Il cervello di una donna è 4 anni più giovane di quello di un uomo

Un team di ricerca dell’Università di Washington ha analizzato il modo in cui viene metabolizzato il glucosio nel cervello di uomini e donne: hanno scoperto che negli uomini questo processo inizia a rallentare prima rispetto a quanto accade nelle donne. La causa al momento non si conosce, ma potrebbe essere determinante per capire lo sviluppo delle malattie neurodegenrative.
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Giulia Dallagiovanna 25 Marzo 2019
* ultima modifica il 31/07/2023

Hai capito bene: se sei una donna il tuo cervello dimostra meno degli anni che hai. Per la precisione, è più giovane di quattro anni. Se sei un uomo, invece, i tuoi sistemi neuronali invecchiano assieme a te. Lo ha dimostrato un'indagine dell'Università di Washington che ha analizzato il processo di glicolisi aerobica attraverso un algoritmo.

Innanzitutto, devi sapere cosa sia questo meccanismo che avviene all'interno di ogni persona a partire dalla sua nascita. Si tratta del modo in cui il glucosio viene metabolizzato e favorisce lo sviluppo cerebrale. Di norma, la sua velocità sarà maggiore durante i primi anni di vita, si stabilizzerà una volta raggiunta l'adolescenza e inizierà a diminuire con il progredire dell'invecchiamento.

Il cervello femminile risulta più giovane di 3,8 anni

I ricercatori hanno preso in esame il cervello di 121 donne e 84 uomini, di un'età compresa fra i 20 e gli 85 anni. Uno scanner ha visualizzato come lo zucchero veniva trasformato in energia, ovvero come si verificava la glicolisi aerobica, nelle diverse aree cerebrali. Successivamente un algoritmo doveva determinare l'età del volontario in base ai dati raccolti dal monitor.

Quando sono stati analizzati i partecipanti uomini, la cifra che risultava era in accordo con le reali informazioni anagrafiche. Ma la sorpresa è arrivata, una volta che l'esame è stato effettuato sulle volontarie donne: il loro cervello è risultato avere 3,8 anni in meno rispetto alla loro vera età. In poche parole, il modo in cui lo zucchero viene metabolizzato negli uomini li fa apparire più vecchi di quanto siano.

La domanda che gli autori dello studio si sono posti è come mai si verifichi questo fenomeno. A quanto sembra, gli ormoni non giocano nessun ruolo, tanto che i risultati non cambiavano nemmeno quando venivano scannerizzate le partecipanti che erano già entrate in menopausa. Individuare la causa reale potrebbe anche portare a capire se questo processo influenzi la perdita di memoria e l'insorgere di malattie neurodegenerative durante la vecchiaia.

Al momento, puoi solo usare questa informazione a tuo vantaggio quando discuti con tuo marito o con un tuo collega.

Fonte| "Persistent metabolic youth in the aging female brain", pubblicato su PNAS il 4 febbraio 2019

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