Il coraggio eroico di una mamma e di un papà: salvano il figlio di 12 anni in arresto cardiaco guidati al telefono dal 118

È successo in provincia di Ferrara. Un ragazzo di 12 anni da tempo affetto da una patologia cardiaca ostruttiva congenita è finito improvvisamente in arresto cardiaco. I genitori sono intervenuti subito e guidati in videochiamata dagli esperti del 118, gli hanno applicato le manovre di rianimazione mentre attendevano i soccorsi. E gli hanno salvato la vita.
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Kevin Ben Alì Zinati 9 Agosto 2024
* ultima modifica il 09/08/2024

È facile a dirsi, ma per tirarsi su le maniche ed eseguire le manovre di rianimazione su una persona in preda a un arresto cardiaco servono prontezza e una forte dose di coraggio.

Proprio quelle che hanno guidato le mani di una mamma e di un papà ferraresi lo scorso lunedì quando, guidati dalle indicazioni via videochiamata del 118, hanno applicato il massaggio cardiaco a loro figlio Matteo (nome di fantasia), salvandogli la vita.

Matteo è un ragazzo di 12 anni che da tempo soffre di una patologia cardiologica ostruttiva congenita, una malattia cioè che può ostacolare il normale flusso di sangue in entrata o in uscita dalle camere cardiache mettendo a rischio il funzionamento del cuore.

Esattamente ciò che è successo lunedì intorno alle 13.30. Matteo si trovava insieme ai suoi genitori nella loro casa ad Argenta, in provincia di Ferrara, quando è andato in arresto cardiaco.

Con prontezza e coraggio, i genitori hanno subito chiamato il 118 che nel giro di pochissimo tempo ha inviato i mezzi di soccorso. Il tempo però era stretto e quando si è dei fronte a un arresto cardiaco non c’è un secondo da perdere.

Quando cioè viene interrotta l’attività elettrica cardiaca e il cuore si ferma facendo perdere la coscienza e bloccando le altre funzioni vitali, inclusa la respirazione, bisogna intervenire quanto prima.

Prontezza e coraggio. Così armati, i genitori di Matteo si sono messi al telefono, in videochiamata con i medici e il personale sanitario della Centrale operativa 118 Emilia Est di Bologna che dava loro le istruzioni su cosa fare e come mettere in atto le manovre di rianimazione.

Dal maggio 2020, infatti, è attiva una piattaforma di video-streaming che permette all’operatore di Centrale Operativa di vedere la scena del soccorso, valutare in modo più appropriato le condizioni e lo scenario e guidare verbalmente le persone presenti sulla scena nel prestare le prime cure.

Così, con prontezza, coraggio e lavoro di squadra, i genitori di Matteo gli hanno salvato la vita. All’arrivo dell’ambulanza, il ragazzo è stato poi defibrillato e gli è stata somministrata l'adrenalina. Una volta stabilizzato e intubato è stato trasportato alla Cardiochirurgia Pediatrica e dell’età evolutiva dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.

Da martedì pomeriggio Matteo è stato estubato senza danni neurologici, nonostante il prolungato arresto cardiaco, e non è più in pericolo di vita.

Prontezza e coraggio.

Fonte | Ausl Bologna

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