Pianto da coliche del neonato: come riconoscerlo e quanto durano

Le coliche possono essere devastanti, soprattutto per i genitori, che non sanno come confortare il neonato, che tutti i giorni si esibisce in un pianto disperato. Come mai? Quali sono i sintomi delle famigerate colichette e come si devono affrontare? Ecco qualche consiglio pratico, partendo dal presupposto che la serenità della mamma è sempre la terapia migliore.
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Kevin Ben Alì Zinati 12 Settembre 2023
* ultima modifica il 25/09/2023
Con la collaborazione del Dott. Massimo Luca Castellazzi Pediatra

Nel primo trimestre di vita, tutti i bambini possono trascorrere minuti o anche ore ad agitarsi, piangendo in maniera incontrollata, tirando le gambe e presentando spasmi addominali. Queste crisi di pianto improvvise e continue sono le famose coliche del neonato.

Generalmente iniziano nelle prime settimane dopo la nascita, scompaiono a tre-quattro mesi e si manifestano nel tardo pomeriggio o in serata.

Le cause dietro queste condizioni non sono ancora state chiarite del tutto: secondo alcuni esperti potrebbe trattarsi di un problema digestivo, altre volte invece potrebbe dipendere del fatto che il bambino potrebbe aver mangiato troppo.

Tutte situazioni che possono provocargli fastidio, dolore e quindi indurlo al pianto.

Come riconoscere il pianto da coliche nel neonato

È molto difficile stabilire i sintomi, sicuramente puoi osservare la manifestazione e comprendere che cosa accade, perché subentra una certa ripetitività:

  • Pianto apparentemente senza ragione
  • Pianto ripetuto, ogni giorno alla stessa ora (di solito sono ore serali) o dopo i pasti
  • Rossore in viso
  • Rannicchia e stende nervosamente le gambine
  • Stringe i pugni con disperazione
  • Sembra stia soffrendo
  • La pancina appare tesa o gonfia

Considera che per parlare di coliche, il bimbo dovrebbe soffrire di questi sintomi per almeno tre giorni consecutivi.

Quanto durano tipicamente le coliche?

Di solito in un neonato le coliche compaiono nel tardo pomeriggio-sera e possono durare da una a tre ore. Può succedere poi che queste condizioni scompaiano dopo questo lasso di tempo per poi comparire nuovamente a distanza di 24 ore, magari anche ad orari diversi.

Cause delle coliche

Le cause delle coliche non sono ancora chiare e ci sono opinioni discordanti. Per molti esperti si tratta di un problema digestivo.

Il bimbo sta imparando a digerire il latte e ad alimentarsi da solo. Che significa? Molto spesso sia succhiare dal seno sia dal biberon causa l’ingestione di aria, che una volta arrivata nel pancino può creare dolore.

Un altro motivo potrebbe essere proprio la difficoltà di digestione del latte o la presenza di un’intolleranza, soprattutto se prende la formula.

Le coliche possono anche essere causate da ingordigia: se il tuo bimbo mangia troppo, potrebbe sentirsi appesantito e quindi piangere. Talvolta, invece, è solo il suo modo di manifestare stanchezza, stress, desiderio di essere coccolato dalla sua mamma, che a sua volta potrebbe essere stanca o ansiosa.

Insomma, è molto difficile comprendere che cosa scateni questo pianto. Ricordati inoltre che la gravidanza dura nove mesi dentro la pancia e poi tu e il bambino avete bisogno di altri nove mesi (gravidanza esogena) per conoscervi, per imparare a comprendervi e per stabilire un ritmo di vita tutto vostro.

In questi nove mesi potrebbero esserci delle situazioni di assestamento, come le coliche.

Come calmare il pianto da coliche

Se non puoi fare molto per prevenire la colica, sicuramente puoi provare a curarla. Prima di tutto cercando di evitare i fattori scatenanti: il bambino non deve essere iperstimolato, deve poter mangiare in un ambiente tranquillo e non deve mangiare troppo.

Se hai la sensazione che ingoi aria, puoi provare delle posizioni di allattamento diverse, verificare che prenda bene il capezzolo bene (non in punta), magari chiedendo un consulto con una puericultrice.

Nel caso del latte in formula, puoi provare delle tettarelle con le valvole anti-colica o valutare con il pediatra un cambio di latte. Possono essere d’aiuto i fermenti lattici, da somministrare in gocce più volte al giorno (sempre sotto prescrizione medica).

Quando il bambino ha male al pancino desidera essere rassicurato e vuole stare in braccio. Tienilo vicino a te, magari attaccalo al seno o prova a dargli il ciuccio e cullalo un pochino, tenendolo supino su un braccio. Puoi camminare, fare le scale (o fingere di farle, il famoso passo del canguro), battergli delicatamente sulla schiena e cantare una ninna nanna delicata.

Come potrai aver capito la terapia delle coliche consiste soprattutto nel consolare il bambino. Potresti però provare i cosiddetti massaggi neonatali che consistono nell’aiutare il piccolo a emettere quei gas che possono creare dolore.

Dovresti eseguire sulla sua pancia movimenti circolatori in senso antiorario (come la direzione di marcia dell’intestino), con i palmi aperti e facendo una leggera pressione.

Può essere utile anche muovergli le gambine. In che modo? Sempre disteso sulla schiena, lo afferri delicatamente per le caviglie e fai in modo che raccolga le gambe sul pancino con un po’ di pressione (tipo ranocchietta), oppure accompagnalo nel movimento della bicicletta. Ovviamente, tutto ciò non può essere fatto subito dopo la poppata o rischia di rigurgitare.

Come si prevengono le colichette? Tutte le mamme e tutti i papà vorrebbero avere la formula magica anche se purtroppo non c’è una terapia preventiva. Bisogna semplicemente accettare con pazienza (e un pizzico di rassegnazione) questa fase, consapevoli che sarà superata in circa 3 mesi.

Serve andare al pronto soccorso per le coliche?

Per essere tranquilli, puoi sempre chiamare il pediatra ma considera questi pianti una fase abbastanza normale e soprattutto benigna. Dovresti preoccuparti se presenta anche febbre, vomito, feci molli o sanguinolente o diminuzione dei movimenti.

In questi casi oltre alla chiamata al pediatra è bene anche rivolgersi direttamente al pronto soccorso, in modo da far visitare tempestivamente il tuo bambino.

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto al dottor Massimo Luca Castellazzi, pediatra, se esiste un momento della giornata durante il quale è maggiore la probabilità che si presentino le coliche del neonato:

"In genere compaiono verso il tardo pomeriggio e la sera e di solito si usa la regola del tre: un pianto che dura almeno tre ore per tre giorni a settimana e per tre settimane consecutive. Per alleviare il disturbo si può procedere con un massaggio al pancino del neonato, eseguendo dei movimenti circolari in senso antiorario che facilitano l'eliminazione dell'aria. In casi particolarmente complicati si può anche eseguire un sondaggio rettale, soprattutto in un bambino che ha un alvo tendenzialmente stitico. Per quanto riguarda i farmaci, viene utilizzato il simeticone, sebbene non sempre sia efficace, così come altri prodotti a base di melissa, passiflora e finocchietto. Si possono anche fare dei tentativi con i fermenti lattici".

Fonte| Ospedale Bambin Gesù

(Articolo scritto da Valentina Rorato il 24 giugno 2020
Modificato da Giulia Dallagiovanna il 2 settembre 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 12 settembre 2023)

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