Infiltrazioni: tipologie e vantaggi di questa terapia conservativa

Le infiltrazioni sono uno strumento molto utile nell’alleviare i sintomi dolorosi, ma hanno anche una funzione antinfiammatoria e protettiva del tessuto cartilagineo: esaminiamo insieme questa terapia conservativa molto utilizzata e vediamo quante volte si può utilizzare senza provocare danni al nostro corpo.
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30 Settembre 2021 * ultima modifica il 30/09/2021

L'utilizzo delle infiltrazioni è importante nel prevenire l'impianto di protesi nelle sedi articolatorie che si degenerano maggiormente nel tempo, come ad esempio il ginocchio, la caviglia, l'anca e la spalla, e nel cercare di evitare il più possibile l'intervento chirurgico.

Cos’è un’infiltrazione

Le infiltrazioni consistono in iniezioni di un liquido specifico curativo e vengono utilizzate a scopo terapeutico soprattutto in ambito ortopedico ma non solo: vengono effettuate sulle articolazioni e possono suddividersi in intra-articolare (quindi all'interno di un'articolazione) o peri-articolare (all'esterno).

Le infiltrazioni vengono utilizzate spesso in casi di patologie muscolo-scheletriche, e comunemente in situazioni di degenerazione articolare, come ad esempio l'artrosi: per questa condizione piuttosto comune soprattutto nelle persone anziane, l'infiltrazione associata alla fisioterapia rappresenta un valido aiuto per alleviare la sintomatologia.

Sono molto spesso utilizzate in ambito sportivo, soprattutto a livello professionistico, a causa dell'importante consumo articolare causato dalla pratica giornaliera: lo scopo è ridurre un'infiammazione e lubrificare un'articolazione.

La terapia con infiltrazioni è un processo conservativo il cui scopo è prevalentemente quello di alleviare i sintomi e cercare di evitare l'utilizzo futuro di protesi, una procedura non priva di complicazioni post impianto.

infiltrazione-ginocchio

 Tipologie

Possiamo suddividere le infiltrazioni, come abbiamo già accennato, in intra-articolari e peri-articolari:

  • intra-articolari: consistono in un'iniezione diretta all'interno dell'articolazione di diverse soluzioni o farmaci;
  • peri-articolari: l'iniezione può avvenire in siti diversi dall'articolazione, quali muscoli, tendini e legamenti.

In base al liquido che viene iniettato possiamo distinguere due principali e più comuni tipologie di infiltrazioni: a base di cortisonici e a base di acidi ialuronici.

Le infiltrazioni a base di cortisone sono le più comuni nei casi di articolazione infiammata in quanto va ad agire direttamente come antinfiammatorio, alleviando i dolori. È necessario prestare particolare attenzione e calibrare in modo corretto le dosi da somministrare in quanto il cortisone potrebbe alterare la struttura della cartilagine.

Le infiltrazioni a base di acido ialuronico si suddividono a loro volta in acidi ialuronici ad alto peso molecolare o basso peso molecolare, e hanno una funzione lubrificante che migliora la fluidità articolatoria. Questa tipologia di infiltrazione ha necessità di ripetersi spesso nel tempo in cicli ricorrenti, in quanto l'acido tende a consumarsi e a non rimanere all'interno delle articolazioni. Sono più spesso utilizzate in caso di artrosi: la molecola di acido ialuronico rende l'articolazione viscosa ed elastica, lubrificando e proteggendo i tessuti dalle infiammazioni. In caso di artrosi il liquido, infatti, è poco viscoso ed elastico, per questo motivo l'infiltrazione (chiamata in questo caso viscosupplementazione) è molto utile, oltre a stimolare la produzione di nuova cartilagine. La viscosupplementazione è utilizzata soprattutto per l'articolazione della spalla, dell'anca e del ginocchio.

Recentemente sono state inserite, tra le infiltrazioni intra-articolari, le infiltrazioni dei fattori di crescita piastrinici (PRP) e delle cellule progenitrici/staminali, rispettivamente usate a scopo riparativo e rigenerativo: nel primo caso vengono estratti direttamente dalle piastrine del sangue del paziente diversi fattori di crescita stimolativi che vengono poi reintrodotti con l'infiltrazione, mentre nel secondo caso viene effettuata la medesima procedura ma con il tessuto midollare.

Come si eseguono

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L'infiltrazione è una puntura effettuata con un comune ago e di durata molto breve, circa 5 secondi, e tendenzialmente indolore; lo schema terapeutico varia in base alla gravità e al tipo di patologia per cui si ricorre alle infiltrazioni, in linea generale è raccomandabile non superare le 3-4 infiltrazioni all'anno, con intervalli di almeno un mese.

Le infiltrazioni intra-articolari profonde vengono eseguite con l'aiuto di macchinari, così da limitare al massimo qualsiasi tipo di danno ai tessuti che potrebbe verificarsi: prendono il nome di infiltrazioni eco-guidate.

Nelle infiltrazioni peri-articolari la soluzione medicamentosa viene iniettata direttamente nel sito interessato da processi infiammatori causati da un evento traumatico, degenerativo e reumatico; è molto importante che l'iniezione venga eseguita all'interno del sito d'interesse, evitando che il farmaco fuoriesca dalla sede.

La terapia con infiltrazioni di acido ialuronico prevede innanzitutto la rimozione di eventuale liquido sinoviale in eccesso all'interno delle articolazioni, solo successivamente viene eseguita l'infiltrazione. Il liquido rimosso può essere esaminato a scopo diagnostico, in quanto può fornire informazioni sulla causa della sua stessa formazione. A seguito dell'infiltrazione è raccomandato un periodo di riposo, solitamente le successive 12 ore, in cui è consigliabile l'utilizzo di impacchi di ghiaccio.

Effetti

Se utilizzata correttamente e tempestivamente l'infiltrazione può rivelarsi molto utile nell'evitare interventi più complessi: l'effetto ovviamente non vale per tutti i pazienti allo stesso modo, l'età dello stesso ha un ruolo fondamentale nella prognosi in quanto una persona anziana potrebbe più probabilmente avere strutture più compromesse di un paziente giovane.

La maggior parte dei pazienti nota un miglioramento dei sintomi già nei giorni successivi all'infiltrazione, ma il risultato migliore avviene dopo un paio di settimane dal termine del ciclo.

Nelle infiltrazioni di acido ialuronico gli effetti collaterali sono rari e solitamente si assiste ad un aumento del dolore e in alcuni casi gonfiore, ma si tratta di una condizione transitoria che svanisce in poco tempo. L'utilizzo nei casi di artrosi è benefico anche molti mesi dopo i cicli di trattamento, nonostante occorra poi ripeterlo a cadenza annuale.

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Un modello di articolazione del ginocchio.

Rischi

Le infiltrazioni, nonostante rappresentino una tipologia di intervento conservativo, non sono indicate per tutti i pazienti. Esistono dei fattori che limitano l'utilizzo di questa tecnica:

  • obesità: l'infiltrazione non riporta effetti positivi in quanto il carico del peso del corpo sulle articolazioni è già di per sé troppo elevato;
  • diabete;
  • pazienti sotto terapia anticoaugulante;
  • osteoporosi.

L'articolazione del ginocchio è molto delicata ed è importante non eccedere con la quantità di infiltrazioni, soprattutto cortisoniche, in quanto il cortisone viene riassorbito meno che in altre articolazioni e rischia di depositarsi, peggiorando poi la sintomatologia. Il cortisone, inoltre, può indebolire alla lunga i tendini, legamenti e le strutture dell'articolazione.

È molto importante cercare di non abusare delle infiltrazioni in generale, in quanto un sovra utilizzo non elimina il problema degenerativo; dovrebbero sempre essere accompagnate da una corretta terapia medica e fisioterapica, nonché da un sano stile di vita che cerchi di prevenire obesità e sedentarietà.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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