Il caso di Robbio, il comune in cui si farà il test degli anticorpi del Covid-19 a tutti i cittadini

Il sindaco di Robbio Lomellina, in provincia di Pavia, ha aperto a tutti i 6mila cittadini la possibilità di sottoporsi al nuovo test. Si tratta di un esame del sangue che ricerca la presenza di anticorpi al Coronavirus, le immunoglobuline IGM e IGG. In questo modo è possibile confermare i positivi, riscontrare la presenza del virus negli asintomatici e distinguere chi, con gli stessi sintomi, ha avuto infezioni diverse.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 30 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Il modello Cina e Sud Corea lo ha dimostrato, sottoporre ai tamponi il maggior numero di persone possibili è una delle vie più efficaci per arrivare a sconfiggere il Coronavirus. O quantomeno a fermare l’avanzata. Pensare di “tamponare" una popolazione di oltre 60 milioni di abitanti non è tuttavia un’opzione che si può mettere in campo dalla sera alla mattina. Tantomeno oggi con la scarsità di personale e la mancanza di un sistema di test e analisi in grado di dare esiti rapidi.

Su una popolazione ristretta e contenuta, invece, le cose cambiano. Così il Comune di Robbio Lomellina (Pavia) per tornare al più presto alla propria alla quotidianità strapazzata e rivoluzionato dal Coronavirus, ha messo in atto la propria strategia. Niente tamponi ma esami del sangue per individuare le immunoglobuline e a cui sottoporre tutti i propri 6mila abitanti. Una via gin sperimentazione anche all'Ospedale Policlinico San Martino di Genova.

Il test analizza le immunoglobuline M (IGM) e G (IGG) ed è in grado di individuare gli individui sani, gli infetti e soprattutto chi ha l’infezione in corso oppure chi ha smaltito la malattia ed è in fase di guarigione. “È un semaforo verde o rosso” ha spiegato a Ohga il sindaco Roberto Francese: isolamento per i positivi, cure per chi ne ha bisogno e “libertà” per i negativi. “Nel giro di un mese potremmo ripartire”.

Come funziona il test

Quello messo in campo dal sindaco di Robbio Lomellina Roberto Francese non è un tampone ma un test sierologico, un esame del sangue fatto con un semplice prelievo i cui risultati vengono dati in 24 ore. Il test rintraccia e analizza la presenza di anticorpi IGM o IGG.

Si tratta di immunoglobuline (appunto M o G) che si creano nell’organismo in caso di infezione: le M si sviluppano nelle prime fasi del contagio, le G aumentano con l’aumentare della risposta dell’organismo. In presenza di entrambe l’infezione è in corso, con solo le IGG il virus è stato vinto. L’esame del sangue è effettuato grazie all’aiuto di un’azienda privata che ha messo a disposizione il servizi per un costo di 45 euro.

I risultati

La prima fase di sperimentazione a Robbio ha coinvolto 38 pazienti. “Quando abbiamo iniziato con il test volevamo vedere come andava e i risultati sono stati importanti” raconta il sindaco Francese. Sono stati sottoposti all’esame sedici donne e ventidue uomini tra i 28 e i 74 anni di cui 12 sono stati trovati positivi, il 29%.

In sostanza i positivi ufficiali sono risultati positivi e i negativi ufficiali sono risultati negativi. “I dati più interessanti sono stati due – continua il sindaco – Ovvero che sono risultati positivi anche alcuni asintomatici, si trattava di persone che lavoravano in una struttura con molti dipendenti poiché la loro categoria non era tra quelli coinvolti nella chiusura volta dal Governo. Inoltre, c’era anche chi aveva dei sintomi ma è rimasto negativo poiché aveva avuto altre malattie come polmoniti o infezioni”.

Il test ha quindi fornito un quadro chiaro e sulla base di questo il sindaco in accordo con le strutture sanitarie ha potuto organizzare la gestione dei pazienti.

I prossimi passi

Adattando l’esame del sangue per rintracciare la presenza o meno del Coronavirus ai 6mila abitanti di Robbio, il sindaco Francese è convinto di dare un’accelerata decisiva all’uscita del comune dal tunnel Coronavirus. “Possamo fare 550 test al giorno e l’esame è aperto a tutta la popolazione. Domani lo sottoporremo a oltre 350 persone che stanno in casa di riposo: non solo agli ospiti ma anche a tutti gli operatori, chi fa le pulizie e i parenti. Puntiamo le persone che fanno lavori delicati e chi sta in prima linea: per un infermiere che a a casa ed è negativo, per esempio, potrebbe esserci la moglie infetta”.

L'iter è semplice: attraverso un numero verde indicato dal Comune, basterà prenotare il proprio esame. La priorità, come spiega il sindaco anche sul proprio profilo Facebook, verrà data alla categorie di persone più a rischio: quindi operatori sanitari e forze dell'Ordine, sinottici segnalati dai medici di base e non considerarti dalle Ats, persone a stretto contatto con individui positivi. La possibilità, spiega Francese, è aperta anche "a chiunque voglia aderire anche se non è residente". 

La risposta pronta e rapida da parte del comune ha ridato fiducia e speranza ai cittadini di Robbio Lomellina. “La gente era terrorizzata anche perché i casi continuano ad aumentare. Oggi però tutti vogliono fare questo esame tutti. Non c’è più paura, tutti sono convinti che questa soluzione possa aiutare davvero".

Fonte| Ansa, Facebook – Roberto Francese 

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.