se hai appena spalmato una crema proprio in quel punto, lavati subito le mani.
Per ridurre il rischio di trasmissione dell’herpes labiale bisogna rispettare le più comuni norme di igiene. Innanzitutto occorre evitare il contatto con una persona che manifesta le tipiche vescicole da herpes; il virus, infatti, si trasmette più facilmente in presenza di secrezioni umide dalle bollicine. Bisogna poi evitare la condivisione di asciugamani, posate e qualsiasi altro oggetto che possa diffondere il virus quando è attivo. Meglio poi avere l’abitudine di lavare spesso e in modo accurato le mani.
Quando l'infezione sarà sparita completamente, dopo la caduta della crosta, non sarai più contagioso.
L'herpes labiale può essere causato quasi esclusivamente dal virus herpes simplex di tipo 1, della famiglia Herpesvirus, di cui l'uomo è unico ospite. Come ti dicevo, però, esiste anche l'HSV-2, che solitamente è all'origine della forma genitale dell'herpes: tuttavia, il contagio può avvenire anche in seguito al contatto fra labbra e organi genitali e in questo caso sarà l'herpes simplex di tipo 2 ad averti provocato l'eruzione cutanea in viso.
Una volta contratto, l'agente patogeno si insedia a livello dei gangli nervosi della tua pelle e lì rimane, pronto a riattivarsi non appena le condizioni saranno favorevoli e questo può avvenire per cause scatenanti interne oppure esterne, ma anche per ragioni unicamente psicologiche, dovute magari allo stress mentale. In questi casi, il virus percorrerà la strada inversa a quella fatta inizialmente, uscendo dal proprio nascondiglio (i gangli) fino a raggiungere la terminazione nervosa che gli era servita in precedenza come porta d'ingresso nell'organismo.
Tra i fattori di rischio interni o esterni che possono portare alla riattivazione del virus ci sono:
Alcuni esempi di cause psicologiche che possono innescare una recidiva sono:
Una volta che hai contratto l'infezione, questa può scatenarsi nuovamente, nei casi peggiori portandoti ad avere continuamente l'herpes labiale. Capire quali sono i fattori che causano le recidive non è così semplice, motivo per cui potrebbe essere utile mantenere un diario nel quale annotare le attività che svolgi o eventi rilevanti quali le malattie.
Come ti dicevo, infatti, il virus può essere riattivato dalla latenza quando le tue difese immunitarie si abbassano: potrebbe accadere se ti capita di avere un po’ di febbre, di prenderti un’infezione batterica o qualsiasi altra infiammazione, ma anche in situazioni di eccessiva stanchezza e stress. Le donne poi sono un po’ più sfortunate degli uomini perché l’herpes labiale ama farsi vivo nella fase premestruale e durante i giorni del ciclo, quando la donna subisce un naturale sbalzo ormonale che non la mette nelle condizioni migliori per contrastare l’herpes. Bisogna fare attenzione poi anche al cambio di stagione e all’eccessiva esposizione al sole senza protezione, perché l’herpes è un virus che resta nell’organismo per sempre e non vede l’ora di manifestarsi.
La prima infezione da herpes labiale avviene solitamente durante l'infanzia e può essere asintomatica, oppure manifestarsi dopo circa 6 giorni di incubazione con una gengivostomatite erpetica accompagnata da sintomi quali febbre alta, gengive sanguinanti e doloranti, abbondante salivazione, dolori alle mucose e le vescicole tipiche dell'herpes, che compaiono su labbra, guance e mento. In seguito alla guarigione da questa forma primaria, che avviene in circa 10 giorni, il virus rimane latente e attende l'occasione giusta per risvegliarsi.
Ad ogni riattivazione, il virus dell'herpes labiale dà via ad un ciclo della durata di 10-15 giorni che attraversa diverse fasi, ognuna delle quali è caratterizzata da determinati sintomi. Vediamole nel dettaglio:
L’herpes labiale è diagnosticato già ad una prima occhiata dal medico di base, semplicemente osservando la zona interessata dalle lesioni. Solo in alcuni casi si procede con esami di laboratorio con l’obiettivo di verificare la presenza del virus nel materiale biologico prelevato dalle lesioni.
Non esistono cure definitive per l’herpes labiale. Generalmente si utilizzano farmaci antivirali a base di aciclovir o penciclovir. Questi principi attivi sono in grado di bloccare proliferazione del virus e, di conseguenza, accelerano i tempi di guarigione. Se poi riesci a farne uso non appena avverti la comparsa dei primi pruriti, possono addirittura prevenire le vescicole.
Si tratta per lo più di creme, che però non possono certo compiere un miracolo. Se l'eruzione è ormai in atto, non scomparirà nel giro di qualche ora nemmeno con i farmaci appositi. In particolare, l'aciclovir sembra essere meno efficace quando l'infezione è ormai ben visibile. C’è da dire che è comunque utile per ridurre il bruciore e la sensazione di dolore. Ricordati di spalmare un abbondante strato di crema ogni 4 ore per almeno 5 giorni e di lavarti le mani subito dopo ogni applicazione. A volte, per alleviare i sintomi dell'herpes potresti essere tentato di optare per qualche rimedio della nonna, come il dentifricio spalmato sulle lesioni: ricordati però che l'efficacia di queste soluzioni è tutta da dimostrare e sicuramente non paragonabile a quella dei trattamenti consigliati dal tuo medico.
Nei casi più gravi di herpes labiale la cura a base di antivirale può essere somministrata per via orale o per iniezione endovenosa, sempre sotto il controllo del medico. Nella fase finale dell’infezione, quando le croste iniziano a ridursi, è possibile usare un prodotto cicatrizzante che contenga acido ialuronico sale sodico (Sodium Hyaluronate).
Pur non avendo modo di eliminare definitivamente il virus dal tuo organismo, puoi ascoltare il tuo corpo per capire i primi segnali della riattivazione dell'herpes: in questi casi, intervenire con i trattamenti che ti ho consigliato sopra, potrà aiutarti ad avere uno sfogo meno intenso, con vescicole di dimensioni più piccole e una guarigione mediamente più rapida.
Per prevenire invece il contagio da HSV-1, in base a quanto ti ho spiegato sopra, ci sono pochi consigli pratici:
Abbiamo sentito sull'argomento il parere del Dottor Mario Cristofolini, medico specialista dermatologo, ex Primario dell'Ospedale Santa Chiara di Trento, Presidente dell'Istituto G.B. Mattei per la ricerca termale:
"L'herpes non è una singola malattia, ma un gruppo di malattie infettive contagiose causata da diversi tipi di virus. L'herpes zoster ad esempio è causato dal virus della varicella e può essere prevenuto con il vaccino. Quando si parla genericamente di herpes ci si riferisce all’herpes Simplex che è la forma più comune. La diagnosi è clinica: dopo una sensazione di bruciore compaiono piccole vescicole a grappolo ripiene di liquido trasparente che poi si seccano scomparendo spontaneamente.
Vi sono due tipi di herpes Simplex: il tipo 1 labiale localizzato al viso spesso alle labbra e al volto; il tipo 2 genitale colpisce i genitali ed è una malattia a trasmissione sessuale; può essere localizzato anche sul corpo. Dopo la guarigione il virus rimane latente nell'organismo, ma spesso ritorna ciclicamente. Il problema, infatti, è rappresentato dalle recidive dell'herpes in quanto la malattia si ripresenta spesso senza una ragione, a volte dopo rialzi febbrili o esposizioni acute al sole.
Esistono esami ematologici che segnalano gli anticorpi specifici per i 2 tipi di herpes, ma la sintomatologia e l’aspetto clinico è sufficiente per la diagnosi. La terapia medica locale e generale con farmaci della famiglia dell'Aciclovir è in grado di fermare il singolo episodio, ma non è in grado di prevenire le recidive. Questo delle recidive è un problema non ancora risolto in quanto i vaccini finora proposti non hanno dato sufficiente garanzia di buon funzionamento: l'unica possibilità per ora è il trattamento preventivo con una dose bassa di Aciclovir da continuare per 9 mesi in assenza di malattia".
(Pubblicato da Gaia Cortese il 5-12-2018
Modificato da Alessandro Bai il 19-10-2021)
Fonti| ISSalute