I sintomi della carenza di ferro e dell’anemia: impara a riconoscerli per rimediare subito

Il ferro è un nutriente davvero importante per il tuo corpo. Fondamentale per il trasporto dell’ossigeno nel sangue e per la produzione di energia. Per questa ragione, il tuo organismo ti avvisa immediatamente quando ne avverte la carenza ed è bene che tu faccia attenzione ai sintomi in modo da intervenire il prima possibile.
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Kevin Ben Alì Zinati 18 Luglio 2023
* ultima modifica il 30/10/2023

Quando il tuo organismo non dispone del ferro sufficiente per produrre l'emoglobina si verifica la cosiddetta anemia da carenza di ferro.

Forse non lo sapevi ma il ferro è un sale minerale fondamentale per il tuo corpo. Fa parte della struttura dell'emoglobina, quella proteina che si trova all'interno dei globuli rossi e gli permette di trasportare l'ossigeno dai tuoi polmoni alle altre cellule, oltre che di eliminare l'anidride carbonica.

Il ferro che deriva proprio dalla disgregazione dei globuli rossi invecchiati o che, in minima parte, ingerisci tramite gli alimenti si lega ad alcune proteine e viene immagazzinato dal tuo organismo sotto forma di ferritina. Se se ne andasse in giro libero per i tuoi organi, risulterebbe invece tossico.

Quando invece nel tuo corpo non ne è presente a sufficienza, è bene integrarlo tramite una dieta specifica e prodotti appositi, prima che si manifestino i sintomi più gravi come complicanze cardiache e respiratorie.

Cosa comporta l'anemia da carenza di ferro

Si parla di carenza di ferro, quando i valori dell'emoglobina sono bassi, ma non ancora a sufficienza per poter essere diagnosticata un'anemia vera e propria. È questo quindi il momento migliore per accorgerti che qualcosa non va e agire. Tieni inoltre presente che, soprattutto se sei una donna, avrai una maggior tendenza ad eliminare dosi più o meno elevate di ferro attraverso il ciclo mestruale e durante la gravidanza.

In un primo momento, ti accorgi che ti manca questo sale minerale perché avvertirai una costante stanchezza. Viene meno infatti un componente essenziale di una serie di enzimi, che dovrebbero aumentare la velocità delle reazioni chimiche ed essere coinvolti nei processi metabolici delle cellule, che produrranno meno energia. Il tuo corpo, in sostanza, lamenta la diminuzione di un suo nutriente molto importante.

Ma poiché il ferro è direttamente coinvolto nel funzionamento dei globuli rossi, verrà trasportato meno ossigeno alle cellule del tuo corpo. Il mal di testa e il ronzio alle orecchie sono tra le prime conseguenze di questo problema. La seconda, sarà un pallore, al principio lieve, ma destinato ad aumentare nel tempo se non intervieni subito.

Gli ostacoli nella circolazione ti porteranno anche ad avere piedi e mani costantemente freddi. Noterai inoltre che le tue unghie e i tuoi capelli saranno più fragili e si spezzeranno con maggiore facilità. Il tuo corpo sta utilizzando sangue e sostanze nutritive per proteggere e assicurare il funzionamento del suo organo più importante, il cuore. Per questo motivo, i primi a risentire della carenza di ferro saranno invece le zone più periferiche.

Ti consiglio di chiedere subito un parere al tuo medico, che probabilmente ti prescriverà un integratore e ti indicherà qualche cambio da effettuare all'interno della tua dieta.

Tieni presente poi che quando i valori di emoglobina nel sangue scendono al di sotto dei 12 grammi al decilitro, se sei donna, o dei 13,4, se sei uomo, allora si può parlare di anemia vera e propria. Ai sintomi che ti ho elencato per la carenza di ferro, se ne sommeranno altri, che inizialmente saranno controllati, poi potrebbero anche sfociare in manifestazioni più gravi.

La serietà dei sintomi dipende naturalmente sempre da persona a persona, da quante riserve di ferritina aveva messo da parte il tuo corpo, dalla eventuale presenza di altre malattie e dalla velocità con la quale progredisce l'anemia. In ogni caso, i più comuni sono questi:

  • insonnia
  • dolore toracico
  • vertigini e capogiro
  • difficoltà respiratorie
  • accelerazione del battito cardiaco
  • bruciore alla gola
  • scarso appetito
  • formicolio alle gambe

Se non curata, però, l'anemia progredisce più velocemente e potrebbe portare a un abbassamento della soglia del dolore, a una cattiva regolazione della temperatura corporea e a una diminuzione delle difese immunitarie.

In alcuni casi, più o meno in due persone su tre, potrebbero anche verificarsi la sindrome delle gambe senza riposo, cioè il fatto di non riuscire a tener fermi i tuoi arti inferiori quando sei seduto o coricato, la lingua gonfia e infiammata e l'alopecia.

Esiste infine il picacismo, ovvero la voglia di mangiare terra o monete, in quanto il tuo corpo le ha classificate come "oggetti contenenti ferro", ovvero la cosa di cui hai più bisogno in quel momento. Non allarmarti però perché si tratta di un sintomo davvero raro ed è difficile che tu non ti accorga prima di essere carente di questo sale minerale.

Quali sono le cause dell'anemia da carenza di ferro

Ci sono diverse cause che possono provocare una carenza di ferro nel tuo organismo e, dunque, anche una forma di anemia:

  • Emorragie e sanguinamenti: la perdita di sangue contribuisce a ridurre i livelli di ferro ed essa può dipendere da patologie come tumori o malattie infiammatorie a carico dell'intestino oppure anche da condizioni come un’ernia iatale, un polipo del colon-retto o un’ulcera peptica. Anche le emorroidi possono provocare piccole perdite di sangue, senza dimenticare poi il ciclo mestruale che rappresenta una delle principali fonti di anemia da ferro.
  • Alimentazione squilibrata: la dieta è quasi sempre coinvolta nella nostra salute perché da ciò che mangiamo dipende il funzionamento di gran parte del nostro organismo. Un'alimentazione poco o scarsamente ricca di alimenti contenuti ferro, dunque, può provocare un'anemia.
  • Scarso assorbimento del ferro: queste anomalie metaboliche sono spesso legate a malattie intestinali croniche (come la malattia di Crohn) o alla celiachia.
  • Gravidanza e allattamento: si tratta di fasi delicate della vita di una donna e per le sue riserve di ferro, estremamente necessario per il corretto sviluppo del feto.

Come diagnosticare l'anemia da carenza di ferro

Per diagnosticare l’anemia da carenza di ferro è necessario un esame del sangue, e in particolare l'analisi dei livelli di emoglobina, la grandezza dei globuli rossi e quelli del ferro, della ferritina e della transferrina. A quel punto, una volta confermata l'anemia da carenza di ferro, sarà importante fare un passo indietro e indagare la causa.

Come risolvere l'anemia da carenza di ferro

la prima cosa da fare per trattare l'anemia da carenza di ferro, ovviamente, è affrontare la causa che l'ha scatenata. Dopodiché diventa importante seguire anche un percorso per ripristinare i giusti valori di ferro. Possono tornare utili, sempre dietro a indicazione del tuo medico, integratori a base di solfato ferroso o di altre sostanze da assumere finché un esame del sangue non testimonierà il ritorno alla normalità dei valori del ferro: di solito 4-6 mesi circa.

Come avrai capito arrivando fin qui, anche l'alimentazione rientra nel percorso terapeutico. Per reintegrare il ferro sarà utile integrare alla propria alimentazione prodotti di origine animale, ricchi di ferro emico, quella forma che viene assorbita rapidamente e in grandi quantità dal corpo. Siccome la carne più ricca di ferro è quella rossa, è bene farne un uso controllato: sia per questioni di salute sia per questioni ambientali.

Tra i pesci, la scelta può ricadere su tonno, trota, baccalà, acciughe, sarde e crostacei. Se invece segui una dieta vegetariana devi preferire verdure a foglia verde e la frutta secca. Fai attenzione, però, perché i vegetali contengono il cosiddetto ferro non emico, che al contrario di quello contento nella carne viene assorbito in quantità inferiori.

Come fare prevenzione

la forma migliore di prevenzione per tenere alla larga l'anemia da carenza di ferro, come puoi facilmente intuire, è quella di non andare in carenza di questo minerale. E il modo migliore è quello di seguire sempre un’alimentazione varia ed equilibrata, che includa alimenti ricchi di ferro.

Fonti| Humanitas; Istituto superiore di sanità

(Articolo scritto da Giulia Dallagiovanna il 18 gennaio 2019
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 18 luglio 2023)

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