Il raffreddore: tutto quello che devi sapere

Il raffreddore è il più diffuso e benigno tra i malanni da raffreddamento. Si chiama anche rinite acuta ed è provocata da alcune famiglie di virus che proliferano nelle mucose del tuo naso. Il rischio di contagio è alto, ma non esiste una cura specifica per questa malattia. Alcuni rimedi naturali possono però aiutarti a contrastare naso chiuso e mal di gola, scopri quali!
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Maria Teresa Gasbarrone 22 Giugno 2023
* ultima modifica il 03/01/2024

Il primo starnuto, un leggero bruciore alla gola e il naso che inizia a colare. Non ci sono dubbi, hai preso il raffreddore. Una malattia virale tanto comune, quanto fastidiosa, che inizia a diffondersi in concomitanza con l’arrivo dell’autunno.

Stiamo parlando della più comune e contagiosa malattia da raffreddamento, nonché una delle più diffuse a livello mondiale. La troverai indicata anche con il termine rinite acuta, cioè un'infiammazione della mucosa delle cavità nasali, che ha una durata di pochi giorni.

A causarlo possono essere diversi virus, come rinovirus, adenovirus, coronavirus e metapneumovirus umano. Tuttavia, la maggior parte dei raffreddori stagionali – che si manifestano in autunno e in primavera – sono causati dai rinovirus (ne esistono oltre 100 sottotipi).

Non esiste una cura per il raffreddore, ma solo alcuni strumenti e rimedi naturali che puoi utilizzare per alleviare i sintomi più fastidiosi, ad esempio naso chiuso e mal di gola. In questo articolo troverai tutto quello che ti serve sapere su come affrontare questo malanno di stagione.

Come si trasmette il raffreddore

Quello del raffreddore è, come ti sarai accorto, un virus altamente contagioso. Si trasmette per vie aree, cioè tramite le goccioline di saliva che vengono espulse con tosse e starnuti. Ma una semplice conversazione con una persona raffreddata può esporti al rischio di contagio, poiché qualche particella di saliva può in ogni caso fuori uscire e raggiungerti, soprattutto se vi trovate a una distanza inferiore ai 2 metri.

Inoltre, anche i vestiti o i fazzoletti usati possono trasmettere la malattia, così come una stretta di mano. Basta infatti che questi oggetti, o appunto la mano, siano entrati in contatto con il virus durante le tre o quattro ore precedenti.

Se invece sei tu ad avere il raffreddore, il consiglio è quello di tutelare gli altri, indossando una mascherina quando sei a contatto con altre persone ed evitando di starnutire o tossire a distanza ravvicinata. Non lasciare i tuoi indumenti, gli asciugamani o i fazzoletti usati a portata altrui.

Fattori di rischio

Se ti stai chiedendo perché il raffreddore sia più comune in autunno, la spiegazione è piuttosto semplice. Le temperature più rigide e l’umidità atmosferica tipica di questa stagione favoriscono la diffusione dei germi che la provocano. Ma anche perché l'esposizione al freddo determina un abbassamento della funzione produttiva normalmente svolta dalle mucose del naso e della gola: queste sono infatti tappezzate da ciglia vibratili che fanno da scudo a virus e batteri, ma quando si respira aria fredda, queste ciglia sono inibite dal freddo, lasciando la porta aperta ai virus.

Anche la vicinanza con i bambini può rappresentare un fattore di rischio. I. più piccoli sono infatti tra i principali veicoli dei virus del raffreddore: il loro sistema immunitario ancora immaturo e l’abitudine al contatto ravvicinato con gli altri bambini li espongono particolarmente al contagio.

Una volta infettati, i bimbi trasmettono i virus ai genitori, ai fratelli e alle sorelle e a chiunque abbia a che fare con loro.

Per riassumere, tra i fattori di rischio che potrebbero esporci al raffreddore ci sono:

  • Freddo;
  • Aria secca;
  • Aria condizionata;
  • Vento;
  • Rapporti con persone infette;
  • Frequentare luoghi chiusi e affollati;
  • Stress e difese immunitarie basse.

Sintomi del raffreddore

Il raffreddore ha tempi di incubazione molto brevi, in genere non superiore ai due giorni, una volta che i virus abbiano trovato un nuovo “habitat” dove proliferare. I sintomi classici con cui questa fastidiosa infezione sono:

  • Pizzicore alla gola e sensazione di prurito al naso;
  • Starnuti e naso congestionato;
  • Produzione di muco;
  • Occhi irritati e lacrimanti;
  • Tosse;
  • Mal di testa e difficoltà di concentrazione;
  • Sonnolenza.

Quanto dura un raffreddore comune? In un individuo in buona salute, adulto, la durata va dai 5 ai 10 giorni. Più complesso può essere il processo di guarigione per i bambini, per i quali esiste la possibilità di un rialzo febbrile e di complicanze come l’otite, e per gli anziani e chi abbia difese immunitarie deboli.

Prima di passare alle cure, ti voglio spiegare perché i sintomi di un malanno innocuo come il raffreddore sono così violenti. È il tuo corpo che reagisce all’attacco patogeno dei virus e cerca in tutti i modi di liberarsene. Ad esempio con gli starnuti (una vera e propria “bomba” d’aria che esplode a 150 km orari!) e con la produzione di muco, che ha lo scopo di intrappolare i germi ed espellerli dal corpo o di mandarli giù per l’esofago attraverso la deglutizione, in modo che vengano distrutti dai succhi digestivi.

Complicanze possibili

Anche se si tratta di una malattia molto comune e che in molti casi regredisce spontaneamente, bisogna fare attenzione a non trascurarlo. In alcuni casi potrebbe infatti dare luogo a complicazioni, che poi richiederebbero ulteriori cure. Tra queste le più comuni sono:

Otite: si tratta di una forma di infiammazione che interessa l’orecchio ed è frequente soprattutto nei bambini o nelle persone che soffrono di infiammazioni alla gola o alle adenoidi.

Sinusite: in questo caso a infiammarsi è la mucosa che riveste i seni paranasali. Quando le mucose che rivestono le pareti interne si gonfiano per effetto di un’infiammazione, i condotti si chiudono, favorendo la moltiplicazione dei batteri chiusi all'interno. Ciò determina la formazione di pus che preme contro le pareti dei seni, provocando forti dolori.

Bronchite: quest'ultima possibile complicazione potrebbe interessare soprattutto le persone che soffrono di malattie croniche delle vie respiratorie. Un raffreddore può infatti far riacutizzare una bronchite cronica già presente. Inoltre in chi è asmatico si potrebbe verificare un peggioramento dei sintomi.

Cure e rimedi

Non si cura. Come molte infezioni virali benigne, anche il raffreddore deve “fare il suo corso”. Generalmente, entro una settimana, o al massimo una decina di giorni, scompaiono tutti i sintomi. Anzi, ti dirò di più, la fase acuta della rinite dura solo tre o quattro giorni. E per il virus non esistono farmaci. Ti consiglio quindi di aspettare che la malattia passi da sola, in modo da dare il tempo alle tue difese immunitarie di rafforzarsi, anche in vista dell'inverno.

Farmaci

Assolutamente banditi antibiotici o antistaminici: i primi servono solo a curare le patologie provocate da batteri e il loro abuso può generare conseguenze pericolose, come ti abbiamo spiegato anche su Ohga. I secondi invece sono farmaci adatti solo alla forma allergica della rinite.

Ma se proprio non riesci più a sopportare naso chiuso, mal di gola e mal di testa, esistono farmaci da banco sintomatici con effetto antinfiammatorio per alleviare i disturbi più comuni e spray decongestionanti per liberare le vie nasali. Ma ricorda che in questo modo non accelererai il processo di guarigione.

I farmaci che possono venirti in soccorso sono sicuramente quelli a base di paracetamolo e di ibuprofene in associazione a decongestionati per alleviare il malessere fisico. Nel caso però tu li voglia somministrare a tuo figlio, controlla sempre il foglietto illustrativo per accertarti che abbia l'età adatta ad assumerli (l'aspirina, ad esempio, è da evitare per ragazzini con meno di 16 anni). Infine, l'aerosol: chiedi consiglio al tuo medico o al tuo farmacista per i farmaci corretti da utilizzare con il vaporizzatore e ricorda di inserire l'applicatore corretto, cioè quello per il naso. La mascherina infatti è utile solo per altri tipi di infiammazioni alle vie aeree.

È importante invece che ti rivolga a un medico quando ti accorgi di contrarre la rinite acuta un po' troppo spesso, magari anche con complicazioni come bronchite, otite o sinusite. In questo caso, sarà probabilmente necessario attuare una forma di prevenzione corretta.

Rimedi

Nel caso però si tratti di un comune raffreddore esistono anche rimedi naturali che puoi provare. Per prima cosa, ci sono i classici stratagemmi della nonna, come bere delle bevande calde con il miele. Ti consiglio, in particolare, tisane di zenzero o di curcuma, i cui principi attivi ti aiutano a combattere i sintomi del raffreddamento, come narici tappate e bruciore alla gola. Non sottovalutare poi i suffumigi, cioè la classica pentola con acqua calda e magari un decotto di foglie di eucalipto. I vapori avranno un ottimo effetti decongestionate. Inoltre, avrai sicuramente bisogno di tanto riposo, che aiuti il tuo corpo a guarire prima, e di bere molti liquidi, che favoriranno l'espulsione più rapida di germi ed eviteranno la disidratazione.

Per quanto riguarda i rimedi fisioterapici le piante officinali potrebbero essere utili in ottica preventiva, cioè per rinforzare l'organismo in vista dell'arrivo del freddo,
Sia per la prevenzione che per la cura delle malattie da raffreddamento potrebbe essere un buon suggerimento assumere la tintura madre di echinacea. Si tratta di uno stimolatore del sistema immunitario, ma ha anche proprietà antinfiammatorie: la sua azione è anche curativa, infatti l’echinacea è in grado di intervenire nelle fasi acute delle malattie da raffreddamento, bloccando la proliferazione batterica tipica dei primi malanni autunnali

Come prevenire un raffreddore

In realtà è molto difficile prevenire un po’ tutte le malattie da raffreddamento, e in particolare il raffreddore per la sua contagiosità. Puoi avere delle accortezze igieniche tra cui:

  • Lavarti spesso le mani
  • Evitare i contatti diretti con persone già ammalate o che potrebbero avere in corpo il virus
  • Stimolare il sistema immunitario assumendo integratori naturali a base di vitamina C e consumando alimenti che ne siano naturalmente ricchi.

Fonte | “I libri della salute”, A.A.V.V., con la consulenza del virologo Fabrizio Pregliasco

(Scritto da Paola Perria il 18 ottobre 2018,
Modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 22 giugno 2023)

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