Inositolo, la non-vitamina che fa bene alla tua salute

Probabilmente avrai sentito nominare l’Inositolo come vitamina del gruppo B. In realtà è una non vitamina, ovvero si tratta di uno zucchero coinvolto in molti processi fondamentali e con caratteristiche simili alle vitamine del gruppo B. Sai a che cosa serve e quando è consigliato? Scopriamolo insieme.
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Valentina Rorato 23 Marzo 2021
* ultima modifica il 26/03/2021

L'inositolo è una molecola naturale presente nei fosfolipidi delle membrane cellulari, nelle lipoproteine ​​del plasma e, sotto forma di fosfato, nel nucleo cellulare. Ed è importante perché supporta diversi processi biologici nel corpo, come il metabolismo dei grassi e il funzionamento dei nervi. A volte è indicato come "integratore per la salute femminile", poiché è stato dimostrato che aiuta con i problemi di infertilità femminile.

Che cos’è

L'inositolo è una sostanza che si trova naturalmente nel melone, negli agrumi e in molti alimenti ricchi di fibre (come fagioli, riso integrale, mais, semi di sesamo e crusca di frumento). Viene anche venduto in forma di integratore e utilizzato come terapia complementare per il trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche, compresi i disturbi metabolici e dell'umore.

Molto spesso è indicato come vitamina B7 o B8, ma in realtà non è una vitamina. È un tipo di zucchero che influenza la risposta all'insulina e diversi ormoni associati all'umore e alla cognizione. Gli integratori più utilizzati riportano l’indicazione D-chiro-inositolo, inositolo esafosfato (spesso indicato come "IP6") e il composto mio-inositolo e sono generalmente considerati sicuri se presi in modo appropriato.

È idrosolubile, come le vitamine del gruppo B, non viene dunque immagazzinato dal nostro organismo ma deve essere assorbito attraverso gli alimenti. Che cosa mangiare? Via libera a lievito di birra, agrumi (diversi dai limoni), cereali integrali, tuorlo d’uovo, noci e banane. Anche la carne in genere, in particolare il fegato, offre un buon apporto di vitamina B7. I cibi ricchi di inositolo offrono anche fibre e sostanze nutritive necessarie per una buona salute a lungo termine.

I benefici

I benefici dell’inositolo sono numerosi, infatti è consigliato per il trattamento di molte condizioni mediche. Come abbiamo anticipato è un antiossidante e sembra essere utile nel rallentare la progressione della malattia di Alzheimer e nella prevenzione di alcuni tipi di cancro. È consigliato in caso di disturbi dell’umore e dell’ansia perché pare stimolare la produzione degli ormoni come la serotonina e dopamina.

Inoltre, sembra possa  correggere disturbi metabolici che contribuiscono allo sviluppo di ipertensione, diabete e sindrome metabolica. È spesso consigliato in caso di  Sindrome dell'ovaio policistico (PCOS), perché aiuta a regolarizzare il ciclo, regolando gli equilibri ormonali. Ciò si traduce anche in un miglioramento dei sintomi della sindrome, ma anche in un miglioramento della fertilità: cicli puntuali sono sinonimo di maggiore chance di avere un bambino.

Tra le caratteristiche, c'è quella di stimolare la produzione di lecitina, sostanza che compie un’azione di pulizia delle pareti interne delle arterie. Per questo, è collegato a una riduzione di colesterolo nel sangue.

Gli effetti collaterali

L'inositolo è un ottimo prodotto e gli effetti collaterali sono rari e soprattutto quando si manifestano sono lievi. Assumendo un integratore potresti avvertire nausea, mal di stomaco, stanchezza, mal di testa e vertigini, superando però la dose di sicurezza che equivale a 12 g al giorno. Esiste poi la preoccupazione, ma non c’è ancora una base scientifica, che questo zucchero possa influenzare la capacità del corpo di assorbire zinco, calcio, ferro e altri minerali essenziali, innescando una carenza nutrizionale anche se si segue una dieta equilibrata.

Il dosaggio

Il dosaggio varia in base al disturbo che dovresti curare. Il fabbisogno di vitamina B7, o inositolo, è di circa 500 mg al giorno, ma non esiste un'indennità giornaliera raccomandata  e non esiste un programma di dosaggio standardizzato. I produttori indicano: 2 grammi due volte al giorno per la sindrome metabolica, fino a 12 grammi per i disturbi di ansia. Per il trattamento di condizioni femminili specifiche come PCOS, i dosaggi clinicamente efficaci vanno da 200-4000 mg al giorno. Più grave è la condizione, maggiore è il dosaggio raccomandato. La cosa migliore è attenersi alla posologia sul bugiardino e chiedere sempre conferma al proprio medico.

Fonte | Humanitas

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