Il fumo è responsabile del 50% dei tumori alla vescica

Il fumo è un vizio davvero letale, nel senso che può favorire l’insorgere di malattie gravissime, come il tumore alla vescica. Non solo quindi neoplasia polmonari o del cavo orale. Le sigarette possono danneggiare tutto il tuo corpo. E in realtà basta un piccolo sforzo per non rovinarsi la salute e la vita.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 14 Giugno 2021
* ultima modifica il 01/07/2021

Fumare fa male. Molto più male di quanto tu non possa immaginare. Può causare il tumore al polmone, ti rende suscettibile alle infezioni respiratorie e favorisce l’invecchiamento cutaneo. Forse però non sai che il fumo da solo è responsabile del 50% dei tumori della vescica. Per questo motivo l’associazione Ropi, Rete Oncologica Pazienti Italia, e Associazione Palinuro, ti invita a spegnere la sigaretta e a goderti le vacanze estive.

Tumore alla vescica

Il tumore alla vescica è un cancro aggressivo, che nella maggior parte dei casi pare essere causato dall'esposizione a sostanze nocive, che portano a cambiamenti anormali nelle cellule della vescica per molti anni.  Il fumo di tabacco è una causa comune e si stima che più di 1 caso su 3 sia ricollegabile proprio alle sigarette. E ovviamente il rischio di ammalarsi aumenta in base al numero di sigarette fumate e alla durata (in termini di anni) del vizio.

Come si previene?

La prevenzione è fondamentale per proteggersi da questo tumore ed è anche molto efficace. Il rischio si riduce del 6 per cento diminuendo drasticamente le bevande alcoliche, con una dieta sana, e stando all‘aria aperta immagazzinando vitamina D. Quindi puoi goderti l’estate, evitando appunto di bere troppo alcol e di fumare.

Devi essere molto attento se lavori a contatto con alcune sostanze chimiche utilizzate ad esempio nell'industria tessile (coloranti), nelle concerie o in agricoltura. Fai subito una visita di controllo se hai il sospetto che qualcosa non vada. Quali sono i campanelli di allarme? Sangue nelle urine, difficoltà a fare pipì o a sensazione di non completare la minzione. “Il tumore della vescica può essere diagnosticato tardi a causa di sintomi molto generici – ha spiegato la presidente di Ropi, Stefania Gori – nel caso persistano è fondamentale sottoporsi a un esame delle urine, a una eventuale ecografia e in caso a indagini più specifiche come la cistoscopia, e una citologia urinaria, che ricercapotenziali cellule tumorali,seguiti se necessario da TAC, risonanza".

La dottoressa Claudia Musillo, SC Oncologia Medica e Traslazionale, Azienda Ospedaliera Santa Maria (Terni), ha inoltre specificato: “Non esiste uno screening per la diagnosi precoce: è fondamentale l'attenzione ai possibili segni di malattia, specie da parte di fumatori e i lavoratori esposti a sostanze fra cui amine aromatiche e nitrosammine che entrando a contatto con le pareti della vescica attraverso il sangue producono una irritazione cronica che, alla lunga, può portare allo sviluppo di neoplasie”.

Diagnosi e aspettativa di vita

Se il tumore alla vescica viene diagnosticato rapidamente, nell’80% dei casi è curabile e ha un’elevata sopravvivenza e qualità di vita. Inoltre, i farmaci immunoterapici di ultima generazione in terapie di mantenimento, dopo chirurgia e chemioterapia, hanno prolungamento l’aspettativa di vita di altri 7 mesi.

Per saperne di più, puoi scaricare gratuitamente il Quaderno dedicato al tumore della vescica attraverso il sito di Ropi (Rete Oncologica Pazienti Italia)

Fonte | Ansa

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.