Glioma: cos’è, tipi, sintomi e come si cura

Il glioma è un tumore del cervello che nasce a partire dalle cellule della glia del sistema nervoso centrale. Si possono distinguere diverse forme di glioma in base all’aggressività e alle cellule che vengono colpite. La causa d’origine di un glioma sembra essere una particolare mutazione genetica sulla quale, tuttavia, non vi sono ancora informazioni certe. Per trattarli si ricorre quasi sempre alla rimozione chirurgica, combinata a cicli di radioterapia e/o di chemioterapia.
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Kevin Ben Alì Zinati 6 Giugno 2020
* ultima modifica il 05/11/2023

Quando senti parlare di tumore al cervello, molto spesso si tratta di un glioma. Rappresentano quasi l'80% dei cancri primari al cervello e circa il 30% delle neoplasie cerebrali maligne. Il glioma può svilupparsi anche nel midollo spinale, sebbene si tratti di casi molto più rari.

In base al grado di aggressività si distinguono diverse forme di glioma da cui dipendono, poi, la modalità di intervento e il successivo trattamento. Al momento la causa “certa” dietro lo sviluppo di questo tipo di tumori è una particolare mutazione genetica della quale, però, si hanno ancora scarse informazioni.

In queste righe ti spiegherò più nel dettaglio che cos'è un glioma, tutto ciò che la scienza sa sul perché si origina, quali sono i principali fattori di rischio che ne favoriscono l'insorgenza e come riconoscere questa forma di neoplasia cerebrale, oltre ovviamente ai trattamenti che oggi abbiamo a disposizione.

Che cos’è un glioma

Il glioma è un tumore che nasce a partire dalle cellule della glia, ovvero i maggiori componenti del sistema nervoso centrale che hanno il compito di dare sostegno e supporto ai neuroni. Data la sede di partenza del tumore, il glioma può interessare quindi anche il midollo spinale ma è una condizione ben più rara rispetto a una forma di neoplasia nel cervello. Quando una cellula gliale sana si trasforma in una tumorale dà origine a un glioma e a seconda della cellula coinvolta si possono distinguere quattro tipi di gliomi:

  • Astrocitomi: se sono colpite le cellule astrociti, così chiamate per la loro forma a stella;
  • Oligodendrogliomi: nel caso in cui il punto di partenza fossero gli oligodendrociti;
  • Ependimomi: quando sono coinvolte le cellule ependimali;
  • Gliomi misti: se vengono coinvolte sia astrociti sia oligodendrociti.

In base all’aggressività e alla velocità di crescita, poi, i gliomi sono classificati con una scala da 1 a 4: quelli di terzo e quarto grado sono gliomi con un livello di malignità più alto.

Cause

Come ti accennavo presentandotelo, le cause dell'insorgenza di un glioma non sono ancora del tutto chiare alla medicina e alla ricerca. Si sa che l'origine dipende da una mutazione genetica che coinvolge le cellule della glia. Di questa, però, non si conosce il punto di partenza.

Ci sono però dei fattori di rischio che possono favorirne lo sviluppo. Tra i principali puoi considerare:

  • la predisposizione genetica
  • la presenza di patologie ereditarie come la sindrome di Lynch, la sindrome di Cowden o la neurofibromatosi di tipo I e II
  • l’esposizione ad importanti dosi di radiazioni ionizzanti: i trattamenti con radioterapia, in questo senso, potrebbero giocare un ruolo sfortunatamente importante.

Sintomi

I sintomi di un glioma dipendono da quanto ti ho spiegato prima: ovvero dalla tipologia e dall’aggressività del tumore ma anche dalle sue dimensioni. In generale, comunque, potresti riconoscere la presenza di un glioma da una serie di indizi come:

  • Forte mal di testa: causato dalla spinta della massa tumorale
  • Nausea e vomito 
  • Difficoltà a parlare e alla vista 
  • Difficoltà nei movimenti 
  • Attacchi epilettici
  • Emorragie intracraniche

Come si diagnostica un glioma

Dopo la valutazione della storia clinica del paziente e dei sintomi neurologici, vi sono diversi approccio per arrivare alla diagnosi di glioma.

Esame neurologico

Il medico in questi casi inizia sottoponendo il paziente a diversi controlli della vista, dell'udito, dell'equilibrio, della coordinazione e dei riflessi.

La perdita, totale o anche parziale, di una di queste capacità può rappresentare infatti un'importane fonte di informazioni nonché un campanello d'allarme.

Esami strumentali

Il metodo migliore per individuare l'eventuale presenza di un glioma è la diagnostica per immagini, grazie alla quale è possibile definire con precisione la sede, le caratteristiche radiologiche e del metabolismo dei gliomi. Tra le metodiche più diffuse ci sono:

  • la TC
  • la RM
  • la PET
  • la MRS

Di queste, la più importante ed efficace è senza dubbio la tac dell'encefalo con l’utilizzo del mezzo di contrasto poiché permette di acquisire informazioni importanti riguardo la localizzazione del glioma, il rapporto con le strutture limitrofe e le sue caratteristiche.

Come si cura un glioma

Esistono diversi trattamenti per il glioma, dalla chirurgia alla radioterapia e alla chemioterapia. e Tutti e tre dipendono da diversi fattori, come l’aggressività e le dimensioni del tumore. Tutti e tre, inoltre, possono essere trattamenti combinati oppure singoli.

L’intervento di rimozione chirurgica serve per rimuovere la massa tumorale così da ridurre la pressione all’interno del cranio ed è consigliabile in quasi tutte le forme di glioma.

La radioterapia post-operatoria è un trattamento standard, anche nei casi di un glioma a basso grado di malignità, e viene applicata soprattutto se vi sono fattori che potrebbero aumentare il rischio di una recidiva:

  • se la massa aveva una diametro superiore a cinque centimetri 
  • importanti deficit neurologici rilevati prima della chirurgia
  • se il paziente ha più di 40 anni

Come ti dicevo, l'approccio terapeutico dipende dal tipo di glioma da affrontare. Nel caso di un glioma di I e di II grado, le masse non sono particolarmente grandi così la chirurgia è la via preferenziale poiché la rimozione ha una buona percentuale di successo successo.

I gliomi a basso grado di malignità infatti sono tumori tipicamente più diffusi negli adulti e colpiscono le aree del cervello deputate ai movimenti, al linguaggio e alla vista. Purtroppo, crescono e diventano sempre più aggressivi in tempi molto rapidi. Sebbene questa forma di glioma possa svilupparsi anche in modo asintomatico, in caso di un glioma a basso grado di malignità il sintomo più diffuso è la presenza di crisi epilettiche.

Forme di gliomi ad altro grado di malignità, invece, possono colpire sia gli adulti sia gli anziani, la loro genesi viene ricondotta alla proliferazione di cellule staminali mutate e possono manifestarsi con deficit motori o cognitivi. In presenza di un glioma di III grado l’asportazione chirurgica è necessaria per eliminare quanta più massa tumorale possibile e in fase post-operatoria vengono somministrati cicli di chemio o radioterapia per eliminare il resto della massa.

Lo stesso approccio è previsto anche in caso di glioma di IV grado, il più maligno: purtroppo però le percentuali di riuscita e di sopravvivenza sono più basse. Le forme più gravi come il glioblastoma multiforme, hanno infatti un ritmo di crescita decisamente rapido.

Piccole speranze, in questi casi, arrivano dalla ricerca. Recentemente, per esempio, un gruppo di ricercatori del San Raffaele e dell’Istituto di Neuroscienze del CNR ha messo a punto una nuova classe di fattori antitumorali capaci, per il momento solo in laboratorio, di inattivare e silenziare particolari fattori pro-tumorali, in particolare nelle cellule tumorali cerebrali, impendendo così la crescita del glioblastoma multiforme e e l’insorgenza di recidive.

Prognosi di un glioma

Il secondo dopo aver ricevuto la diagnosi di glioma, la domanda è scontata: qual è la prognosi? Come avrai intuito, dipende dal tipo di tumore individuato.

Nel caso di forme gravi, come i gliomi di grado III e IV, le cure a disposizioni sono decisamente scuse e le conseguenze molto più drammatiche. In questi casi la sopravvivenza media è di 2-3 anni, in presenza di un glioblastoma multiforme invece è ancora più bassa: del 30% dopo un anno e sfortunatamente del 14% dopo due.

Gliomi di grado I e II sono contraddistinti invece da una speranza di vita post-intervento abbastanza elevata.

Tieni a mente poi che un altro fattore da non trascurare per la prognosi di un glioma è l'età del paziente: gli individui più giovani hanno un'aspettativa di vita, in seguito all'intervento di rimozione chirurgica, più lunga rispetto invece agli anziani.

Fonti | Humanitas; Fondazione Veronesi, Airc  

(Articolo modificato il 6 giugno 2023)

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