Il vaccino riduce anche gli effetti del Long Covid: lo ha dimostrato uno studio

Guarire completamente dal Covid 19 non è un percorso lineare, ci sono persone che sviluppano il cosiddetto Long Covid, ovvero continuano a manifestare una serie di sintomi mesi dopo la malattia. Il vaccino riduce anche questo rischio, secondo un nuovo studio israeliano.
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Valentina Rorato 17 Gennaio 2022
* ultima modifica il 17/01/2022

I vaccini possono proteggere dal Long Covid? La copertura assoluta, ovviamente, non esiste. E ciò vale per qualsiasi vaccino, ma sono emerse ulteriori prove del fatto che la vaccinazione contro il Covid-19 potrebbe essere in grado di ridurre le possibilità di Long Covid-19, ovvero di quei sintomi che persistono per settimane o mesi dopo l'infezione iniziale.

È un’ottima notizia che fa ben sperare per il futuro, anche perché i sintomi di Long Covid-19 talvolta si manifestano anche in chi ha avuto forme lievi di malattia o in modo totalmente asintomatico. I più comuni sono affaticamento, difficoltà respiratorie, insonnia, dolore articolare o toracico, confusione, ma anche problemi più gravi come danni agli organi, inclusi reni, polmoni, pancreas e cuore. E secondo l’OMS, queste manifestazioni possono durare anche un paio di mesi dopo l’infezione.

Gli scienziati stanno ancora cercando di capire come mai la malattia possa avere simili conseguenze. E ci sono almeno due teorie: il Sars-CoV-2 potrebbe danneggiare così gravemente il fisico da provocare un decorso lento e lungo, mentre alcuni esperti sostengono che dipenda dalla risposta immunitaria di una persona infetta.

Lo studio

L'ultimo studio condotto da un gruppo di ricercatori in Israele suggerisce che gli individui completamente vaccinati hanno meno probabilità di sviluppare sintomi di Long Covid.

Lo ricerca, che deve ancora essere sottoposta a revisione paritaria, ha invitato le persone che hanno eseguito un test PCR per l'infezione da Sars-CoV-2, in diversi ospedali tra marzo 2020 e giugno 2021, a compilare un questionario online se hanno presentato sintomi a lungo termine.

Il team, guidato da Paul Kuodi dell'Università di Bar-Ilan, ha scoperto che gli individui completamente vaccinati – quelli che avevano ricevuto due o più dosi di vaccino Covid-19 – avevano meno probabilità di sviluppare Long Covid. La riduzione è stata del 64% per l'affaticamento, del 54% per il mal di testa, del 57% per la debolezza e del 68% per il dolore muscolare persistente.

“La vaccinazione con almeno due dosi è stata associata a una sostanziale diminuzione della segnalazione dei sintomi post-acuti Covid-19 più comuni. I nostri risultati suggeriscono che, oltre a ridurre il rischio di malattie acute, la vaccinazione contro il Covid-19 può avere un effetto protettivo contro il Long Covid", hanno concluso i ricercatori nello studio.

L'effetto non è stato osservato nelle persone che avevano ricevuto solo una dose del vaccino. Israele è stato uno dei più veloci nel campo delle vaccinazioni. Le somministrazioni del vaccino qui sono iniziate a dicembre 2020 e, a gennaio 2022, circa il 63,6% dell'intera popolazione aveva ricevuto due dosi del vaccino Pfizer e il 45,6% aveva ricevuto una terza dose di vaccini Covid-19, disponibili in Israele da giugno 2021.

Fonte | "Association between vaccination status and reported incidence of post-acute COVID-19 symptoms in Israel: a cross-sectional study of patients infected between March 2020 and November 2021" pubblicato il 9 gennaio 2022 su BMJ Yale.

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