Influenza 2019-2020: il medico ti spiega tutto quello che devi sapere sul vaccino

Quest’anno si stimano circa 6 milioni di persona contagiate, leggermente meno casi rispetto al 2018, ma i virus appaiono più insidiosi e con sintomi più severi. In particolare, aumenta il rischio di complicanze e diventa quindi ancora più importante informarsi sul vaccino. Nel video, il dottor Albert Kasongo ti fornisce tutte le informazioni.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 24 Ottobre 2019
* ultima modifica il 22/09/2020
Intervista al Dott. Albert Kasongo Medico vaccinatore presso il Centro medico Santagostino di Milano

L'influenza è una malattia infettiva provocata da virus influenzali, che colpisce in particolare l'apparato respiratorio. Come ben saprai, è molto contagiosa e infatti si contano milioni di casi ogni anno. Insomma, quando il tuo collega rimane a casa dal lavoro a causa della febbre, sai già che probabilmente nel giro di un paio di giorni toccherà anche a te. In questo, l'influenza del 2019-2020 non sarà diversa rispetto all'epidemia dello scorso anno. Ed è proprio la ragione per cui è altamente consigliato il vaccino, come spiega anche nell'intervista a Ohga il dottor Albert Kasongo, medico vaccinatore presso il Centro medico Santagostino di Milano.

La campagna vaccinale parte da metà ottobre e dura fino alla fine di dicembre e ci sono subito due informazioni che dovresti conoscere. Prima di tutto, questo farmaco ti protegge solo dall'influenza vera e propria e non dalle forme para-influenzali, che possono comunque risultare molto fastidiose. Inoltre, ricorda che la prevenzione deve essere rinnovata ogni anno, perché cambiano i ceppi virali in circolazione e di conseguenza anche la formulazione del vaccino. Proviamo allora a capire quali saranno le caratteristiche dell'influenza 2019.

I sintomi

I sintomi dell'influenza 2019 saranno per la maggior parte quelli che già conosci. Sicuramente la febbre, che potrà essere anche alta e soprattutto arrivare da un momento all'altro. Potrebbe infarti capitarti di sentirti particolarmente stanco e debole e magari pensare che sia semplicemente dovuto alla lunga giornata di lavoro, mentre, se ti provi la temperatura, il termometro segnerà già più di 38 gradi. Ma è probabile che, trattandosi di una malattia respiratoria, il primo segnale arrivi proprio da bronchi e polmoni: tosse secca e stizzosa, abbinata a un po' di mal di gola, starnuti e naso chiuso potrebbero presto tradursi nella patologia vera e propria.

Altre manifestazioni legate all'influenza potranno poi essere dolori sparsi, soprattutto a muscoli e articolazioni, e brividi di freddo, nonostante tu ti sia già rifugiato sotto cumuli di coperte e maglioni pesanti. In alcuni casi, poi, colpisce anche l'intestino e se hai questa sfortuna, che per la verità capita più che altro ai bambini, potresti avvertire crampi all'addome e soffrire di episodi di diarrea, nausea e vomito.

Durante i giorni in cui sarai malato, poi, noterai una perdita di appetito e farai più fatica a dormire, perché il tuo sonno potrebbe essere disturbato dal raffreddore o dalla necessità di alzarti per andare in bagno.

Le cause

Le cause dell'influenza sono sempre virus influenzali. Ogni anno però cambiano i ceppi in circolazione: tu potresti non notare troppe differenze, ma capire da quali germi bisogna difendersi è importante soprattutto per chi deve formulare il vaccino. Per capirlo non si fa altro che osservare cosa accade in quella parte di mondo in cui l'inverno arriva prima: l'emisfero australe. Nello specifico, l'Australia. Il 17 settembre 2019 l'AIFA (l'Agenzia italiana del farmaco) ha pubblicato una determina sulla Gazzetta Ufficiale in cui rendeva noti anche i tipi di virus che ti troverai quest'anno. E sono:

  • A/Brisbane/02/2018 (H1N1)pdm09-like virus
  • A/Kansas/14/2017 (H3N2)-like virus
  • a B/Colorado/06/2017-like virus (B/Victoria/2/87 lineage)
  • B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata)

Gli ultimi due erano già in circolazione lo scorso anno.

L'andamento dell'influenza 2019

L'andamento dell'influenza 2019 è la vera differenza rispetto a quella dello scorso anno, ed è anche la caratteristica che potrai notare anche tu. Le previsioni parlano di circa 6 milioni di persone contagiate, quindi leggermente meno casi rispetto allo scorso anno. Potrebbe però essere più insidiosa: sintomi più intensi e persistenti e soprattutto l'aumento del rischio di complicazioni, a causa delle presenza del virus A.

Quest'anno aumenta il rischio di complicanze, a causa della presenza del virus A

Ti ricordo che le complicanze dell'influenza sono, in genere, le sovrainfezioni batteriche che possono sfociare in otiti, sinusiti e polmoniti. I soggetti più interessati sono, come avrai sentito ripetere spesso, i bambini, gli anziani e le persone immunodepresse. Purtroppo, quella che a te potrebbe anche sembrare una malattia innocua e semplicemente fastidiosa, non è in realtà per nulla da sottovalutare. In casi rari in cui una persona è fortemente debilitata, si può addirittura arrivare al decesso.

In generale, i primi casi di influenza possono comparire già da ottobre. Per quanto riguarda l'influenza 2019, se ne è verificato uno addirittura durante l'ultima settimana di settembre: una bambina di quattro anni ricoverata a Parma. Di solito comunque il picco arriva nel mese di gennaio e la maggior parte di contagi si registrano proprio nei primi due mesi del nuovo anno.

Quanto dura

Se ti stai chiedendo quanto dura la febbre e quanto dovrai rimanere a letto, allora tieni presente che l'influenza 2019 poterebbe mostrare dei sintomi più severi. Tradotto in giorni, significa che se di norma il picco di malessere si risolve nel giro di 2 0 5, quest'anno potrebbero servirne almeno 7, che diventano 10 per i bambini più piccoli. Una volta superata questa fase, comunque, anche tutte le altre manifestazioni si faranno via via più attenuate a mano a mano che passerà il tempo. Di solito la tosse persiste più a lungo e, se l'infezione ti ha già trovato indebolito per altre ragioni, la stanchezza generale potrebbe rimanere con te anche per una quindicina di giorni.

Il vaccino antinfluenzale 2019-2020

Come ti spiegavo prima, per non rischiare di incorrere nelle complicanze, anche serie, dell'influenza, l'unica soluzione è il vaccino. Quello per la stagione 2019-2020 è stato formulato sulla base dei ceppi virali in circolazione quest'anno e la campagna vaccinale promossa dal ministero della Salute durerà da metà ottobre fino a fine dicembre. Ne abbiamo parlato con il dottor Albert Kasongo, che nel video di Ohga ti spiega tutto quello che dovresti sapere sulla prevenzione.

A cominciare da chi dovrebbe davvero effettuare il vaccino antinfluenzale: "In linea di massima sono i soggetti che hanno più di 65 anni o comunque tutti i soggetti che presentano delle condizioni magari fisiche o di salute che non permettono di poter affrontare adeguatamente un’infezione nel caso in cui avvenga", ha ricordato il dottor Kasongo, che ha aggiunto: "I bambini, gli adolescenti o comunque tutti i soggetti che godono di buona salute possono autonomamente far fronte a questa infezione quindi non sono soggetti a cui è particolarmente indicato. Bisogna poi ricordare che la dose da effettuare è una dose singola ma nei soggetti che hanno meno di nove anni e non sono mai stati vaccinati è opportuno effettuare due dosi a distanza di non meno di 4 settimane l’una dall’altra".

Fonti| Ministero della Salute; Istituto superiore di sanità

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.