Come avere cura del Pothos? Innaffiare, nebulizzare e, di tanto in tanto, potare

Quasi immune ai parassiti e resistente alle malattie, il pothos è una pianta rampicante da avere in casa. Prendersene cura è davvero semplice, moltiplicarla per talea ancora di più.
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Gaia Cortese 13 Aprile 2023

Non averne uno in casa sarebbe un peccato. Perché il pothos è una pianta rampicante, estremamente facile da curare, e bella sotto ogni punto di vista, anche se non fiorisce. Le sue foglie color verde brillante sono molto decorative e per averne cura basta nebulizzarle di tanto in tanto nel periodo estivo e non esporle mai ai raggi diretti del sole.

Moltiplicare questa pianta è ancora più semplice che coltivarla, con la tecnica della talea. Con un po' di esperienza potresti avere pothos in tutta casa, e farli arrampicare verso l'alto o cadere verso il basso a seconda del tuo arredamento.

Caratteristiche

Appartenente alla famiglia delle Araceae, il pothos, o potos, è una pianta rampicante originaria delle isole Salomone nel Pacifico del Sud. Il pothos è riconoscibile per le sue foglie dal colore verde intenso, segnate da screziature bianche o tendenti al giallo.

Varietà

Le varietà di pothos sono davvero numerose, tra cui non mancano soprattutto le cultivar ottenute da esperti ibridatori. La più coltivata in Italia è sicuramente la Marble Queen e si distingue per le sue foglie variegate con screziature color bianco crema. Se dovessi imbatterti in un pothos dalle foglie color giallo dorato, ti troveresti di fronte alla varietà Golden, mentre se la tonalità è unicamente verde scura, si tratta con ogni probabilità della varietà Jade. Infine, ma ce ne sarebbero moltissime altre da descrivere, la varietà N’joy, molto diffusa negli appartamenti, è facilmente riconoscibile per le foglie più piccole rispetto al consueto e una variegatura color bianco crema sui bordi.

Coltivazione

Dove posizionare il pothos?

Per coltivare  il tuo pothos scegli sempre un luogo luminoso della casa, ma non dove i raggi arrivano troppo diretti. Assicurati anche che la pianta sia lontana dalle correnti d'aria. Il pothos ama la luce, quindi è appropriato posizionarlo nelle vicinanze di una finestra, ma sempre evitando il sole diretto.

Terreno

Il terreno ideale in cui coltivare il pothos si ottiene mescolando al terriccio anche foglie, sabbia e torba in parti uguali, senza dimenticarsi di disporre sul fondo del vaso dell’argilla espansa o dei cocci di terracotta per favorire il drenaggio dell’acqua. Per quanto riguarda le operazioni di rinvaso, queste andrebbero fatte ogni anno nel periodo tra marzo e aprile, nel momento in cui la quantità di terra contenuta nel vaso non è sufficiente per un corretto sviluppo delle radici della pianta. Come te ne accorgi? Nel momento stesso in cui le radici del pothos iniziano a fuoriuscire dal vaso.

Quando e come innaffiarlo?

In primavera e in estate il pothos deve essere innaffiato abbondantemente, ma prima di farlo è meglio assicurarsi che il terreno sia asciutto. In autunno e in inverno  le indicazioni non cambiano: basta regolarsi sempre con lo stato del terreno. In estate può essere una buona abitudine quella di nebulizzare la pianta con dell’acqua a temperatura ambiente, almeno tre o quattro volte la settimana e sempre di mattina per evitare che i raggi solari brucino le foglie inumidite.

Come fare arrampicare il pothos?

Se vuoi che il tuo pothos si arrampichi vero l’alto, la pianta non deve essere troppo giovane, ma avere ormai steli abbastanza robusti che siano ulteriormente supportati da appositi sostegni per non cadere. Il pothos insegue la luce quindi se lo posizioni in basso con la luce che proviene dall’alto, sicuramente tenderà ad allungarsi in direzione della luce. Per quanto riguarda i sostegni puoi usare dei semplici ganci da parete, le classiche canne di bambù o dei pali in fibra di cooco.

Diversamente se vuoi che il tuo pothos si allunghi verso il basso, ti basterà posizionare la pianta in alto, su una mensola o sul ripiano di uno scaffale, facendo in modo che riceva luce dal basso e quindi diriga naturalmente i suoi rami in questa direzione. Con il tempo il pothos potrebbe essersi così allungato verso il basso da dover considerare l’effettivo peso dei suoi rami: assicurati che il vaso che stai utilizzando offra il giusto contrappeso.

Fioritura

Il pothos è una pianta rampicante bellissima, soprattutto per le sue foglie verdi e sempre lucide, ma purtroppo non fiorisce. In ogni caso, la mancanza di fiori non toglie nulla a questa pianta che fa sempre la sua bella figura in ogni stanza della casa in cui venga posizionata.

Potatura

Se i rami del pothos si allungano oltre misura è possibile intervenire con semplici operazioni di potatura. Se quindi gli steli della pianta sono troppo lunghi, puoi semplicemente cimare gli apici della pianta, effettuando un taglio poco sopra un nodo. La cimatura dell’apice stimola l’ingrossamento degli steli e l’emissione di nuove foglie. Oltretutto, con il pezzettino di stelo tagliato puoi moltiplicare la pianta.

Moltiplicazione

La moltiplicazione del pothos è semplicissima e si pratica con la tecnica della talea, di norma utilizzando gli scarti di potatura. Come fare? Dalla porzione di stelo tagliata (lunga circa 10 cm) elimina una o due foglie basali, lasciando solo le foglie in punta. Poi metti la talea in acqua e attendi che il punto di taglio sviluppi nuove radici. Non appena spunteranno le nuove radici, trasferisci la talea in un piccolo vaso, usando l'appropriato substrato di terreno.

Come curare il pothos

Per una corretta prevenzione del pathos è sufficiente garantire un buon drenaggio dell’acqua, quindi limitare le innaffiature e non esporre la pianta a materiale infetto (vasi, forbici, etc.), che potrebbe conservare le spore di un eventuale fungo. come detto poco sopra, per rinvigorire la pianta, è possibile di tanto in tanto potare gli steli più lunghi, specialmente dopo le operazioni di rinvaso.

Malattie e parassiti

Praticamente immune dall’attacco di parassiti, il pothos teme solo il ragnetto rosso che può causare la decolorazione delle foglie. In caso di attacco da questo parassita, basta effettuare abbondanti bagnature della chioma con dell’acqua, per bloccare il ciclo riproduttivo di questo ospite sgradito.

Per quanto riguarda le malattie, il pothos è soggetto al patogeno fungino Phytophthora spp, che è responsabile della peronospora del pomodoro. L’infezione  colpisce sia gli steli che le foglie e, quest'ultime prima prima ingialliscono, poi anneriscono e marciscono. Dal momento che una volta che la malattia colpisce la pianta, è molto difficile trovare un rimedio efficace, prevenire è meglio che curare.

Attenzione ance al marciume radicale provocato da un cattivo drenaggio dell'acqua o da innaffiature eccessive; in questo caso, basta limitare l'acqua e intervenire solo quando il terreno è asciutto.

Il parere dell'esperto

Per avere qualche consiglio ulteriore sulla coltivazione del pothos, Abbiamo sentito anche il parere di Stefano Pagano, giardiniere ed esperto di giardinaggio: "In condizioni di scarsa illuminazione le piante con variegature possono perdere la diversa colorazione delle lamine fogliari e tornare ad essere completamente verdi. Al contrario, le foglie che diventano improvvisamente più chiare sono troppo esposte alla luce del sole. Se poi vi dovessi accorgere che il tuo Pothos ha delle macchie scure e la pianta presenta un appassimento generalizzato, quasi certamente la causa è da ricercarsi nel terriccio, che è rimasto troppo a lungo bagnato, Credimi se ti dico che il pothos è una pianta perfetta per ricreare un ambiente con una vegetazione lussureggiante e un’atmosfera… tropicale!"