A Varese non se ne vedono tanti di interventi del genere. Di interventi in cui in sala operatoria arriva un ragazzo con un braccio interamente staccato dal resto del corpo a causa di un incidente.
Questo scenario si è concretizzato nelle prime settimane dell’anno, quando nel pronto soccorso dell’ospedale varesino è stato trasportato un giovane di 29 anni vittima di un brutto incidente motociclistico. E fortunatamente si è risolto nel migliore di modi.
I chirurghi, infatti, sono riusciti a riattaccare l’arto portando a termine con successo un’operazione rara ed estremamente complessa.
Il braccio del ragazzo era stato strappato all’incirca a metà dell’omero ed era completamente staccato dal corpo, fatta eccezione per alcuni nervi rimasti continui.
Dal luogo dell’incidente il giovane è stato immediatamente trasportato in pronto soccorso, dove ad attenderlo c’era il trauma team composto dal medico urgentista, un anestesista rianimatore, un chirurgo d’urgenza e uno specialista della struttura di Microchirurgia e Chirurgia della mano.
L’obiettivo era chiaro, tentare di salvare l’arto, di riattaccarlo e renderlo nuovamente funzionante ma fin da subito l’équipe medica si è resa conto della delicatezza di un intervento in cui, mediamente, si imbattono una volta all’anno.
Una volta trasportato il ragazzo il sala operatoria, i chirurghi hanno dato il via all’operazione ripristinando prima la vascolarizzazione arteriosa e venosa del braccio grazie a un vaso della gamba e riparando poi le altre strutture gravemente lesionate dal trauma.
Al termine di oltre 6 ore di intervento, il giovane è stato quindi trasferito nei reparti di terapia intensiva e il decorso dei primi giorni postoperatori ha confermato la buona riuscita dell’operazione.
Ma non era ancora finita. I chirurghi avrebbero dovuto procedere con la seconda parte dell’intervento per la ricostruzione della copertura cutanea. Hanno perciò prelevato un lembo di pelle con la relativa vascolarizzazione dalla coscia del ragazzo e l’hanno posizionato a copertura del difetto cutaneo sul braccio, procedendo poi alla sua rivascolarizzazione.
Dopo altre 4 ore, il ventinovenne è stato trasferito in un reparto ordinario, dove sta proseguendo la sua degenza.
Oggi il giovane sta bene: ha superato gli altri traumi dovuti all’incidente e s’è messo alle spalle la grandissima paura iniziale. Il suo braccio infatti è salvo e tutti i segnali incoraggiano la speranza che presto tornerà a funzionare correttamente.
Fonte | Asst Sette Laghi – Varese