I vaccini a mRNA prevengono anche l’infezione: perché questa notizia è importante

Fino ad oggi eravamo certi che i vaccini in circolazione potessero prevenire la malattia e dunque il Covid-19. Ma una persona poteva comunque risultare positiva al tampone e dunque rischiare di contagiare qualcun altro. Ora invece sappiamo che quelli di Pfizer e di Moderna evitano anche quest’ultimo problema.
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Giulia Dallagiovanna 30 Marzo 2021
* ultima modifica il 28/04/2021

Questa è una notizia importantissima. Arriva dai Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti e ci fornisce un dato nel quale fino ad oggi avevamo sperato, senza poterne essere del tutto certi: i vaccini a mRNA prevengono anche l'infezione da SARS-Cov-2, con un'efficacia del 90%. Ma per capire completamente la portata di questa informazione, è il caso di fare un passo indietro e capire meglio in quale contesto ci stiamo muovendo.

Prima di tutto, il Covid non è l'unico virus respiratorio a poter provocare la morte. Come ci hanno tenuto a ricordarci i più scettici fin dall'inizio di questa pandemia, anche l'influenza uccide. È vero. Ma come tu stesso potrai aver notato, l'influenza non ha mai provocato la saturazione degli ospedali al punto da dover rimandare visite e interventi su chi era affetto da altre patologie. E soprattutto, non abbiamo mai avuto centinaia di migliaia di decessi all'anno a causa dell'influenza. Peraltro, sarebbe corretto considerare anche le persone che sono morte a cause delle conseguenze della pandemia: chi non è andato al pronto soccorso anche se aveva un infarto in corso per paura del contagio, chi ha dovuto rimandare il follow-up nonostante fosse affetto da tumore e ha quindi peggiorato la propria situazione, chi si è suicidato perché durante il lockdown la depressione ha preso il sopravvento. Ecco, il problema contro il quale combattere era questo.

Dopo 14 giorni dalla seconda dose, l'efficacia contro l'infezione è del 90%. Ma già con la prima si raggiunge l'80%

Per questo motivo, attendevamo tutti un vaccino che potesse evitare di far arrivare di nuovo le terapie intensive al limite e di provocare nuovi morti. E i primi farmaci che abbiamo a disposizione sono tutti in grado di fare questo, ovvero di evitare che una persona sviluppi la malattia dopo essere entrata in contatto il Coronavirus. Potrà insomma risultare positivo al tampone, come in effetti è già successo, ma non sviluppare i sintomi del Covid-19 e dunque non rischiare per nulla il ricovero in ospedale.

Ma oggi c'è di più. I vaccini prodotti da Pfizer-BioNTech e da Moderna sono anche in grado di prevenire l'infezione. In sostanza, una volta ricevute entrambe le dosi, non dovresti più risultare positivo al tampone. Per la precisione, nello studio di fase 3 effettuato su 3.950 operatori sanitari negli Stati Uniti è emersa un'efficacia del 90% dopo 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose. Non solo, già dopo due settimane dalla prima, è stata comunque registrata un'efficacia dell'80% contro l'infezione.

Questo significa che se tu ti vaccini con un farmaco che evita solo la malattia, sicuramente non correrai il rischio di venire ricoverato in ospedale. E questo è già un buon traguardo perché a mano a mano che le persone verranno vaccinate, la pressione sulle strutture si allenterà fino a scomparire. Ma se tu ricevi un farmaco che non ti permette proprio di contagiarti, non rischierai di diventare un positivo asintomatico e dunque di poter trasmettere il virus a una persona non ancora vaccinata, che dunque rischierebbe tutte le complicanze che ormai conosciamo.

Se tutti fossimo vaccinati con una soluzione a RNA messaggero, potremmo anche pensare di dire addio definitivamente al SARS-Cov-2. Naturalmente, sappiamo che questo al momento non può accadere, sebbene già con l'eliminazione della malattia potremo comunque riprendere le nostre vite. Attenzione, però, non è detto che i vaccini più tradizionali, quelli che funzionano tramite un adenovirus vettore, non possano dimostrare di avere anche loro una qualche efficacia contro l'infezione. Non ci resta che attendere. Intanto vediamo i primi risultati di una campagna vaccinale a tappeto: ieri a Londra non c'è stato nessun morto per Covid e non accadeva da 6 mesi.

Fonte| "Interim Estimates of Vaccine Effectiveness of BNT162b2 and mRNA-1273 COVID-19 Vaccines in Preventing SARS-CoV-2 Infection Among Health Care Personnel, First Responders, and Other Essential and Frontline Workers — Eight U.S. Locations, December 2020–March 2021" pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention il 29 marzo 2021

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