Il vaccino di Pfizer per chi ha tra i 12 e i 15 anni: il Canada è il primo Stato ad approvarlo

La decisione è stata presa sulla base degli studi di fase 3 che mostrano come il farmaco sia sicuro e in grado di prevenire la malattia sintomatica con un’efficacia del 100%. I prossimi ad approvarlo potrebbero essere gli Stati Uniti e poi potrebbe toccare anche all’Unione europea.
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Giulia Dallagiovanna 7 Maggio 2021
* ultima modifica il 08/06/2021

La notizia era nell'aria. Dopo aver sviluppato un vaccino che si è dimostrato efficace e sicuro per tutte le fasce d'età dai 16 anni in su, Pfizer aveva cominciato con le sperimentazioni sui ragazzi più giovani. L'obiettivo finale è quello di arrivare a coprire tutti, a partire dai 6 mesi di età. I dati che abbiamo a disposizione oggi riguardano però solo gli adolescenti tra i 12 e i 15 anni e per loro i risultati sembrano davvero ottimi: il vaccino è in grado di prevenire al 100% la malattia sintomatica. Così, uno Stato ha deciso di rompere ogni indugio e approvare l'uso del farmaco anche per questa fascia di età: è il Canada.

L'importanza di questa decisione riguarda tutti noi. I prossimi potrebbero essere gli Stati Uniti, dal momento che l'azienda americana ha già presentato richiesta di approvazione alla Food and Drug Administration. E a seguire forse tutti gli altri, Unione europea compresa magari.

Ti starai forse chiedendo che senso abbia vaccinare degli adolescenti che, come ben sappiamo, sono le persone che rischiano meno a causa del Covid. E forse questo è il caso in cui si capisce meglio il concetto di salute pubblica. Le scuole, dove tanti ragazzi, magari positivi asintomatici, rimangono per almeno mezza giornata all'interno di una classe, possono favorire la circolazione del virus. E per ora è possibile garantire l'immunizzazione solo all'insegnante.

Se vaccinassimo anche gli adolescenti, si ridurrebbe la circolazione del virus nelle scuole

Se invece il vaccino potesse essere somministrato anche agli studenti, potremmo davvero limitare in modo molto consistente la diffusione del SARS-Cov-2. Anche perché è ormai dimostrato che in una certa percentuale i vaccini a mRNA sono in grado di prevenire l'infezione, oltre alla malattia. Dunque, ridurremmo ulteriormente il rischio che un ragazzo non vaccinato porti, senza saperlo, il virus a casa e che magari il patogeno raggiunga una persona fragile che non ha potuto ricevere l'iniezione o il cui organismo non è riuscito a sviluppare una quantità sufficiente di anticorpi.

Insomma, è un'ottima notizia e non ci resta ora che capire come andrà la campagna vaccinale per gli adolescenti in Canada. Sperando inizi presto anche in Europa.

Fonte| Ministero della Salute del Canada

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