Il cerotto che ripara le fratture creato dal King’s College di Londra: la novità? È “vivo”

Al momento i ricercatori lo hanno testato solo sui topi, ma i risultati sono stati molto positivi. Il cerotto è costruito con biomateriale arricchito da una proteina che accelera la crescita dei tessuti e rivestito con un gel di collagene che sostiene le cellula staminali contenute durante tutto il processo di guarigione della frattura.
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Giulia Dallagiovanna 28 Settembre 2020
* ultima modifica il 28/09/2020

E se un cerotto fosse vivo? Se invece che essere un pezzo di tessuto che si appiccica e protegge una ferita, contribuisse alla sua guarigione? Anzi, alla ricomposizione di una frattura grave? È quello che hanno pensato di "costruire" i ricercatori del King's College di Londra, utilizzando cellule staminali. In questo modo, una volta applicato, le cellule rimarrebbero attive per qualche settimana, l'arco di tempo sufficiente affinché l'osso si riformi laddove è stato rotto. I primi test sono stati fatti sui topi e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Materials.

Al contrario di quello che ti potresti aspettare, gli autori dello studio non sono partiti da fratture minori. Si sono concentrati proprio sulle lesioni più gravi, perché al momento l'unica terapia prevista è il trapianto di osso, prelevato da altre parti del corpo del paziente oppure costruito con materiale sintetico. Il problema però è che in entrambi i casi viene inserito un elemento nuovo dall'esterno e il successo dell'intervento dipendono anche dalle capacità di guarigione dell'organismo e dunque dalle condizioni di salute della persona stessa.

Il problema delle terapie cellulari è che le cellule muoiono prima di portare a termine la loro missione

Un'altra possibilità sono invece le terapie cellulari, che prevedono di manipolare in laboratorio le cellule del paziente o di un donatore in modo che vengano potenziate. In questo caso, lo scopo sarebbe fornire supporto all'osso in via di guarigione, ma capita spesso che muoiano e non riescano a portare a termine la loro missione.

Da qui, la necessità di un tessuto vivo. Il nuovo cerotto è prodotto con biomateriale al quale è stata aggiunta una proteina per accelerare la crescita dei tessuti. Inoltre, è interamente rivestito con un gel di collagene in 3D che serve per avvolgere e sostenere le staminali durante il processo di guarigione.

Ora la sfida sarà testarlo su ossa umane e capire se, come è avvenuto per i topi, i risultati siano altrettanto buoni.

Fonte|" ‘Bandage' developed to rebuild broken bone" pubblicato sul sito del King's College di Londra il 21 settembre 2020

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