Il Coronavirus si combatte stando in casa ma molti irresponsabili affollano bar e strade

Nonostante la Lombardia e altre 14 provincie siano state chiuse per cercare di contenere la diffusione del virus, in molti hanno deciso di spostarsi anche fuori regione per una domenica di sole e normalità. Folle sulla Passeggiata di Viareggio e nei vicoli di Genova. L’appello dei sindaci è unanime: “Serve il buon senso e la sana responsabilità è d’obbligo”.
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Kevin Ben Alì Zinati 9 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

C’è chi se ne infischia della quarantena, del metro (almeno) di distanza gli uni dagli altri per evitare i contagi, chi affolla i bar e le strade, che esce di casa e si sposta da una città all’altra o anche tra regioni come se nulla fosse. Sono gli irresponsabili del Coronavirus: i tantissimi che nonostante il restrittivo decreto varato dal Governo nelle scorse ore, in tutt’Italia si sono riversati nelle piazze e nei luoghi centrali delle città, uno accanto all’altro, in barba a tutti i provvedimenti delle istituzioni e dei medici.

In Liguria

È successo per esempio in Liguria: molti hanno violato le raccomandazioni, lasciato le proprie case e si sono diretti in riviera per una domenica con qualche ora di sole e di camminate lungomare. Così però hanno esposto se stessi e gli altri al rischio di contagio.

Per questo dal proprio profilo Facebook è intervenuto anche il governatore regionale Giovanni Toti, postando una foto della zona di Boccadasse (Genova) strapiena e ammonendo tutti di “comportarsi bene”.

In Toscana

Anche a Viareggio qualcuno non ha rispettato i provvedimenti, è uscito dalla propria abitazione e ha visitato la città. E così hanno fatto tanti altri, che hanno letteralmente affollato la Passeggiata e diverse altre zone centrali creando veri affollamenti di gente. E secondo i racconti di verse cittadini, in qualche locale ci sarebbe stata troppa gente e le restrizioni non sarebbero state del tutto rispettate.

Anche in questo caso il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha affidato ai social la propria strigliata: “Un po’ di sana responsabilità è non solo utile ma soprattutto obbligatoria”.

In diverse zone d’Italia

Le folle di gente si sono comunque viste anche ai bar, per le strade, nei parchi pubblici, per le vie del shopping, agli impianti sciistici di tutta Italia. Dai Navigli di Milano a alle strade di Padova, chi in piazza per la festa della Donna, chi per una domenica di normalità. Anche a Torino sono stati visti affollamenti di tifosi in occasione della partita della Juventus con l’Inter.

I social hanno immortalato momenti di gioia e spensieratezza ripresi in diverse parti del Paese. Episodi che però, in questo momento di emergenza, con la Lombardia e altre 14 province chiuse, appaiono più come esempi di poco buon senso e di noncuranza del rischio.

Fonti | Decreto del presidente del Consiglio; Facebook – Giovanni Toti; Facebook – Giorgio del Ghingaro

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.