Isolate per la prima volta delle cellule staminali nel nervo ottico: una speranza per la cura del glaucoma

Il team del professor Steven Bernstein è riuscito a isolare per la prima volta delle cellule staminali nel nervo ottico. Lo studio potrebbe essere utile per capire quanto il calo di queste cellule influisca sulla comparsa di alcune patologie ad oggi incurabili, come il glaucoma.
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Gaia Cortese 4 Agosto 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Dopo ben 53 sperimentazioni, sono state isolate per la prima volta delle cellule staminali nel nervo ottico. Il merito della scoperta si deve a un team dell'università del Maryland coordinato dal professore del dipartimento di oftalmologia e scienze visive Steven Bernstein.

Il nervo ottico è il nervo responsabile della trasmissione delle informazioni visive al cervello. Un danno al nervo ottico si manifesta con una perdita del proprio campo visivo che inizialmente interessa le porzioni più periferiche di quest'ultimo, ma che progressivamente interessa anche le porzioni centrali del campo visivo, compromettendo la vista notevolmente. Si tratta, spesso, di malattie non curabili, come il glaucoma che porta alla perdita permanente della vista.

Le cellule staminali isolate nel nervo ottico potrebbero invece portare a nuove cure per malattie del nervo ottico. Si presume che una scarsa presenza di queste cellule possa portare le fibre del nervo ottico a perdere consistenza e a deteriorarsi nel tempo, ma è ancora da scopire come e quanto il calo di cellule staminali influisca sulle funzionalità del nervo ottico.

Lo scopo della ricerca del professor Steven Bernstein è questo; per tale motivo, lo studio proseguirà con esperimenti diretti su topi geneticamente modificati.

Fonte | "The optic nerve lamina region is a neural progenitor cell niche" pubblicato su Pnas il 28 luglio 2020

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