La dieta per l’ipertensione arteriosa fa bene anche al cuore

Cereali integrali, grassi di origine animale, tanta frutta e tanta verdura. Una dieta molto simile a quella mediterranea, ma con l’aggiunta del totale divieto di alcol (e fumo). Al momento, viene prescritta a chi soffre di pressione alta, ma uno studio ha dimostrato che è utile anche per prevenire diversi problemi cardiaci.
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Giulia Dallagiovanna 12 Agosto 2019
* ultima modifica il 24/09/2020

Ogni anno, in Italia, sono circa 120mila le persone che vengono colpite da infarto. Per 25mila di queste l'episodio si rivela letale. E tra chi sopravvive, aumentano sempre di più i casi di insufficienza cardiaca: una situazione in cui il cuore non riesce a pompare nell'organismo la quantità di sangue necessaria. Una condizione, come potrai immaginare, piuttosto debilitante, oltre che fattore di rischio per altri problemi di salute. Secondo uno studio, però, la dieta consigliata dal National Health Institute americano per chi soffre di ipertensione arteriosa, è utile anche a prevenire questo disturbo del muscolo cardiaco.

Come regime alimentare non è molto diverso dalla nostra dieta mediterranea. Cereali integrali, invece di pane e pasta raffinati, verdura, frutta, frutta secca, pesce e carne bianca, al posto di manzo. Meglio poi se i grassi sono soprattutto di origine vegetale e se gli alimenti sono magri o con un basso contenuto calorico. L'unica differenza è proprio l'accento sui cibi light e la totale esclusione di bevande alcoliche. In gergo medico, si chiama dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) e come primo beneficio ha quello di abbassare la pressione arteriosa e di ridurre la concentrazione di colesterolo LDL, il cosiddetto "cattivo", nel tuo sangue.

Un regime alimentare che deve essere accompagnato da uno stile di vita sano, con un'adeguata attività fisica, la rinuncia alle sigarette e le giuste ore dedicate al sonno. I ricercatori dell'Università di Medicina di Winston hanno seguito un gruppo di oltre 4.400 persone, con un'età compresa tra i 45 e gli 84 anni. Nessuno di loro lamentava problemi cardiaci all'inizio dell'esperimento, durato ben 13 anni. Sono state monitorate le loro abitudini quotidiane, lo stile di vita e il regime alimentare seguito. In particolare, è stato preso nota della frequenza con la quale consumavano cibi specifici.

Trascorso questo lungo periodo di tempo, è emerso come gli ormai divenuti over 75 che avevano seguito un tipo di dieta simile alla DASH avessero il 40% di rischio in meno di soffrire di insufficienza cardiaca e il loro cuore sembrava in generale funzionare meglio rispetto a quello dei coetanei. Allontanato dunque anche il pericolo di infarti, attacchi cardiaci e altri problemi all'apparato cardiovascolare.

Non che sia una novità che mangiare bene fa bene anche al tuo cuore, ma ora puoi capire meglio quanti benefici produce, in concreto.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.