Jessica e la sua lotta contro il cancro al seno: “Devi toccare e conoscere il tuo corpo per capire che qualcosa non va”

Jessica Resteghini ha 36 anni, è un’attrice e ha avuto un cancro. La sua storia inizia alcuni anni fa durante un’autopalpazione di routine in cui capisce che c’è qualcosa che non va. Nella sua lotta contro il cancro al seno, Jessica apre un canale YouTube chiamato “Che ti sei messa in tetta” per far sentire meno sole le persone nella sua stessa situazione.
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Sara Del Dot 4 Febbraio 2021
* ultima modifica il 04/02/2021

Lei lo chiama “il chicco di caffè”, quella piccola massa che tre anni fa ha stravolto la sua vita. Perché di un semplice chicco di caffè aveva le dimensioni, anche se si trattava di carcinoma mammario ormono-responsivo. In altre parole, un cancro al seno. E lei lo aveva capito bene.

Era il 14 febbraio 2018. All’epoca Jessica Resteghini aveva 33 anni, un figlio piccolo e l’abitudine a eseguire un’autopalpazione ogni due settimane circa (lei si giudica una fissata ma a quanto pare non lo si è mai abbastanza). Durante quel controllo di routine ciò che di diverso percepì sotto le sue mani aveva un significato inequivocabile. Un “chicco di caffè” che le avrebbe cambiato la vita.

“Quel momento per me è stato come una doccia gelata racconta Jessica che con questo male aveva confidenza ancora prima che colpisse il suo stesso corpo, quel corpo che conosce così bene da individuarne subito ogni minima variazione. “Sapevo benissimo che c’era qualcosa che non andava e ho deciso di andare subito a farmi vedere, prima da un senologo e poi sottoponendomi a un’ecografia mammaria. Da lì è iniziata tutta una serie di esami che mi hanno portata alla mastectomia totale della mammella sinistra”.

A partire dalla scoperta del cancro grazie all’autopalpazione inizia per Jessica un percorso duro e travagliato che la porta in sala operatoria dove riescono a salvarle almeno il capezzolo. In seguito alla mastectomia le viene poi prescritta una terapia ormonale che sopprime l’estrogeno e il progesterone e che in pratica la sta facendo vivere in menopausa ad appena 36 anni.

Ma la battaglia di Jessica non si è tenuta (e si tiene tutt’ora) soltanto a livello medico. Ancora al tempo della diagnosi, dopo aver effettivamente scoperto di avere il cancro in seguito al risultato dell’esame dell’agoaspirato, si è resa conto che di tutto ciò che avrebbe dovuto affrontare, dell’infinità di esami e test a cui si sarebbe dovuta sottoporre, non sapeva praticamente nulla. “Per me la PET era la traduzione inglese di “animaletto”, non certo un esame strumentale per valutare la stadiazione di un cancro. Per cui ho ragionato sul fatto che probabilmente tantissime altre donne si trovavano nella mia stessa situazione e ho deciso di aprire un canale YouTube per descrivere tutto il mio percorso di lotta la cancro, per evitare che altre persone si potessero sentire sole come mi ero sentita io”.

Che ti sei messa in tetta” nasce proprio così, dalla necessità di aiutarsi e aiutare, assumere e diffondere consapevolezza e soprattutto incentivare la prevenzione secondaria nelle donne, che riguarda ad esempio l’abitudine a eseguire l’autopalpazione.

“Io trovo che sia davvero importante conoscersi. E per conoscersi bisogna esplorarsi. Personalmente ho avuto la fortuna di fare un’autopalpazione e di aver trovato per tempo, speriamo, il cancro. Quindi per me è decisamente importante che una donna, ma anche un uomo, l’essere umano in generale si conosca. Per conoscersi l’unico modo è esplorarsi e toccarsi.”

Oltre a essere un procedimento fondamentale per la prevenzione del tumore al seno, l’autopalpazione è anche molto semplice da eseguire, se di sa come farlo. Ma soprattutto si può fare quando e dove lo si desidera, senza dipendere da nessuno o recarsi in un centro apposito. Una tecnica di prevenzione che consente di capire subito se qualcosa nel proprio corpo è cambiato e se è il caso di allarmarsi sentendo al tatto qualcosa che prima non c’era.

Questo è l’insegnamento forse più prezioso della storia di Jessica. Che con i suoi video e la sua presenza rappresenta l’importanza della condivisione delle proprie esperienze, negative o positive che siano. E che testimonia con la propria voce e il proprio volto quando possa essere vitale imparare a conoscersi e a toccarsi, una sana abitudine che potrebbe averle salvato la vita.

Foto di Ilaria Taschini

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