Il suo fegato per salvare un’altra vita: a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni è la più anziana donatrice di organi mai registrata in Italia

La donna è morta lo scorso sabato a Fabriano, nelle Marche, a causa di un’emorragia cerebrale. Grazie alla generosità della sua famiglia è diventata la donatrice di organi più anziana mai registrata in Italia.
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Kevin Ben Alì Zinati 2 Novembre 2022
* ultima modifica il 02/11/2022

Lei e la famiglia erano d’accordo: alla sua morte, i suoi organi sarebbero stati donati per salvare un’altra vita.

E così è stato. Quando è deceduta, lo scorso sabato, a causa di un’emorragia cerebrale, il fegato di Maria (nome di fantasia) è stato prelevato e subito impiantato in un altro paziente da tempo in lista d'attesa.

Il punto, però, è che Maria aveva 97 anni, 6 mesi e 29 giorni. E la sua non è solo la cronaca di un grandissimo gesto di generosità: è la storia della donatrice di organi più anziana mai registrata in Italia.

In questi anni l’età media dei donatori in Italia si sta alzando grazie sicuramente all’aumento dell'aspettativa di vita ma anche alle sempre migliori tecniche di utilizzo di organi anziani. Qui, se ti ricordi, ti abbiamo spiegato come si può dare il proprio consenso alla donazione.

Pensa che nel 2021 l’età media dei donatori utilizzati è stata di 60,4 anni e nel 2002 era “solo” di 52 anni. Secondo i dati raccolti dal Centro Nazionale Trapianti, poi, il 46,8% dei prelievi di organi del 2021 è stato effettuato su persone decedute oltre i 65 anni, e il 13,6% dei donatori aveva più di 80 anni.

Donatori anziani come Maria e con 97 anni compiuti ce n’erano già stati: nel 2019 a Firenze, nel 2018 a Grosseto, nel 2008 a Ravenna e nel 2003 a Savona. Ma mai prima di oggi era stato utilizzato un fegato da un paziente così longevo come la donna originaria di Fabriano, nelle Marche.

Tra tutti gli organi, il fegato è quello più adatto alla donazione anche in tarda età dal momento che è in grado di mantenere una funzionalità ottimale anche in età molto avanzata.

“Purtroppo spesso le persone più anziane sono erroneamente convinte di non poter donare gli organi per ragioni anagrafiche. Il caso di Fabriano è la testimonianza che tutti possono dare il consenso alla donazione degli organi, a prescindere dalla propria età: è importante informare correttamente le persone più anziane, perché anche il loro sì può consentire di salvare la vita di un paziente in attesa di trapianto” ha commentato il dottor Massimo Cardillo, direttore del Centro nazionale trapianti.

Fonte | Centro Nazionale Trapianti 

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.