L’ansia è un’emozione. Può essere ad insorgenza acuta, a volte di breve durata e spesso indotta da stimoli esterni come stress,(es.interventi chirurgici, lavoro, ecc), condizioni familiari spiacevoli (es. patologie gravi), tragedie, lutti, e altre situazioni di questo tipo.
Le emozioni forti come questa, sono in grado di modificare il nostro equilibrio sia psichico sia somatico. Queste alterazioni si manifestano con disturbi vasomotori, disturbi del battito cardiaco, disturbi della pressione arteriosa, disturbi respiratori, della secrezione salivare e della motilità gastro-intestinale. Inoltre si presentano un aumento della vigilanza, un’eccessiva attivazione del sistema nervoso centrale e tensione motoria. Abbiamo detto che l’ansia può insorgere come secondaria a stimoli. L’ansia può anche essere secondaria ad alcune patologie es. IMA (infarto miocardico acuto), angina pectoris, ulcera gastro-duodenale per le quali si interviene dapprima con l’adeguata terapia.
A volte, non riusciamo a tenere questa sensazione sotto controllo. Per questo motivo il tuo medico potrà ricorrere alla prescrizione di farmaci che possano aiutarti in questo senso. Purtroppo, l’ansia può condizionare la nostra vita come nei casi di GAD (disturbo generalizzato di ansia, caratterizzato da episodi brevi e ricorrenti di ansia, spesso senza causa apparente), negli attacchi di panico o agorafobia. In questo caso, oltre alla terapia farmacologica, si può aggiungere un sostegno psicologico.
I farmaci di prima scelta sono le benzodiazepine. Ti ricordi, abbiamo parlato di questi farmaci quando abbiamo trattato dei farmaci che possono aiutarci a dormire. Sono farmaci che agiscono a livello del sistema nervoso centrale, in particolar modo agiscono a livello del recettore GABAergico di tipo A, un recettore di tipo inibitorio. Ma quali sono questi farmaci? Tra le benzodiazepine più utilizzate ricordiamo:
Il trattamento prolungato per l’ansia può esser effettuato con farmaci antidepressivi soprattutto con gli inibitori della ricaptazione della serotonina. Questi si sono dimostrati utili nel trattamento degli stati d’ansia generalizzati, nei disturbi post-traumatici da stress, nei distrubi ossessivo-compulsivo (caratterizzati da pensieri che generano ansia cioè ossessione e comportamenti ripetitivi messi in atto per ridurre l’ansia cioè compulsivi), negli attacchi di panico e nei disordini alimentari come bulimia.
Tra questi farmaci ricordiamo:
Questi farmaci sono di facile somministrazione e soprattutto sono sicuri in caso di sovradosaggio (per le benzodiazepine bisogna, invece, somministrare flumazenil), sono tollerabili, ed hanno ampio spettro d’azione.
Le benzodiazepine possono portare a una dipendenza di utilizzo del farmaco, a depressione del sistema nervoso centrale e amnesia. Inoltre, se assunte contemporaneamente ad altri farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale o alcol, i loro effetti sono potenziati. Per questo motivo, ricordati sempre, di riferire al medico se stai assumendo farmaci per terapie croniche. Importanti interazioni si verificano anche con gli antidepressivi. Questi non dovrebbero essere somministrati insieme ad altri ansiolitici, ad alcol, ad antistaminici o anticolinergici.
I farmaci di cui abbiamo parlato, benzodiazepine ed antidepressivi, necessitano obbligatoriamente di ricetta medica. Le benzodiazepine, a causa del loro potenziale d’abuso maggiore, richiedono una ricetta con un regime più restrittivo rispetto agli antidepressivi. Difatti a seconda della forma farmaceutica avremo bisogno di una ricetta non ripetibile se questa è in forma di somministrazione endovenosa, o ricetta ripetibile per un numero massimo di 3 confezioni in 30 giorni se questa è in somministrazione ad uso orale (es. compresse/capsule o gocce). Gli antidepressivi, invece, hanno una ripetibilità di 10 confezioni in 6 mesi dalla data di emissione della ricetta. In questo modo il tuo medico curante avrà modo di controllare l’efficacia del farmaco che ti ha prescritto e controllerà anche l’utilizzo che ne fai per evitare fenomeni d’abuso. La dose che il medico andrà a consigliarti sarà tale da non limitarti attività di tipo mentale o funzioni motorie nell’arco della giornata.
Fonte| Katzung – Farmacologia Generale e Clinica