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I “calzini intelligenti” potrebbero aiutare milioni di persone che soffrono di demenza

Le persone che soffrono di demenza o autismo spesso hanno improvvisi stati di ansia, di stress e di aggressività, molto difficili da prevenire ma anche da gestire. Un giovane ricercatore ha collaudato dei calzini intelligenti che, una volta indossati, possono monitorare i parametri dei pazienti e avvisare gli operatori sanitari.
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Valentina Rorato 13 Maggio 2022
* ultima modifica il 13/05/2022

Sono stati inventati dei calzini intelligenti che potrebbero aiutare le persone con demenza. Insomma, non si parla di moda né di tendenze, ma di scienza e di salute. Ma come possono essere di aiuto? Una volta indossati, possono monitorare la frequenza cardiaca e i livelli di ansia, avvisando gli operatori sanitari prima che il disagio aumenti.

Zeke Steer, un giovane inventore, ha deciso di cambiare vita pur di realizzare qualcosa in grado di migliorare la vita delle persone affette da demenza. Come mai? Il motivo è personale: ha visto ammalarsi la sua bisnonna e diventare da una donna molto dolce e acuta a estremamente aggressiva. Ha dunque lasciato il suo lavoro di ingegnere e ha preso un dottorato di ricerca. E proprio nel Bristol Robotics Laboratory, sono stati creati gli smart socks.

Che cosa sono?

I calzini intelligenti rientrano nella categoria delle tecnologie indossabili e dell'intelligenza artificiale (AI) e potrebbero aiutare ad alleviare i sintomi della demenza. Hanno l'aspetto di calzini normali, non necessitano di ricarica, sono lavabili in lavatrice e forniscono un flusso costante di dati agli operatori sanitari, che possono facilmente vedere le metriche dei loro pazienti su un'app.

Le attuali alternative al prodotto Milbotix (la start uo creata da Steer) sono i cinturini da polso che, però, possono stigmatizzare o addirittura causare più stress al paziente. "Il piede è in realtà un ottimo posto per raccogliere dati sullo stress e le calze sono un capo di abbigliamento familiare che le persone indossano ogni giorno”, ha specificato Steer.  "La nostra ricerca mostra che le calze possono riconoscere accuratamente i segni di stress, il che potrebbe davvero aiutare non solo le persone con demenza e autismo, ma anche i loro caregiver".

La Milbotix, che brevetta i calzini, sta attualmente cercando di collaborare con organizzazioni di assistenza sociale innovative per perfezionare e valutare gli smart socks. Secondo i dati della Charity Alzheimer's Society ci saranno 1,6 milioni di persone con demenza nel Regno Unito entro il 2040, con una persona che svilupperà demenza ogni tre minuti. E questa condizione peserà sulle tasche della sanità pubblica per 34,7 miliardi di sterline all'anno. Nel frattempo, secondo il governo, l‘autismo colpisce l'1% della popolazione, sempre nel Regno Unito, ovvero circa 700.000 persone, il 15-30% delle quali è in parte o tutto il tempo non in grado di esprimere il suo disagio a parole. Gli smart socks potrebbero essere di grande aiuto. Per questo motivo il dottor Steer sta testando i calzini su persone che vivono con demenza in stadio da medio ad avanzato, al fine di sviluppare la tecnologia prima di lanciare il prodotto sul mercato l'anno prossimo. Milbotix inizierà un round di finanziamento entro la fine dell'anno.

Fonti| University of Bristol; Parlamento inglese

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.