Ipertensione e stili di vita: quali comportamenti dovresti tenere? Lo abbiamo chiesto al dottor Andreuzzi

Se soffri di ipertensione arteriosa, c’è uno sport che potrebbe aiutarti? E puoi bere tè o caffé? Lo stile di vita è molto importante per tenere sotto controllo il problema e ridurre il rischio di complicanze. Cerchiamo quindi di capire come bisogna comportarsi nella vita di tutti i giorni.
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Giulia Dallagiovanna 17 Maggio 2020
* ultima modifica il 10/03/2024
Intervista al Dott. Bruno Andreuzzi Cardiologo presso il Centro Medico Santagostino

L'ipertensione arteriosa è una condizione che spesso non dà sintomi, ma può rivelarsi pericolosa perché aumenta il rischio di soffrire di aterosclerosi, insufficienza cardiaca e infarto. È meglio quindi se presti attenzione al tuo stile di vita, soprattutto se sai già di avere problemi di pressione alta. In occasione della Giornata Mondiale contro l'ipertensione, Abbiamo chiesto al dottor Bruno Andreuzzi, cardiologo presso il Centro Medico Santagostino, di spiegarci quali siano i comportamenti da tenere nella vita di tutti i giorni.

Dottor Andreuzzi, esiste un legame tra ipertensione e stile di vita?

L'esistenza di un legame è certa: chi conduce una vita sedentaria, ad esempio, oppure chi soffre di diabete, ha maggior rischio di avere la pressione alta. Un altro problema è la dieta e l'eccessivo consumo di alimenti salati. Sono principalmente questi i tre elementi che possono favorire l'insorgere della patologia.

Lo sport può aiutare?

Lo sport e qualunque attività fisica aerobica possono ridurre la pressione fino a un massimo di 5 millimetri di mercurio. Ad esempio, per chi è di norma sedentario può aiutare una passeggiata di 30 minuti a passo sostenuto, cioè a una velocità di circa 5 km/h. Bisogna però dire che non esiste uno sport che faccia dimagrire in assoluto, ma ogni movimento permette di consumare un po' di energia, ma l'aspetto più importante è che aumenta il metabolismo basale. Questo significa che anche quando è a riposo, l'organismo brucia un po' più calorie rispetto al solito.

Per fare un esempio: se una persona che non fa attività fisica consuma di norma 1500 calorie al giorno, chi pratica un po' di moto arriva a 1600. E queste vanno sommate alle calorie che si consumano mentre ci si allena, che però non sono così tante come potremmo pensare. Ad esempio, un'ora di corsa corrisponde a 300 calorie, ovvero un etto di pane. Se si vuole dimagrire davvero è necessario rivedere anche la propria dieta.

Qual è allora la dieta da seguire per chi soffre di ipertensione?

Bisogna prima di tutto ridurre al minimo il consumo di sale. Di norma, l'ideale sarebbe non superare i 5 o 6 grammi al giorno, che corrispondono a 3 grammi di sodio, ma nei Paesi occidentali arriviamo anche a 10 o 15 grammi. Perciò, senza essere troppo drastici, è meglio evitare del tutto di comprarlo e sfruttare quello già presente negli alimenti. Bisognerà però anche fare attenzione a quali: un etto di pane contiene già 1 grammo di sale, mentre un etto di prosciutto ne ha 5, quindi è sufficiente un panino per raggiungere la quantità consentita.

Ci sono poi i cibi in scatola o le olive che sono ricchi di sale. Questo però non significa che si dovrà rinunciare per sempre a una serata con gli amici o a un aperitivo. Ogni tanto si può partecipare, basterà non esagerare con le noccioline salate.

E per quanto riguarda tè e caffè? Si possono bere o è meglio evitare?

Tè e caffè possono produrre un aumento della pressione, ma solo per un breve lasso di tempo. Non è un effetto che si mantiene a lungo termine. Inoltre, gli ultimi studi suggeriscono che il caffè faccia molto bene alla salute: contrasta le aritmie e aiuta a ridurre il rischio di infarto. E dalle 3 alle 5 tazzine al giorno possono contenere il rischio di mortalità in generale.

Prendere il sole può essere un aiuto?

Il caldo e il sole provocano un abbassamento della pressione, mentre il freddo o l'andare in montagna ne favoriscono un rialzo. Ma questo non vuol dire che prendere il sole aiuti. Semplicemente, chi segue una terapia per l'ipertensione dovrà ridurre le dosi dei farmaci durante l'estate.

Stress e tensioni accumulate durante il giorno possono influire sulla pressione?

Gli studi sull'argomento partono da una misurazione della pressione in circostanze non reali. Le persone di solito sono sedute comode, in una stanza in leggera penombra e completamente sole. Non è presente dunque alcun elemento che possa turbarle. In questo modo sono stati decretati i valori normali di 130/80 mmHg (millimetri di mercurio). Di conseguenza, quando dobbiamo rilevare i parametri per capire lo stato di salute di una persona dovremo assicurarci che sia tranquilla e rilassata: sono quelli i valori su cui ragionare.

La pressione però varia durante il giorno: quando saliamo le scale velocemente si alza e così anche quando ci arrabbiamo per qualcosa. E questo accade per un meccanismo atavico, per cui di fronte al pericolo la pressione aumenta, in modo la persona abbia i riflessi pronti per scappare.

Se quindi si è nervosi per problemi sul lavoro o si sta attraversando un periodo molto stressante come un lutto o un divorzio, può essere che i parametri risultino un po' più alti. Ma non è il caso di iniziare subito una terapia farmacologica, perché i medicinali potranno essere un problema quando questa fase passerà e la persona tornerà a essere più tranquilla. È quando i valori risultano alti mentre si è calmi e rilassati che si può parlare davvero di ipertensione.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.