La nausea in gravidanza è un disturbo abbastanza frequente, che colpisce molte donne nel primo trimestre per poi risolversi spontaneamente verso il quarto mese. Se questa condizione è generalmente innocua, esiste una complicanza chiamata iperemesi gravidica, che invece può essere estremamente invalidante. Potresti averne già sentito parlare perché Kate Middleton ne ha sofferto in tutte e tre le sue gravidanze ed è stata anche costretta al ricovero per reidratarsi.
L'iperemesi gravidica è una condizione caratterizzata da grave nausea, vomito, perdita di peso e disturbi elettrolitici. Purtroppo questo disturbo non è legato solo al primo trimestre, ma può protrarsi per tutta la gestazione e può causare gravi stati di disidratazione, perché la nausea e il vomito non consentono di contenere alimenti o liquidi.
I sintomi dell'iperemesi gravidica si manifestano durante il primo trimestre di gravidanza e meno della metà delle donne li ha per tutti nove mesi. Potresti quindi soffrire di:
La situazione può essere davvero molto invalidante: le gestanti si ritrovano affaticate fin dal primo trimestre, al punto di non essere in grado di lavorare o svolgere le loro normali attività quotidiane. La buona notizia è che questa condizione si risolve sempre per tutti dopo il parto. Purtroppo, arrivare a un post partum così debilitate può essere molto faticoso, quindi parlane con il tuo medico e pianifica come farti aiutare già prima della nascita.
La causa che si nasconde dietro la nausea in gravidanza è di carattere ormonale, anche se per la scienza non è ancora chiaro il meccanismo. Pare che la responsabilità di questa condizione sia della gonadotropina corionica umana (hCG). È un ormone creato durante la gravidanza dalla placenta. I livelli si innalzano molto rapidamente scatenando appunto la nausea, che in alcune donne è così forte da essere patologica.
L’iperemesi gravidica non si può prevenire, però esistono dei fattori di rischio che possono farti prevedere la possibilità di soffrirne. Quali sono?
Se l'iperemesi gravidica non è così grave, è possibile contenere il problema modificando la dieta e prescrivendo degli antiacidi alla mamma in attesa. Se invece la donna incorre in una forte disidratazione deve essere ricoverata. A quel punto il trattamento ospedaliero può prevedere fluidi per via endovenosa e alimentazione forzata (attraverso sondino nasogastrico o gastrostomia endoscopica percutanea). È consigliato il riposo a letto, soprattutto perché la mamma è molto debilitata, potrebbe aver perso peso e massa muscolare. Bisogna evitare eventuali cadute.
Non c’è terapia farmacologica? I farmaci sono necessari quando il vomito diventa una minaccia per la donna o per il bambino. A quel punto si utilizzano dei medicinali antinausea.
La dieta per l’iperemesi gravidica deve comprendere prodotti leggeri, facilmente digeribili, quindi ricchi di carboidrati e povera di grassi, e ovviamente devi bere acqua, per idratarti. Può anche essere raccomandata l'integrazione di vitamine (in particolare le vitamine B6, C e tiamina). Più sul "che cosa mangiare", devi concentrati su "come mangiare": fai piccoli pasti e frequenti. Inoltre, cerca di introdurre un po’ alla volta tutti i nutrienti fondamentali.
Non esiste un rimedio naturale efficace. Sicuramente riposare e stare lontano da odori che posso scatenarti la nausea è già una buona strategia. Guardare la televisione potrebbe darti fastidio, quindi cerca di distrarti con la radio o gli audiolibri. Alcune donne provano la digitopressione o l’ipnosi. L'ipnoterapia è talvolta usata per aiutare le donne durante il travaglio, quindi potresti chiedere un riferimento alla ostetrica. Un classico è assumere zenzero: puoi consumarlo al naturale oppure scegliere degli integratori che contengono anche vitamina B6 e B12. In ogni caso, chiedi sempre un consiglio al tuo medico o al ginecologo che ti segue.
Fonte| Ospedale Burlo Garofalo