Con la demenza finiremo per conviverci sempre più spesso. La popolazione globale invecchia e si stima che entro il 2050, le persone affette da una qualche forma neurodegenerativa di questo tipo triplicheranno, passando da 50 a 150 milioni. L'Alzheimer è forse la forma più conosciuta, ma esistono tante altre diverse tipologie, accumunate da alcuni sintomi: la progressiva perdita di memoria e di alcune funzionalità celebrali, fino al punto di non riuscire più a essere autosufficienti. In poche parole, è un po' come se si regredisse fino a tornare bambini e poi neonati.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il numero dei casi è in costante crescita e ti capiterà sempre più di frequente di avere un parente, un vicino di casa o un amico di famiglia che non ricorda più chi sia sua moglie, suo marito o i suoi figli. Sempre più anziani avranno bisogno di un caregiver, o di una casa di riposo. Ed è un dato di fatto di cui i governi dei vari Paesi devono rendersi conto. Anche per risvegliare la loro attenzione, l'Oms ha pubblicato una lista di 12 fattori di rischio, in gran parte modificabili, affinché la politica investa sulla prevenzione e ciascuno di noi impari a prendersi meglio cura di sé.
Come potrai immaginare, lo stile di vita e l'alimentazione giocano un ruolo fondamentale. Ma anche la vita sociale e i rapporti con le altre persone possono aiutare a rallentare l'invecchiamento del tuo cervello. Questi sono i 12 fattori di rischio per la demenza secondo l'Oms:
In generale, sembra che mantenere uno stile di vita sano favorisca la funzionalità di organi e tessuti e aiuti a rallentare l'invecchiamento di questi. Frutta e verdura, in particolare, sono ricche di sostanze antiossidanti e non dovrebbero mai mancare sulla tua tavola. Un moderato esercizio fisico, invece, migliora la circolazione e i nutrienti arriveranno al cervello senza problemi. Ma anche quest'organo deve essere tenuto in allenamento. A questo possono servire libri e hobby, ma soprattutto l'interazione sociale. I rapporti con le altre persone sono un continuo stimolo e allontanano isolamento e depressione, che riducono la capacità del corpo di reagire a minacce esterne o interne.
Iniziare oggi a prenderti cura di te, dunque, significa anche avere una vecchiaia più serena. Sai quando dici: "Pagherei per arrivare così a quell'età"? Ora sai che non servono soldi, ma impegno e un po' di buona volontà.
Fonte| "Risk reduction of cognitive decline and dementia. WHO Guidelines" pubblicato dall'Organizzazione mondiale della sanità a maggio 2019