Il Coronavirus diventa “emergenza globale”: l’annuncio dell’Organizzazione mondiale della sanità

L’Oms ha riconosciuto stasera l’emergenza globale a causa della diffusione del coronavirus 2019-nCoV.
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Simona Cardillo 30 Gennaio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020
In collaborazione con Dott. Albert Kasongo Medico vaccinatore presso il Centro medico Santagostino di Milano

L'atteso (e temuto) annuncio dell'Organizzazione mondiale della sanità è arrivato stasera: il Coronavirus cinese è diventato un'emergenza sanitaria globale. Il Comitato di emergenza del Regolamento sanitario internazionale si è riunito oggi pomeriggio e, dopo aver analizzato la diffusione del virus e i numeri di decessi e contagi, ha ritenuto opportuno prendere questa decisione. Attenzione, però: non significa che rischi di morire da un momento all'altro, ma che aumenta il rischio che tu possa essere contagiato da quello che ormai viene indicato come 2019-nCoV e virus-Wuhan.

Durante la riunione di oggi i rappresentanti del Ministero della Sanità cinese hanno tirato le somme sui numeri dell'epidemia.

Questa la situazione in Cina:

  • 7711 casi confermati
  • 1370 dei casi confermati sono gravi
  • 12167 casi sospetti
  • 170 decessi
  • 124 ricoverati e poi dimessi

Anche fuori dalla Cina i numeri sono in continua evoluzione. Ecco gli ultimi dati ufficiali presentati nella riunione di oggi dal segretario dell'Oms:

  • 82 casi confermati (fuori dalla Cina)
  • 18 Paesi finora coinvolti (esclusa la Cina)
  • 7 dei Paesi coinvolti(Cina esclusa) non avevano precedenti di viaggio in Cina
  • 3 i Paesi (Cina esclusa) in cui vi è stata una trasmissione da uomo a uomo

Ti ricordo però, come sicuramente avrai già visto leggendo i mezzi di comunicazione in questi giorni, che si tratta di cifre in continua evoluzione. Un elemento che induce a non abbassare la guardia, ma che non deve nemmeno allarmarti più del necessario: con sintomi praticamente identici al raffreddore, è possibile che alcune persone sottovalutino le loro condizioni di salute e ricorrano più tardi alle cure mediche.

L'Oms ha riconosciuto le importanti misure prese dalla Cina per far fronte alla diffusione del virus 2019-nCoV: dopo aver identificato il virus, la Cina ha condiviso con gli altri Paesi la sua sequenza in modo che in tutto il mondo potessero essere prese misure di sicurezza e prevenzione.

Ma proprio per le ragioni di cui ti parlavo prima, nonostante tutti gli sforzi messi in campo dalla Cina e dalla comunità internazionale, i contagi sono in continuo aumento. Al momento, spiega l'Oms, non è possibile prevedere l'evoluzione né quanto grande potrà diventare l'epidemia. Il Comitato ha quindi ritenuto opportuno dichiarare  l'emergenza sanitaria globale.

Cosa significa "emergenza globale"?

Ti starai sicuramente chiedendo: e adesso che succede? Innanzitutto niente panico. Questa dichiarazione di emergenza globale deve certamente metterti in allerta, ma non devi assolutamente farti prendere dalla psicosi.

Lo stato di emergenza globale è un passaggio formale importantissimo e necessario sotto certi aspetti. Proverò a spiegarteli. Adesso che il Coronavirus cinese è stato riconosciuto come emergenza sanitaria internazionale, l'Oms formulerà delle linee guida: si tratta di misure raccomandate ma non vincolanti (bada bene, questo significa che non devono obbligatoriamente essere rispettate, ma che sono tuttavia caldamente consigliate) che riguardano viaggi, controlli, prevenzione, sicurezza, commercio e cure.

"Non sappiamo quali danni possa provocare questo virus in un Paese con un sistema sanitario più debole rispetto alla Cina. Dobbiamo aiutare i paesi a prepararsi a questa eventualità", ha spiegato il direttore dell’Oms. E ha poi invitato tutti i Paesi a condividere dati e informazioni sanitarie e medico-scientifiche con l'Oms e con il mondo intero.

"Il Comitato d'Emergenza è convinto che è ancora possibile interrompere la diffusione epidemica del virus – conclude la nota rilasciata dall'Oms – ma solo se ogni Paese si impegnerà a mettere in campo misure efficaci per individuare subito, isolare e verificare ogni caso sospetto, tracciando anche tutti i possibili contatti che la persona ha avuto nel frattempo. Oltre alla promozione di misure di prevenzione commisurate al rischio effettivo. È infatti importante notare che, mentre l'epidemia continua ad evolversi, vengono anche sviluppati nuovi strumenti per prevenire la trasmissione".

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto al dottor Albert Kasongo, medico vaccinatore presso il Centro medico Santagostino di Milano, cosa significa questa dichiarazione di emergenza globale e perché si è resa necessaria da parte dell'Oms:

"Si è ritenuto opportuno alzare il livello di allerta per venire incontro ai Paesi che non hanno i mezzi per affrontare eventuali casi di contagio. Considerando l'impatto globale che ha avuto la notizia e le ripercussioni sulle economie mondiali è stata una decisione che si è resa necessaria, a fronte anche dei quasi 100 casi di contagio in una ventina di Paesi diversi".

Fonte| Organizzazione mondiale della sanità

(Modificato da Giulia Dallagiovanna, il 31/01/20)

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