Il dolore alla colonna vertebrale può essere causato da diverse patologie: scopri quali

Il dolore alla colonna vertebrale è un sintomo che può essere ricondotto a diversi problemi, ma alla cui base il più delle volte c’è l’usura delle vertebre o dei dischi intervertebrali. Spesso il disturbo è innocuo o comunque perfettamente curabile, in altri casi però potrebbe essere la spia di una patologia molto più grave.
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Giulia Dallagiovanna 25 Ottobre 2019
* ultima modifica il 25/10/2019

Il dolore alla colonna vertebrale prende origine di solito da una situazione di usura delle vertebre e degli altri elementi che la compongono, al punto tale da non permettere più a questa parte del tuo scheletro di adempire correttamente alle proprie funzioni. In poche parole, hai presente quel fastidioso mal di schiena che ti coglie magari la sera e non sembra passare in nessun modo? Il più delle volte è dovuto a una patologia della colonna, come scoliosi o cifosi, oppure la colpa potrebbe essere di un trauma fisico, come un colpo alla schiena o un incidente. In generale, però, tieni presente che il tempo che passa non è esattamente tuo amico e che l'età può diminuire l'elasticità di ossa e vertebre, lasciando così terreno libero a disturbi di vario tipo.

Inoltre, anche uno stile di vita troppo sedentario, un'alimentazione scorretta e l'abitudine di fumare possono incidere negativamente sulle performance della tua colonna vertebrale. Il dolore comunque può avere diverse cause, proviamo dunque a capire insieme qual è la tua.

Come'è fatta la colonna vertebrale

Te lo spiegano fin da quando frequenti le elementari: la colonna vertebrale è formata da un insieme di piccole ossa, circa 30 per la precisione, a forma di anello e chiamate vertebre. Tra di loro ci sono dei piccoli cuscinetti di cartilagine, i dischi intervertebrali, che servono per evitare l'attrito e rendere queste componenti libere di muoversi. Sono costituiti da un nucleo polposo, che per il 90% è composto da acqua, e da un anello fibroso esterno che contiene questa parte. Senza di loro non riusciresti ad esempio a chinarti per raccogliere un oggetto che ti è caduto e camminare diventerebbe un vero tormento.

In base al punto della schiena in cui si trovano, le vertebre prendono diversi nomi. Se parti dal collo e procedi verso il basso, trovi il tratto:

  • Cervicale: dalla vertebra 1 alla 7
  • Dorsale: dalla vertebra 8 alla 20
  • Lombare: dalla vertebra 21 alla 26
  • Sacrale: dalla vertebra 27 alla 32

E alla fine, il coccige, ovvero l'osso che chiude la colonna vertebrale.

Non è un caso che le vertebre abbiano una forma simile a quella di un anello. Al loro interno risiede infatti il midollo spinale, una parte molto importante del tuo corpo che, assieme al cervello forma il sistema nervoso centrale. Quella che nel linguaggio comune viene chiamata anche spina dorsale, poi, non è una linea retta, ma presenta quattro deviazioni fisiologiche che le permettono di attutire maggiormente i colpi e di poter sopportare carichi molto più pesanti. Due si chiamano lordosi, e riguardano la curva cervicale e lombare, la cui convessità è rivolta anteriormente. Le altre due invece, dorsale e sacro-coccigea, prendono il nome di cifosi e la loro convessità è rivolta posteriormente.

Ora che hai capito per bene la struttura della tua colonna, devi sapere che una qualsiasi variazione a questa potrebbe comportarti dolore alla schiena.

La cause del dolore alla colonna

Le cause del dolore alla colonna sono diverse e molto dipende dal punto specifico in cui avverti il disturbo e da come questo si presenta. Ma il punto è soprattutto capire da quale abitudine sbagliata o problema di salute ha avuto origine il problema. Una delle ragioni più probabili risiede nella muscolatura. È lei infatti a dover sostenere l'intera struttura e se risulta debole, ti accorgerai di non riuscire a rimanere in piedi per troppo tempo o di far fatica a pratica attività fisica. Il tuo lavoro e la vita di tutti i giorni ti porteranno a passare la maggior parte del tempo seduto e così non allenerai mai a dovere la schiena che, non appena si ritroverà a compiere uno sforzo leggermente diverso rispetto al solito, ti farà male.

Spesso la prima causa di dolore alla colonna vertebrale sono le abitudini scorrette

Ad aggravare la situazione ci sono poi le tue abitudini che, vuoi per comodità vuoi per pigrizia, ti portano a lanciarti sulle spalle zaini molto pesanti, a raccogliere da terra i pesi facendo movimenti rapidi e improvvisi e lasciando tutto il lavoro proprio alla colonna, a mantenere una strana postura durante il giorno e a camminare in modo non proprio elegante. Sottoponi insomma la tua schiena a continue sfide che la stancheranno e la affaticheranno. Inoltre, è possibile che tu tenda ad accumulare lo stress proprio sulla parte posteriore del tuo corpo. Significa insomma che durante una situazione di tensione, assumerai una postura più rigida oppure tenderai a contrarre i muscoli di schiena e spalle e tutto questo risulterà alla fine in un certo grado di dolore.

Esistono infine ragioni che non dipendono dal tuo atteggiamento o, comunque, non direttamente. Magari hai un difetto congenito che ti porti dietro fin dalla nascita e che ha portato la tua colonna ad essere più curva del normale, oppure la crescita ha portato un certo disequilibrio nel tuo corpo che si è tradotto con un'asimmetria grave in questo insieme di ossa. Se non viene trattata subito, il disturbo può arrivare a coinvolgere fino i nervi e diventare un bruciore persistente e quasi invalidante.

Le patologie della colonna

La patologie della colonna possono avere diverse cause, ma un unico sintomi in comune: il dolore. Cerchiamo allora di capire insieme come si presentano.

La cifosi

La cifosi è una curva che, come hai potuto leggere prima, è già presente nella tua colonna vertebrale ed è importante perché questa svolga per bene tutte le sue funzioni. Ma quando si accentua in modo eccessivo, allora diventa patologica e deve essere trattata in qualche modo. La sua origine pò essere dovuta alla postura, oppure potrebbe essere congenita ed essere presente fin dalla tua nascita. Si chiama invece acquisita quando viene provocata da un trauma, da un tumore, da una neuropatia, una distrofia, un'infiammazione oppure un'infezione. Infine, si dice semplicemente idiopatica quando non se ne capire la causa.

Oltre al dolore, il sintomo principale di questa patologia è il gibbo dorsale o, come la chiameresti in modo più colloquiale, la gobba. Per correggere questa situazione dovrai sicuramente ricorrere alla fisioterapia, ma se la cifosi è particolarmente grave dovrai anche indossare il corsetto.

La scoliosi

Un'altra patologia della colonna piuttosto comune, soprattutto in età scolare, è la scoliosi. Chi soffre di questo problema avrà una colonna curvata verso destra o sinistra e che formerà una sorta di S. Spesso la causa principale è un'asimmetria nelle spalle o nelle anche, che porta la schiena a compensare lo squilibrio . In questo caso si parla di scoliosi congenita, altrimenti rimane una patologia idiopatica, cioè di cui non si conosce la causa. Puoi comunque presentare l'alterazione in qualsiasi porzione della colonna e di solito si forma una curva principale, e due curve secondarie appena al di sotto. Sarà poi questo tratto ad essere interessato da una rotazione e darà origine a un gibbo. Di nuovo, una gobba.

All'inizio potresti anche non avvertire dolore. La scoliosi infatti compare poco per volta, a mano a mano che procede la crescita. Ma a un certo punto non potrai non notare un dolore sordo e intenso, che a volte può arrivare fino a provocare nausea e giramenti di testa.

L'intervento anche in questo caso prevede fisioterapia, ginnastica posturale, controlli frequenti e, nei casi più gravi, il corsetto.

L'ernia del disco

L'ernia del disco subentra di solito con l'invecchiamento. Quando gli anni passano e il nucleo polposo contenuto nei dischi intervertebrali inizia a perdere acqua, questi si assottiliano e diminuisce il loro affetto cuscinetto. A un certo punto può capitare che le due vertebre schiaccino la cartilagine con il loro peso e questa formi una bolla all'esterno della colonna. Una situazione di rischio elevato e che può portare a una lacerazione del disco con fuoriuscita del liquido da un momento all'altro. E quando questo accade, sono dolori. Verranno infatti irritate anche le radici nei servi del midollo spinale e da lì partirà un male che difficilmente potrai ignorare.

L'ernia può essere cervicale oppure lombo-sacrale e il bruciore può estendersi anche al resto del collo e delle spalle, così come alla gamba e alle zone attorno all'area colpita. Di solito, più che di correggerla, si cerca di evitare il peggioramento attraverso un'adeguata attività fisica, la ginnastica posturale e dei farmaci antidolorifici. Se però il dolore è così forte da costringerti a rimanere seduto o a letto, si passa all'intervento chirurgico.

Le fratture

Naturalmente, dove c'è una frattura, c'è anche dolore e questa situazione non è diversa per le vertebre. Si formano soprattutto nella fascia dorso lombare, ma possono capitare anche in quella cervicale. Di solito la causa principale è l'età, che porta le ossa a essere più fragili, magari anche a causa dell'insorgenza di osteoporosi, e basta un trauma anche lieve per provocare una rottura.

L'osteoporosi

L'osteoporosi è una malattia vera e propria che provoca la riduzione della massa ossea e il deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo. Parlando della colonna, accade quindi che le vertebre diventano più fragili e inclini a fratture e cedimenti, come i cosiddetti crolli vertebrali. Oggi è considerata una patologia molto rilevante per il sistema sanitario nazionale, a causa dell'invecchiamento generale della popolazione e dell'aumento delle diagnosi. Spesso si cerca di prevenire un peggioramento attraverso l'utilizzo di corsetti che sostengano la schiena.

La lombalgia

La lombalgia è la forma più comune di dolore alla colonna vertebrale e colpisce soprattutto la zona lombare, cioè quella più soggetta a sollecitazione che possono provocare alterazioni. Si tratta semplicemente di un male che aumenta a ogni movimento che fai, perciò tenderai a rimanere immobile e a contrarre i muscoli, ma in questo modo rischi di peggiorare la situazione e di favorire una generale rigidità del tronco. Questa patologia può essere sia acuta, cioè insorgere all'improvviso senza che vi sia una causa precisa in apparenza, oppure cronica e proseguire anche per sei mesi. Di solito si deve intervenire con farmaci antidolorifici, ma anche con fisioterapia.

La cervicalgia

La famosa cervicale, o, in termini più medici, la cervicalgia appunto, è un dolore che colpisce la zona delle vertebre più vicina al collo e aumenta poco per volta, ma inizia a farsi sentire giù nel giro di poche ore da quando il disturbo è iniziato. Quanto è molto intenso, possono sopraggiungere altri sintomi come nausea, vertigini e giramenti di testa. Questa situazione può durare anche per diversi giorni e renderti difficile svolgere le normali attività quotidiane. Le cause possono essere diverse. Se hai meno di 30 anni, spesso può trattarsi semplicemente di un colpo di freddo che ti ha provocato un torcicollo. Se invece sei più avanti con l'età, allora il problema potrebbe essere un'alterazione della colonna in questa regione. In ogni caso, dovrai sempre ricorrere a farmaci antidolorifici, fisioterapia e ginnastica posturale.

La lombosciatalgia

La lombosciatalgia in realtà è un dolore che deriva dalla presenza di un'ernia nella zona lombi-sacrale, che ha progredito fino ad arrivare a colpire il nervo sciatico e provocare un'infiammazione. A questo appunto il dolore può arrivare a coinvolgere anche l'intera gamba e diventare anche intenso e pungente, al punto che potrebbe risultarti molto difficile rimanere in piedi e camminare. La terapia consiste comunque in antidolorifici e riposo a letto. A meno che non sia necessario intervenire con un'operazione chirurgica sulla causa del dolore.

Spondilosi e spondilolistesi

Di solito si comincia con una spondilosi, cioè una patologia per cui la vertebre tendono a scivolare l'una sull'altra, e si arriva a una spondilolistesi, che è lo spostamento in avanti di una vertebra rispetto a quella che si trova sotto. La causa potrebbe essere un trauma, un'infezione, un'alterazione dovuta all'età o una rottura del legamento che mantiene le ossa in sede.  Se la spondilosi può anche non darti sintomi, la spondilolistesi può essere invece molto dolorosa e avere come manifestazione la lombalgia o la lombosciatalgia. Inoltre il fenomeno può essere acuto o progredire in modo più lento.

La fibromialgia

Non solo le patologie che coinvolgono direttamente la colonna vertebrale possono provocarti questo tipo di dolore, ci sono anche altri disturbi che potrebbero ripercuotersi sulla schiena. Uno di questi è sicuramente la fibromialgia, una sindrome caratterizzata da un dolore diffuso proprio all'intero apparato muscolo-scheletrico. Il male però insorge indipendentemente da quale tipo di sforzo tu abbia compiuto durante la giornata e alla lunga può trasformarsi anche in un bruciore più acuto e in rigidità. Altri sintomi tipici di questo problema sono il mal di testa, la nausea e l'astenia, cioè un generale senso di debolezza. Potresti poi anche far più fatica a dormire e andare incontro a episodi depressivi.

Non si conosce ancora la causa della fibromialgia, ma potrebbe essere un abbassamento della soglia del dolore

La causa della fibromialgia non è ancora nota, tanto che può capitare che si tenda a sottovalutare questa sindrome. È però probabile che l'origine sia dovuta a una serie di fattori e che, in generale, chi ne soffra presenti anche una soglia di dolore più bassa rispetto alla media. Una situazione che non dipende da te, ma da una compromissione del meccanismo con il quale il tuo cervello elabora i sintomi.

Altre cause di dolore alla colonna vertebrale

Fino ad ora abbiamo visto i problemi di tipo muscolo-scheletrico che possono provocarti dolore alla colonna vertebrale, ma ci sono anche patologie che in apparenza non hanno nulla a che fare con la tua schiena e che potrebbero però darti questi tipo di disturbo. Alcune di queste tra l'altro sono anche gravi, come l'aneurisma all'aorta, dove una parete dell'arteria si dilata a dismisura e rischia di rompersi. Il male in questo caso colpisce l'intero torace, sia la schiena che l'addome.

Anche la meningite, una malattia infettiva che si manifesta con febbre alta e dolore alla testa, può arriva a coinvolgere la colonna vertebrale. Le meningi infatti rivestono anche il midollo spinale e, se infiammate, possono provocare rigidità all'intera struttura. In ogni caso, dovrai recarti subito al Pronto Soccorso, perché potrebbe rivelarsi una malattia dalle conseguenze molto serie.

Un tumore infine, sia se colpisce direttamente le ossa, che un'area nei pressi della colonna vertebrale, può arrivare a infiammare i nervi e dunque provocare dolore a tutto l'addome e la parte posteriore. A volte è proprio da un semplice mal di schiena che si può partire per diagnosticare un cancro, quindi non è per niente un sintomo da sottovalutare.

Come si previene

Prevenire il dolore alla colonna vertebrale dipende soprattutto da te. Il primo consiglio, fondamentale, è quello di mantenere una postura corretta, soprattutto se rimani seduto per diverso ore alla scrivania, davanti allo schermo di un computer. Un comportamento in apparenza semplice, ma che in realtà necessita di attenzione costante, soprattutto all'inizio, e di allenamento. Una buona attività fisica potrebbe infatti aiutarti a potenziare i muscoli di schiena e collo e facilitarti la ricerca della giusta posizione. L'apparato muscolare sostiene infatti lo scheletro, come una sorta di armatura per un soldato.

Non solo, ma se avverti già qualche dolorino, magari alla sera, quando torni a casa dal lavoro, prendi in considerazione la fisioterapia e la ginnastica posturale. Potrebbe infatti non bastare un po' di palestra, ma essere necessario un intervento più mirato ed esclusivo per la tua schiena.

Fonte| Centro Ortopedico Ferranti

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