Il morbo di Osgood Schlatter, una malattia del ginocchio che colpisce solo i giovani

Si tratta di una patologia che interessa solo gli adolescenti e si risolve da sola. Insorge in seguito all’infiammazione dell’apofisi tibiale anteriore, quella protuberanza ossea che si trova giusto sotto il ginocchio. Provoca dolore e rigonfiamento, ma con impacchi, antiinfiammatori e tanto riposo, si guarisce.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Angelica Giambelluca 25 Febbraio 2020
* ultima modifica il 25/02/2020
Con la collaborazione del Dott. Roberto D'Anchise Primario di chirurgia del ginocchio presso IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano

Il morbo di Osgood Schlatter è un disturbo che compare solo nel periodo della crescita e interessa soprattutto i ragazzi tra gli 11 e 15 anni, per la maggior parte maschi. A livello globale, colpisce il 4% dei giovani in questa fascia d’età.

Si manifesta con un dolore nella zona del ginocchio e interessa, nello specifico, l’apofisi tibiale anteriore, la protuberanza ossea che si trova giusto sotto la rotula. Se ci passi la mano, puoi sentirla distintamente.

Durante la crescita, questa parte può infiammarsi, causando dolore e tumefazioni. Questo disturbo si risolve da solo, ma i tempi di guarigione sono variabili e non prevedibili. Di solito colpisce solo un ginocchio, ma nel 20% dei casi può essere bilaterale.

Questa malattia prende il nome dai medici che l’hanno scoperta per primi, l'ortopedico statunitense Robert Bayley Osgood e il chirurgo svizzero Carl Schlatter, che la individuarono agli inizi del XX secolo.

Cos'è 

Il morbo di Osgood Schlatter è causato da un’infiammazione dell’apofisi tibiale anteriore, vale a dire quella prominenza ossea anteriore che si trova subito sotto il ginocchio e si individua subito toccandola. Nell’apofisi tibiale anteriore si inserisce il tendine rotuleo, che va dalla punta finale della rotula alla punta anteriore della tibia ed è fondamentale per collegare la rotula all’apofisi tibiale e per trasferire la forza del quadricipite (il muscolo che si trova nella parte anteriore della coscia) e farci sollevare e stendere la gamba. Nelle zone di inserzione di questo tendine ci possono essere delle sofferenze/infiammazioni che causano dolori e tumefazioni.

Per crescere, tutte le ossa hanno una propria zona di accrescimento, dove la cartilagine si trasforma in osso, un processo che termina quando si raggiunge l’età adulta. L’apofisi tibiale anteriore, durante la crescita, si trova in questa zona di accrescimento osseo e può essere soggetta a infiammazioni.

Quali sono le conseguenze?

Le conseguenze del morbo di Osgood Schlatter non sono gravi, perché è una patologia che nella maggior parte dei casi non lascia postumi. In un esiguo numero di pazienti, tuttavia, questa malattia può rendere più sporgente l’apofisi tibiale, dando problemi quando ci si inginocchia. In altri casi, qualche frammento delle zone di accrescimento può rimanere nel tendine, provocando dolore. In rarissimi casi, infine, ci può essere il rischio che l’apofisi, diventando più fragile, si strappi rendendo necessario l’intervento chirurgico per ripristinarla.

Quali sono i sintomi?

I sintomi del morbo di Osgood Schlatter sono generalmente dolore con presenza di tumefazioni e rigonfiamenti nella zona sottostante il ginocchio, dove il tendine rotuleo si aggancia all’apofisi tibiale. Il dolore dipende dal movimento che fa il ragazzo che ne è interessato: più sta a riposo e più velocemente potrà recuperare e guarire.

Quali sono le cause?

 Le cause all’origine del morbo di Osgood Schlatter non sono note. Questa malattia si manifesta per due condizioni: da una parte l’immaturità ossea dell’apofisi tibiale e, dall’altra, la sollecitazione del tendine  rotuleo. Quando quest’ultimo sollecita in modo un’apofisi non ancora del tutto calcificata, può far insorgere questa malattia, con infiammazioni e tumefazioni.

In generale, tra i fattori di rischio più comuni vi sono

  • Praticare attività sportive che interessano soprattutto le gambe (come salto o corsa)
  • Uno squilibrio di velocità tra la crescita delle ossa e quella dei muscoli che le rivestono: se le prime crescono più velocemente dei secondi, è più facile andare incontro al mordo di Osgood Schlatter.

Come si cura?

Il morbo di Osgood Schlatter si cura solo con il riposo.

Si possono comunque seguire alcuni accorgimenti per lenire il dolore:

  • Assumere antidolorifici (paracetamolo o ibuprofene)
  • Applicare delle fascettine intorno al ginocchio che aiutino a contenere il dolore
  • Fare impacchi di ghiaccio ogni giorno, per almeno 20 minuti, per ridurre il dolore in modo significativo

La risoluzione della malattia dipende da quanto tempo sta a risposo il ragazzo che ne è colpito. Questo non significa stare a letto tutto il giorno, ma evitare di praticare sport che possono andare a sollecitare la parte infiammata, in particolare l’apofisi tibiale. I tempi di guarigione sono variabili e non prevedibili. In ogni caso, con il raggiungimento della maturità (intorno ai 18 anni) e quindi con il completamento delle calcificazioni ossee, questo disturbo sparisce completamente.

Nei casi, molto rari, in cui la malattia lasciasse dei postumi, si può procedere con un intervento chirurgico che rimuove le anomalie ossee venutesi a formare a causa dell’anomalia dell’apofisi tibiale. Sono interventi sicuri ed efficaci.

Si può fare sport?

Se ti stai chiedendo quali sport si possono per il il morbo di Osgood Schlatter ci spiace dirti che se soffri di questa patologia non puoi praticare sport. L’unico modo per guarire, infatti, è stare a riposo, senza compiere sforzi eccessivi e tanto meno praticare sport, soprattutto quelli che interessano gli arti inferiori. Più tempo si sta a riposo e più velocemente si guarisce.

Si può prevenire?

 Non ci sono indicazioni particolari per prevenire il morbo di Osgood Schlatter perché si forma a causa di un’immaturità ossea dell’apofisi che non si può evitare, fa parte del processo di crescita dell’individuo. La pratica sportiva come abbiamo detto può aumentare il rischio di insorgenza di questa patologia, però di certo non possiamo impedire ai ragazzi di fare sport per timore che possano andare incontro a questo disturbo.

Il parere dell’esperto

Abbiamo chiesto a Roberto D’Anchise, primario di chirurgia del ginocchio presso IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, quali sono i tempi di guarigione per chi soffre del morbo di Osgood Schlatter.

I tempi di guarigione dipendono quasi esclusivamente dal periodo di riposo che riesce ad osservare il giovane interessato da questa patologia. Quando parlo di riposo, non intendo stare a letto e non muoversi tutto il giorno, mi riferisco al fatto di evitare attività sportive e in generale movimenti troppo intensi. Se il ragazzo osserva questo riposo, possono essere più rapidi i tempi di guarigione (ma dipende naturalmente dall’entità della malattia). E se ne accorge perché il dolore, così come è arrivato, sparisce.

Purtroppo, però non è sempre così facile. I ragazzi non vogliono stare fermi e i genitori, per assecondarli e farli uscire un po’ di casa, acconsentono loro di riprendere un po’ di attività sportiva. Questo non va bene, perché può peggiorare sia il dolore sia la malattia.
Purtroppo, l’unica terapia è il riposo e gli antidolorifici aiutano solo ad alleviare il dolore, ma non curano la patologia.

Fonte| MSD Manuals

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.