In Europa aumentano i casi di diabete di tipo 1, ma non si riesce a capire il perché

Una media di 3,4% di casi in più ogni anno, per una malattia autoimmune che colpisce fin dai primi anni di vita. Sulle ragioni di questa crescita, i ricercatori hanno formulato diverse ipotesi: carenza di vitamina D, la scelta del parto cesareo o l’allattamento interrotto troppo presto. Ma sono ancora da dimostrare.
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Giulia Dallagiovanna 7 Dicembre 2018
* ultima modifica il 22/09/2020

Se conosci una persona che soffre di diabete, si tratterà probabilmente del tipo 2. Sarà infatti insorto in età avanzata, solitamente a causa di una dieta scorretta o di una scarsa attività fisica. Ma esiste anche un'altra forma, il tipo 1, che si manifesta fin da bambini e del quale non si conoscono ancora esattamente le cause. Quello che è certo, e dimostrato da un recente studio, è che in Europa sta aumentando a ritmo del 3% di casi in più all'anno.

Su Ohga ti avevamo già parlato del diabete e del problema di una possibile grave carenza di insulina entro il 2030. Ecco, per i pazienti che convivono con il diabete fin dai primi anni di vita, fare a meno delle iniezioni di questo ormone è impossibile. Per questa ragione, l'aumento dei casi potrebbe portare con sé conseguenze indirette, fra le quali ancora più difficoltà nell'accesso alle dosi quotidiane del farmaco salvavita.

Ma vediamo nel dettaglio di quali numeri si sta parlando. I risultati di una ricerca internazionale, che ha coinvolto esperti di 22 Paesi europei fra i quali Spagna, Danimarca e Germania, sono stati pubblicati a fine novembre sulla rivista Diabetologìa. E segnalano trend del 3,4% in più di malati all'anno, con diabete di tipo 1.

I casi di diabete aumentano soprattutto nel Nord Europa e in Sardegna

Si tratta di una media calcolata partendo dagli aumenti dei casi nei diversi Stati europei, ma c'è un dato al quale l'Italia deve prestare particolare attenzione: se infatti l'andamento generale racconta di un problema diffuso soprattutto nel nord del continente, sembra che la Sardegna, unica regione italiana, si avvicini alle stesse cifre della Scandinavia.

Per arrivare a queste conclusioni, gli autori dello studio hanno lavorato con una mole di informazioni enorme, che presentava dati raccolti fra il 1989 e il 2013, in 26 diversi centri di ricerca europei. E hanno così scoperto che, oltre al diabete, sono in crescita anche altre forme di malattie autoimmuni, come l'artrite reumatoide, assieme ad asma e allergie.

Quello che ancora non si riesce a individuare, invece, sono le cause di questi pessimi risultati. Anche se alcune ipotesi sono state avanzate. Ad esempio, il fatto che siano i Paesi scandinavi ad essere più colpiti potrebbe spiegarsi con la carenza di vitamina D, data dalla poca disposizione di luce solare durante l'anno.

Anche il più frequente ricorso a un parto cesareo, invece che a quello naturale, sembra possa indebolire il sistema immunitario del bambino, che non viene a contatto con la flora batterica vaginale della madre. Così come un allattamento interrotto troppo presto, che non ha fatto in tempo a rafforzare a dovere le difese del neonato. Ma si tratta ancora di ipotesi da dimostrare.

Un'altra strada molto percorsa dai medici è quella dell'eccessiva igiene, i cui possibili effetti te li avevamo già in parte decritti su Ohga. Prodotti antibatterici, che vanno dagli antibiotici fino ai più potenti detergenti per la casa, rischiano di mettere tuo figlio sempre meno a contatto con agenti esterni che insegnino al suo sistema immunitario come reagire ai possibili pericoli.

Ma se sulle cause il dibattito rimane aperto, esistono delle certezze sui modi nei quali puoi prevenire il diabete, soprattutto quello di tipo 2. Una dieta corretta, ricca di frutta e verdura e povera di zuccheri e grassi saturi, unita a un po' di attività fisica, anche solo 30 minuti al giorno di camminata veloce. Non serve solo alla tua salute: è anche attraverso il tuo esempio che tuo figlio imparerà l'importanza di avere uno stile di vita sano.

Fonte| "Trends and cyclical variation in the incidence of childhood type 1 diabetes in 26 European centres in the 25 year period 1989-2013: a multicentre prospective registration study" pubblicato su National Center for Biotechnology Information il 28 Novembre 2018

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.