La caffeina aiuta a prevenire l’obesità e a limitare l’aumento di peso, lo dice uno studio

I ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno verificato, attraverso una sperimentazione sui topi, che la caffeina, contenuta in bevande come il tè mate, può essere un valido alleato nel ridurre la produzione di trigliceridi e contrastare l’accumulo di grasso corporeo.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Federico Turrisi 26 Dicembre 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Se pensi che la caffeina sia soltanto una sostanza psicoattiva (quella che ti "dà la sveglia" al mattino o subito dopo pranzo) dovrai ricrederti. È da considerare anche come un agente anti-obesità. A dirlo sono i ricercatori dell'Università dell'Illinois, negli Stati Uniti, che hanno condotto uno studio sui topi.

Agli animali è stata fatta seguire per un mese una dieta composta per il 40% di grassi, per il 45% di carboidrati e per il 15% di proteine. Nel frattempo, utilizzando come bevanda il tè mate (ossia un'infusione preparata con le foglie di Yerba mate, una pianta originaria del Sud America), un gruppo di topi ha assunto caffeina in una quantità pari a quella di un essere umano che consuma 4 tazze di tè o di caffè al giorno.

Gli esperti hanno notato che la caffeina ha ridotto l'accumulo di grassi nel tessuto adiposo tra il 20% e il 41%

Al termine dell'esperimento gli esperti hanno notato che la percentuale di massa magra nei due gruppi di topi, divisi tra quelli che hanno assunto tè con caffeina e quelli che invece hanno consumato lo stesso prodotto ma decaffeinato, è cambiata in maniera rilevante. Gli animali che hanno ingerito abitualmente caffeina hanno guadagnato il 16% in meno di peso e accumulato il 22% in meno di grasso corporeo rispetto a quelli che hanno assunto il prodotto decaffeinato. In particolare, gli scienziati hanno riscontrato che la caffeina ha ridotto l'accumulo di lipidi, cioè di grassi, nelle cellule adipose tra il 20% e il 41%.

Questo vuol dire che la sostanza aiuta a combattere l'obesità, anche in un contesto di regime alimentare che potrebbe favorire l'insorgenza del problema, limitando la produzione e la conservazione dei trigliceridi. Questi ultimi si accumulano nel tessuto adiposo, dove vengono immagazzinati come grassi, e rappresentano la principale riserva di energia. Come saprai, l'eccesso di trigliceridi nel sangue aumenta sensibilmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, del fegato e del pancreas. Insomma, una tazza di tè o di caffè ogni tanto non può che giovare alla tua salute.

Fonte | "Caffeine, but not other phytochemicals, in mate tea (Ilex paraguariensis St. Hilaire) attenuates high-fat-high-sucrose-diet-driven lipogenesis and body fat accumulation" pubblicato su Journal of Functional Foods il 1 novembre 2019.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.