Burnout, bruciato, esaurito. Forse non servono altre parole per descrivere questa sensazione di stress cronico e le sue conseguenze. L'ultimo passaggio di un percorso più lungo e tutto in negativo. Non riesci a sostenere i ritmi che il mondo esterno ti impone, che sia sul lavoro o nella vita privata, fai fatica a rispondere a tutte le richieste che ti vengono fatte e non provi più alcun tipo di entusiasmo o di voglia rispetto alla tua professione. Una condizione che può colpire tutti periodicamente, ma che se viene prolungata nel tempo senza possibilità di invertire la rotta, potrebbe avere conseguenze sulla tua salute, fisica e psicologica. Uno studio pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology suggerisce che potrebbe anche aumentare il rischio di fibrillazione atriale.
La fibrillazione atriale è un'aritmia, cioè una situazione in cui il tuo cuore non pulsa in modo regolare e viene favorita la formazione di coaguli. Il che significa che sarai più esposto all'insorgenza di ictus o infarto. È già stato dimostrato che lo stress cronico ha effetti negativi sul muscolo cardiaco, ma in questo caso sembra che possa addirittura rappresentare una causa per una patologia vera e propria.
I ricercatori dell'Università della California hanno seguito per 25 anni circa 12mila persone, tra uomini e donne, che non avevano mai sofferto di questo problema di salute. Durante questo periodo hanno valutato i partecipanti in cinque occasioni diverse prendendo in esame parametri come la rabbia, l'esaurimento, il supporto delle persone che avevano attorno e della società in genere e l'utilizzo di antidepressivi. Hanno poi preso nota di chi aveva effettivamente mostrato i sintomi di una fibrillazione atriale in quel lasso di tempo. E quello che si notava era una connessione abbastanza rilevante tra l'aumento dei segnali di esaurimento e l'insorgenza di questo tipo di aritmia.
La domanda a questo punto è: si può dire che il burnout causa la fibrillazione atriale? Ancora no, servono studi più approfonditi per poter dichiarare con certezza questo legame.
"Non stiamo dicendo che se una persona riesce a risolvere lo stress cronico ridurrà anche il rischio di soffrire di questa patologia – ha infatti spiegato il dottor Parveen Garg, professore associato di Clinica medica e primo autore della ricerca – Ma penso che la conclusione da trarre sia che elevati livelli di esaurimento, tensione e irritabilità possono avere un impatto anche sul cuore, e non solo sulla mente".
Secondo gli ultimi dati dell'American Institute of Stress il burnout è un problema che viene rilevato sempre più spesso e che sembra connotare il periodo storico in cui viviamo. Per questa ragione, dovresti prestare più attenzione ai segnali che il tuo corpo di invia e, nel caso tu ti accorga che fai fatica a gestire lo stress, dovresti rivolgerti a uno psicologo per prevenire le conseguenze sulla tua salute.
Fonte| "Associations of anger, vital exhaustion, anti-depressant use, and poor social ties with incident atrial fibrillation: The Atherosclerosis Risk in Communities Study" pubblicato su European Journal of Preventive Cardiology il 13 gennaio 2020