La dieta che segui durante la gravidanza potrebbe ridurre il rischio di Alzheimer per tuo figlio

Un team di ricerca dell’Università dell’Arizona ha scoperto che la colina, conosciuta anche come vitamina J, stimola alcune reazioni nel tuo cervello che aiutano a prevenire l’Alzheimer. Non solo, ma se aspetti un bambino, un cambio nella tua dieta trasmette alcuni benefici al feto che permangono durante tutta la sua futura vita.
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Giulia Dallagiovanna 23 Marzo 2019
* ultima modifica il 31/07/2023

Ci sono diverse cause che aumentano il rischio di Alzheimer. La prima è l'età che avanza e contro quella non puoi davvero fare nulla. La seconda è una predisposizione genetica e la terza ha a che fare con lo stile di vita. In questi due casi, ci sono alcune misure preventive che puoi adottare. Ma ti dirò di più, se sei donna e aspetti un bambino, devi sapere che una modifica nella tua dieta ti aiuterà a proteggere il cervello di tuo figlio fin da prima della nascita. Sono i risultati di uno studio dell'Università dell'Arizona, pubblicati sulla rivista scientifica Molecular Psychiatry.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, circa il 70% della popolazione mondiale alla quale è stata diagnosticata una forma di demenza, è affetto da Alzheimer. E i numeri sono destinati ad aumentare considerevolmente entro il 2050. Ma se ancora non esiste una vera e propria cura contro questa malattia neurodegenerativa, il team di ricerca di Phoenix ha scoperto che alcuni alimenti contengono una sostanza che preserva le funzioni cerebrali e la memoria: la colina, chiamata anche vitamina J.

Si tratta di un coenzima essenziale per la costituzione delle membrane cellulari e di alcuni neurotrasmettitori. Il tuo corpo lo sintetizza solo in parte, ma le scorte devono essere integrate soprattutto attraverso l'alimentazione. Puoi trovare la colina in particolare nella carne, nel pesce e nelle uova, ma anche nei semi di soia, nel germe di grano, nei cavoli e nelle rape, e in frutta secca come noci e nocciole.

"Gravi carenze di colina – ha spiegato il dottor Ramon Velazquez, membro del Biodesign Institute dell'Università dell'Ariziona e primo autore dello studio – sono normalmente associate con problemi nel corretto sviluppo del feto e in future disabilità come difficoltà nel camminare e nell'emettere suoni. Ora però abbiamo scoperto che anche una lieve mancanza potrebbe aumentare il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative durante la vecchiaia".

Era già stato dimostrato che la dieta seguita dalla madre poteva avere ripercussioni, positive o negative, non solo sulla formazione del feto, ma anche sulla salute del figlio nel corso della sua intera vita. Gli effetti potevano essere tramandati addirittura alla generazione successiva, quella dei nipoti.

La colina blocca l'omocisteina che provoca la formazione di placche nel cervello

Partendo da queste basi, i ricercatori si sono accorti che fra le caratteristiche principali della sindrome di Alzheimer c'erano: perdita di tessuto cerebrale e comparsa di placche di proteine beta amiloidi nel cervello. Non solo, ma l'elevata presenza di omocisteina, un particolare aminoacido, nel cervello conduce a un aumento delle beta amiloidi, con il pericolo che si formino le placche.

Ma la colina stimola la trasformazione dell'omocisteina in metionina, un amminoacido essenziale che fa molto bene alle cellule del tuo corpo. Non solo, ma la vitamina J è in grado di ridurre il lavoro delle cellule microgliali che compongono il sistema nervoso e che, in caso di Alzheimer, vanno incontro a una sorta di iperattività e possono provocare infiammazioni ai danni del cervello.

Su Ohga ti avevamo già spiegato come camminare regolarmente e praticare attività sportiva riducano il rischio di sviluppare una demenza, ma in questo caso una modifica nella tua dieta è ancora più importante: riguarda non solo la tua salute, ma anche quella di tuo figlio.

Fonte| "Maternal choline supplementation ameliorates Alzheimer’s disease pathology by reducing brain homocysteine levels across multiple generations" pubblicato su Molecular Psychiatry l'8 gennaio 2019

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