Per capire quanto ti possa far male il fumo non devi semplicemente guardare alla pelle rovinata o ai polmoni che forse un giorno potrebbero risultare pieni di sostanze tossiche. La via più diretta per individuare subito i danni di una sigaretta è il tuo cervello. Uno studio dell'Università di Helsinki, pubblicato sulla rivista Stroke, ha dimostrato come aumenti le possibilità di soffrire di emorragia cerebrale. Nello specifico, la forma più pericolosa.
Si chiama emorragia subaracnoidea, abbreviato in Sah, e avviene nello spazio tra le meningi, le membrane che proteggono e portano nutrimento al tuo cervello. Può essere causa di morte improvvisa nel 50% dei casi si conclude con un decesso o lasciando dietro di sé dei deficit neurologici permanenti.
I ricercatori hanno scoperto questa correlazione analizzando ben 13mila coppie di gemelli, dunque persone della stessa età, con caratteristiche fisiche quasi sovrapponibili, ma dove solo uno dei due sviluppava la malattia. Hanno così dimostrato che la differenza stava proprio nel tabagismo. "I nostri risultati confermano, per la prima volta, i precedenti sospetti di una reale relazione causale tra fumo ed emorragia cerebrale fatale", ha commentato Ilari Rautalin, primo autore dello studio.
Dunque il fumo non aumenta il rischio di morte solo a lungo termine. Non riuscire a dire addio alle sigarette potrebbe costarti la vita anche all'improvviso, oppure costringerti su una sedia a rotelle e senza essere più in grado di intendere e di volere. Quindi sì, quest'abitudine potrebbe anche illuderti di avere dei benefici immediati, ma il gioco decisamente non vale la candela.
Fonte| "Smoking Causes Fatal Subarachnoid Hemorrhage" pubblicato su Stroke il 17 settembre 2020