La valvola mitrale è quella valvola che regola il flusso del sangue tra l'atrio e il ventricolo sinistro del tuo cuore. In caso di prolasso, questo sistema ovviamente si inceppa e ne derivano diversi problemi, tra i quali alcuni piuttosto gravi.
La sindrome da prolasso valvolare mitralico (PVM) è, come ti dicevamo prima, una condizione caratterizzata dall'alterazione e dal malfunzionamento di una delle valvole cardiache. Nello specifico, della valvola mitrale.
Normalmente la valvola mitrale si chiude completamente durante la contrazione del ventricolo sinistro e questo movimento impedisce al sangue di tornare nell'atrio sinistro. In questo modo, prosegue la circolazione. Se invece soffri di prolasso mitralico, uno o entrambi i lembi della valvola risultano allentati, rovesciati verso l'alto, e non riescono più a toccarsi. Come una porta uscita dai cardini, quindi, la valvola non sarà più in grado di chiudersi come accadeva in precedenza.
La causa principale del prolasso della mitrale (PVM) è costituita dalla degenerazione mixomatosa. Per dirla in termini più semplici, si tratta di un tumore benigno della valvola che fa sì che le fibre si assottiglino, i lembi perdano forza e il buco diventi più ampio.
Questo il prolasso mitralico, però, si può associare anche a:
Ecco da quali sintomi potresti accorgerti di soffrire di prolasso valvolare mitralico. Stai attento a questi segnali, ma tieni anche presente che purtroppo spesso si rivela una patologia asintomatica e che quindi non mostra con segnali concreti la sua presenza:
La diagnosi di prolasso valvolare mitralico di solito parte dall’auscultazione cardiaca, anche se come ti abbiamo detto si tratta di una patologia prettamente asintomatica. Da un punto di vista pratico, questo significa che nella maggior parte dei casi si scopre in modo accidentale. Il medico, poi, potrà richiedere alcuni approfondimenti per vederci più chiaro:
La cura per il prolasso valvolare mitralico è personalizzata e viene scelta in base a tanti fattori che possono incidere sulla salute del paziente, tra cui gravità della malattia, età e familiarità. Per esempio se il prolasso è di tipologia lieve potrebbero addirittura non essere necessari farmaci, se è di tipo più serio potresti dover assumere dei betabloccanti. Se, invece, è grave di solito si ricorre alla chirurgia, soprattutto in caso di fibrillazione atriale. Nella maggior parte dei casi oggi possiamo dire che la valvola è riparabile senza doverla obbligatoriamente sostituire con una protesi artificiale.