Kiev, chirurghi operano un giovane soldato e gli rimuovono una granata inesplosa dal torace

La vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar, sul proprio profilo Facebook ha raccontato l’incredibile storia di un soldato di 28 anni e di un team di chirurghi, in sala operatoria scortati da militari per evitare che l’ordigno esplodesse durante l’intervento.
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Kevin Ben Alì Zinati 13 Gennaio 2023
* ultima modifica il 13/01/2023

La guerra tra Ucraina e Russia è entrata fisicamente anche in sala operatoria. Questa volta, però, i suoi risvolti sono meno tragici di quello che potresti pensare e l’intervento portato a termine da un coraggioso gruppo di chirurghi è destinato a entrare nei libri di storia della medicina con un mezzo sorriso.

Nelle scorse ore, infatti, dal torace di un soldato ucraino di soli 28 anni è stata rimossa con successo una granata inesplosa. Sì, esatto: la parte intatta dell’ordigno lanciato durante un conflitto a fuoco gli aveva trafitto il petto e si era incastrato nella zona sottostante il cuore del militare rimanendo tuttavia intatto.

Il soldato era quindi in serissimo pericolo di vita. Non solo per i danni a tessuti e organi causati dal colpo. Come puoi facilmente intuire, la granata stessa poteva letteralmente esplodergli nel torace da un momento all’altro.

Per questo il giovane e i chirurghi sono stati scortati in sala operatoria da due genieri, ovvero due membri del Genio militare, il cui compito era supervisionare ogni singolo passaggio dell’operazione per evitare che un minimo movimento o tocco potesse innescare l’ordigno.

A raccontare l’incredibile storia è stata la vice ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar, che ha poi specificato come l’operazione, condotta da uno dei chirurghi più esperti delle Forze Armate dell'Ucraina, è stata eseguita senza l’elettrocoagulazione (un metodo per controllare le emorragie durante gli interventi chirurgici) proprio per scongiurare l’esplosione.

Dopo aver postato sul proprio profilo Facebook l’immagine della radiografia del torace del soldato, dove si vede l’ordigno all'interno del corpo, la vice ministra ha poi pubblicato anche la foto di uno dei chirurghi che ha eseguito l'intervento: tra le mani teneva la granata, ancora intatta.

Le migliori immagini di una storia pazzesca, e drammatica, che per una volta finisce con il lieto fine. Il soldato, infatti, ora sta bene e sta affrontando il necessariamente lungo periodo di convalescenza. Con la speranza di non dover più ritornare sul campo di battaglia.

Fonte | Hanna Maliar – Vice ministro Difesa Ucraina

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.