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Iperuricemia: cosa comporta l’aumento di acido urico nel sangue e come si può trattare

L’iperuricemia è una condizione caratterizzata da un’alta concentrazione di acido urico nel sangue. La manifestazione più comune di questo disturbo è rappresentata dalla gotta, una patologia del metabolismo che causa attacchi ricorrenti di artrite infiammatoria. Esaminiamo insieme l’iperuricemia e i suoi possibili trattamenti.
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Giulia Dallagiovanna 7 Luglio 2023
* ultima modifica il 10/10/2023
Con la collaborazione della Dott.ssa Laura Martinelli medico chirugo

L'iperuricemia è una condizione che si verifica quando vi è una elevata concentrazione di acido urico nel sangue. Le cause possono essere due: una sovra-produzione di acido urico oppure la non corretta eliminazione da parte dei reni. Forse a questo punto ti starai chiedendo cosa sia di preciso questo acido urico. Si tratta del prodotto finale del metabolismo delle purine, le molecole prodotte dal rinnovo delle cellule nel tuo corpo. La concentrazione di quest'acido nel sangue si può misurare tramite l’uricemia.

L’iperuricemia è una patologia conosciuta fin dai tempi di Ippocrate, nonostante non sia così diffusa: è stata riscontrata in circa lo 0,5% della popolazione. Più a rischio risultano essere gli uomini di età compresa tra i 30 e i 50 anni. La causa è principalmente genetica, mentre lo stile di vita riveste un ruolo secondario in questo caso.

I livelli standard di acido urico nel sangue possono variare da un laboratorio all’altro, ma in linea generale il valore minimo e massimo che rientra nella norma è tra i 2,5 e 8 milligrammi per decilitro negli uomini, mentre 1,9 e 7,5 mg/dl nelle donne, con una soglia di rischio fissata a 6,8 mg/dl. Oltre questa soglia si può parlare di iperuricemia, mentre nella raccolta delle urine questa non dovrebbe essere superiore a 600 milligrammi nelle 24 ore.

Nella maggior parte dei casi questa condizione si rivela asintomatica; i disturbi e i sintomi si manifestano quando l’iperuricemia è associata a malattie metaboliche come la gotta, alla formazione di calcoli renali, a patologie genetiche congenite o in condizioni alterate di morte cellulare.

Fisiopatologia

L’iperuricemia è un livello troppo elevato di acido urico nel sangue, come dicevamo all'inizio.

L’acido urico è prodotto dal metabolismo delle purine, ossia le molecole che costituiscono il DNA e RNA; queste molecole vengono prodotte principalmente all’interno del corpo umano e in parte introdotte con la dieta, mentre il loro eccesso viene scartato ed eliminato dai reni tramite le urine e in più piccola parte dall’intestino. Quando i reni non riescono a eliminare abbastanza acido urico o il corpo ne produce troppo (o una combinazione tra le due), assistiamo a un aumento del suo livello nel sangue, quindi a iperuricemia.

Le cause dell'iperuricemia

In precedenza abbiamo evidenziato i due meccanismi che causano un eccesso di acido urico nel sangue: la sovrapproduzione all’interno del corpo o la ridotta capacità dei reni di smaltirne l’eccesso.

Tra le cause di sovrapproduzione di acido urico possiamo elencare:

  • una dieta troppo ricca di purine;
  • un metabolismo errato delle purine dovuto da malattie ereditarie congenite o da difetti di sintesi;
  • aumento della morte cellulare a seguito, ad esempio, di chemioterapie o radioterapie.

Nel caso in cui la colpa sia da attribuire alla ridotta capacità di smaltire acido urico è possibile possa essere causata da:

  • malattie renali croniche;
  • diabete;
  • ipotiroidismo;
  • assunzione di determinati farmaci o tossine, come i diuretici;
  • assunzione eccessiva di alcol;
  • sindrome da lisi tumorale.
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L’iperuricemia può essere diagnosticata valutando i livelli di acido urico nel sangue o nelle urine.

Sintomi e segni clinici

La maggior parte dei pazienti affetti da iperuricemia non avrà sintomi. Nella maggior parte dei casi infatti si tratta di una condizione asintomatica che non richiede particolari terapie a lungo termine e che non risulta dagli esami fisici.

I disturbi più comuni associati a questa condizione sono la gotta e la nefrolitiasi, cioè la formazione di calcoli renali.

Gotta

In caso di gotta i sintomi saranno quelli di un’artrite infiammatoria che colpisce le articolazioni e soprattutto l’alluce, quindi dolore, gonfiore, arrossamento e sensazione di calore nella zona infiammata.

Calcoli renali

In caso insorgano calcoli renali, avremo invece i seguenti sintomi:

  • dolore al fianco e colico;
  • presenza di sangue nelle urine;
  • nausea e/o vomito.

Altri sintomi

Oltre ai sintomi principali legati alle due patologie che ti abbiamo descritto, l'iperuricemia potrebbe manifestarsi anche con altri sintomi, come:

  • prurito
  • ipertensione arteriosa
  • infezioni urinarie
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Ci sono alcuni alimenti che è meglio evitare per chi soffre di iperuricemia. Un esempio? Le carni e alcuni tipi di pesce.

Diagnosi

La diagnosi di iperuricemia può essere eseguita attraverso un semplice esame del sangue, tanto che, non di rado, questa condizione viene identificata durante le analisi di routine. Altrimenti, il test viene richiesto quando il paziente presenta sintomi che possono far pensare all'aumento della concentrazione di acido urico.

Durante la visita, il medico potrebbe anche farti domande riguardo eventuali sintomi o segnali che fanno pensare all'artrite, come gonfiore e dolore a livello delle articolazioni.

Trattamento dell'iperuricemia

Per quanto riguarda il trattamento dell'iperuricemia devi sapere che la maggior parte dei pazienti, essendo asintomatica, non necessiterà di particolari terapie, a meno che non evolva successivamente in gotta o nefrolitiasi. Esistono alcuni farmaci in grado di inibire la sintesi dell’acido urico, ma può essere importante anche una modifica al proprio stile di vita.

Modifiche dello stile di vita

È bene ribadire che la causa dell'iperuricemia è spesso genetica e che lo stile di vita incide in minor parte. Ma è comunque importante agire anche sull'alimentazione e sulle proprie abitudini quotidiane. In generale, è bene ridurre gli alimenti ricchi di purine, che sono:

  • carni in generale, soprattutto frattaglie come fegato e la selvaggina;
  • salumi e insaccati;
  • pesci azzurri come acciughe e aringhe;
  • cozze e capesante;
  • alcune verdure come asparagi, piselli e funghi;
  • frutta secca;
  • sughi o brodi a base di carne;
  • formaggi grassi e stagionati;
  • bevande con elevato contenuto di fruttosio;
  • alcol, soprattutto birra.

È inoltre importante bere molta acqua per favorire l'eliminazione dell'acido urico in eccesso e preservare le funzioni renali.

Farmaci

In caso fosse necessario ricorrere ai farmaci, è possibile che ti vengano prescritti degli uricosurici, per favorire l'escrezione di acido urico attraverso, e della colchicina, per prevenire l'eventuale insorgere di gotta. Difficilmente invece si ricorre alla terapia con uricasi, prevista solo per i pazienti con gotta grave.

Esistono inoltre farmaci che possono essere assunti per ridurre le produzione di acido urico, come l’allopurinolo, come forma di prevenzione per altri disturbi che l’iperuricemia potrebbe causare. Per trattare i sintomi si può invece assumere antinfiammatori e FANS.

Trattamento delle complicanze

Le complicanze da iperuricemia possono essere appunto l'insorgere di calcoli renali o di gotta. In quel caso si procede con le terapie necessarie per il trattamento delle singole patologie.

Prevenzione

Per prevenire l'iperuricemia si può agire su due fronti: adottare uno stile di vita e una dieta sana e procedere con controlli periodici dei livelli di acido urico nel sangue. Proviamo a vederli più nel dettaglio:

Dieta e stile di vita

Tenere un'alimentazione corretta e uno stile di vita sano è sempre molto utile in ottica di prevenzione, anche per quanto riguarda l'iperuricemia. Cerca quindi non consumare troppi cibi di origine animale, come pesce azzurro o carne, soprattutto se lavorata, e di mantenerti sulle porzioni indicate dalla dieta mediterranea.

Fai invece il pieno di frutta e verdura, in particolare durante la stagione estiva. Molto utili in questo senso sono le ciliegie e le amarene perché ti possono aiutare a tenere bassi i livelli di acido urico nel sangue.

Screening e monitoraggio

Per quanto riguarda i controlli periodici, invece, puoi basarti su esami del sangue ed esami delle urine. Consultati con il tuo medico per valutare la frequenza con cui ripetere le analisi. Sarebbe comunque utile farle almeno una volta all'anno.

Prognosi

L'iperuricemia non è una patologia grave, deve semplicemente essere tenuta sotto controllo per evitare che insorgano le complicanze. Se non curata a dovere, però, può diventare una condizione dannosa perché può provocare disturbi a livello cardiovascolare, metabolico, renale e articolare. La prognosi dunque dipende molto da quando viene effettuata la diagnosi e dall'aderenza ai trattamenti prescritti dal medico.

(Scritto dalla dottoressa Laura Martinelli, medico chirurgo, l'11 novembre 2021; modificato da Giulia Dallagiovanna il 7 luglio 2023)

Fonte| FIMMG

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