Il freno per bloccare l’obesità? Secondo la scienza si nasconderebbe dietro una “nostra” proteina

Un team di ricercatori dell’Università della Californi ha scoperto che diminuendo geneticamente o farmacologicamente la funzionalità di eIF4E, una proteina responsabile della sintesi di tutte le altre proteine del tuo organismo, saremmo in grado di ridurre l’acquisto di chili di troppo, anche nel caso in cui la nostra fosse un’alimentazione ricca di grassi.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 25 Febbraio 2021
* ultima modifica il 25/02/2021

Stai cercando la risposta contro l’obesità e tutte le patologie correlate? Potrebbe nascondersi dietro a una delle proteine fondamentali per le attività del tuo organismo. Diminuendo la funzionalità della proteina eIF4E, geneticamente o farmacologicamente, saremmo in grado di ridurre l'acquisto di chili di troppo, anche nel caso in cui la tua fosse un'alimentazione ricca di grassi. Lo suggerisce un nuovo studio dell’Università della California a San Francisco e guidato dall’italiano Davide Ruggero. Sulla rivista Nature Metabolism i ricercatori hanno spiegato che i topi testati con il trattamento sulla proteina erano come "protetti" contro l‘aumento di peso.

L’obesità

Come sai, l’obesità insorge quando con l’alimentazione acquisisci più energia di quanta ne spendi o bruci. E se la tua è una dieta ricca di molti grassi, questi tendono ad accumularsi sono forma di "goccioline lipidiche” all’interno degli organi: un loro eccesso nel fegato, per esempio, può provocare malattie come la steatosi epatica non alcolica.

Gli studiosi hanno così puntato l’attenzione sulla proteina eIF4E. Oltre ad avere un ruolo primario nella sintesi di tutte le proteine, secondo il team del professor Ruggero è anche responsabile della formazione delle goccioline lipidiche.

L’esperimento

Gli scienziati hanno allestito un esperimento su una coorte di topi, dividendoli in un gruppo di controllo di topi “normali” e un gruppo di animali ai quali quali era stata modificata l’attività della proteina eIF4E. Li hanno alimentati con una dieta ricca di grassi e dopo cinque mesi hanno osservato i risultati.

Hanno scoperto che i fegati dei topi con eIF4E al 50% della sua funzionalità contenevano molte meno goccioline di lipidi rispetto a quelli dei topi non trattati. Non solo: questi topi erano anche energicamente più attivi al punto che se i due gruppi di animali avessero corso una maratona, i topi “modificati” avrebbero vinto perché capaci di bruciare i grassi con più efficienza.

I ricercatori hanno scoperto che molte delle proteine ​​presenti nei topi modificati con eIF4E non solo riducevano l'accumulo di lipidi nel fegato, ma aumentavano anche il metabolismo dei lipidi: in sostanza, i topi potevano mangiare di più e anche bruciare più grassi.

Fonte | "The major cap-binding protein eIF4E regulates lipid homeostasis and diet-induced obesity" pubblicata il 18 febbraio 2021 sulla rivista Nature Metabolism  

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.