Il prurito, diversamente da quanto si possa pensare, non è una patologia, bensì un sintomo ed è anche molto comune. Questo significa che rappresenta la manifestazione di una condizione di base che ne scatena l’insorgenza. La sensazione di prurito compare in seguito allo stimolo di un mediatore (ad esempio, l'istamina) che viene rilasciato in risposta a vari tipi di stimoli. Vediamo insieme quali possono essere le cause di prurito e quando e se sia il caso di preoccuparsi.
Le cause del prurito possono essere diverse:
La prima cosa da fare è limitare il grattamento, a prescindere dall’origine del prurito, perché si rischia di alimentare ulteriormente il prurito. Se si è appena assunto il farmaco e si sviluppa prurito, la causa sarà imputabile al farmaco stesso e ne basterà la sospensione per interrompere il fastidio. Diversamente si dovranno analizzare le caratteristiche d’insorgenza e la presenza di eventuali lesioni cutanee per poter avere un’idea più precisa della situazione. Va da se che potrà essere solo un medico in grado di fare una corretta diagnosi. Nella maggior parte dei casi non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Se al prurito si associano determinate condizioni allora si deve accendere un campanello d’allarme, vediamo quali sono:
Il trattamento dipenderà dalla causa scatenante. Se non sono presenti lesioni cutanee (per cui vengono utilizzati farmaci ad uso topico come ad es. creme), il ricorso ad antistaminici spesso risolve la sintomatologia pruriginosa. Se la causa dovesse essere la secchezza della pelle (xerosi) basterà utilizzare creme idratanti e nutrienti oppure olii dopo aver effettuato la detersione della zona. Viene anche utilizzata la fototerapia.