Il test di gravidanza per donne non vedenti: più accessibilità e privacy

Sviluppato dal Royal national institute of blind people, potrebbe finalmente dare alle donne la privacy che merita un momento tanto intimo e importante.
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Gianluca Cedolin 12 Novembre 2020
* ultima modifica il 29/01/2021

A volte non ci rendiamo conto di un bisogno che possono avere altre persone fino a che non ne sentiamo parlare: vi siete mai chiesti come una donna non vedente possa fare da sola un test di gravidanza? Quando rimane incinta, non è mai la prima a sapere la notizia, ci dev'essere sempre qualcun altro (il partner, un familiare, un amico) che lo sappia prima di lei, che le comunichi quante tacchette si sono colorate. In questo modo, anche la reazione della donna a una notizia tanto personale (di essere incinta, o di non esserlo) sarà influenzata dal comportamento di chi per primo lo scopre. Per ovviare a questo, il Royal national institute of blind people (Rnib), uno dei principali enti britannici a supporto delle persone ipo e non vedenti, ha sviluppato un nuovo test in silicone dove invece delle classiche lineette sono delle protuberanze a comunicare l'esito.

Com'è fatto e come funziona il test di gravidanza per non vedenti

Nel prototipo, creato dal designer Josh Wasserman, che lavora a Londra e ha incontrato delle donne non vedenti per svilupparlo, la parte assorbente è più grande del 50 per cento rispetto alla media. Quando il tampone assorbe l'urina, si attiva un motore interno che solleva una protuberanza su un lato del dispositivo: se vengono rilevati degli ormoni della gravidanza, allora si solleva pure un altro set di protuberanze, e questo indica in maniera chiara un risultato positivo. Come ha sottolineato la presidente di Rnib, Eleanor Southwood, "il dispositivo è stato sviluppato non solo per ovviare alle difficoltà delle donne non vedenti nel leggere il test, quanto soprattutto al problema di mancanza di privacy".

Cosa manca perché venga messo in commercio

Attualmente alcune donne non vedenti stanno testando il nuovo dispositivo, scrive il Wall street journal, mentre Rnib ha pubblicato i metodi di ricerca e il design industriale nella speranza che alcune compagnie sanitarie lo notino e decidano o di produrre quel prototipo, o di creare dei loro test di gravidanza accessibili. Il problema con la commercializzazione di questo tipo di test, hanno spiegato Wasserman e Southwood, è che, per la limitata platea di clienti, i costi di produzione rimarrebbero molto più alti rispetto agli altri test presenti sul mercato. Per questo, la soluzione migliore sarebbe lavorare con le compagnie per produrre dei test che possano essere usati sia per le donne vedenti che per le non vedenti. Un test di gravidanza accessibile per tutte le donne.

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